L’ASTROLOGIA DI METRO-POLIS: BILANCIA E MITO

Amore e Psiche. Lettura astrologica del mito. Bilancia 2015. 

Miti nel tempo. Eros e Psyche

Il quadro “Amour et Psychè” presentato da Serena

Perché i Miti? E soprattutto perché collegati all’Astrologia?

Astrologia e Miti sono uniti dall’antichità. L’uomo guardava il cielo, e lo popolava di dei ed eroi. E oggi? Credo che i Miti risuonino ancora dentro di noi, ci parlino. Raccontarli, comprenderli ci mette a contatto con una parte interiore di noi stessi. E l’Astrologia ci dà una chiave interpretativa, non l’unica, mai definitiva, sempre problematica.

Non possiamo comprendere il linguaggio della mitologia col solo intelletto; dev’essere compreso con l’intuizione e col cuore, e solo allora paleserà i suoi segreti. (Liz Greene)

AMORE E PSICHE

1. Annie_Swynnerton_Cupid_And_Psyche_1891

Tramontata è la luna
e le Peiadi a mezzo della notte;
anche la giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.
Scuote l’anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero. (Saffo)1

È bastato un attimo perché Eros si innamorasse di Psiche.
L’ha vista sulla rupe e l’ha rapita.
Veloce nel vento l’ha portata nel suo palazzo incantato.
Ogni notte la raggiunge e, avvolto dalle tenebre, la ama appassionatamente.
Psiche è felice con il suo sposo, lo bacia, lo accarezza, ma non può vederlo. Eros ha posto un assoluto divieto “Mia diletta, se vedrai il mio volto mi perderai per sempre”.

Un desiderio inquieto si fa strada in lei, di notte in notte è più potente fino a che non resiste più e avvicina la lucerna al volto dell’amato.
Lo vede, è bellissimo… Forse la divina bellezza la fa trasalire, una goccia di olio bollente cade sulla spalla del dio, il dolore lo sveglia. È volato via. È bastato un attimo per perderlo.
È disperata Psiche, non può più rinunciare al suo Amore. Va girovagando di gente in gente cercandolo.
Afrodite, madre del dio, la sottopone a prove che paiono impossibili.
Più volte pensa che sia tutto perduto ma le giungono aiuti insperati: laboriose formiche, l’aquila regale, l’umile canna del lago.
Infine deve scendere agli Inferi per cercare l’otre dei profumi magici di Persefone. E quando finalmente, dopo tanti ostacoli, l’otre è nelle sue mani, Psiche ancora una volta non resiste e trasgredisce il divieto di aprirlo, respira i profumi e cade in un sonno mortale. A questo punto è Eros ad andare in soccorso dell’amata, la risveglia e ottiene da Zeus Sacre Nozze sull’Olimpo.

2- Psiche_Waterhouse

LETTURA ASTROLOGICA DEL MITO

Venere è il pianeta della Bilancia.

E la Bilancia cerca la Bellezza, l’Armonia, la Perfezione. E cerca l’Amore. Solo nel rapporto d’amore  si sente realizzata. Ma  una vera unione, anche quando c’è l’amore, richiede un cammino e prove da superare: le incertezze e le incognite dell’incontro, la disponibilità alla conoscenza, il rischio della delusione, la costruzione dell’intesa.
E Psiche percorre tutte le tappe di un non sempre facile percorso.
“Dopo l’infrazione del divieto inizia il pellegrinaggio disperato di Psiche” afferma Sicuteri.2

Vari terapeuti hanno analizzato le prove a cui viene sottoposta da Venere ritenendole vere e proprie tappe di un percorso di crescita “un cammino iniziatico che porta Psiche ad un profondo cambiamento” (Mazzoni)3

Quattro sono le prove a cui Psiche viene sottoposta.

Deve innanzitutto dividere i cereali ammucchiati in una stanza. Deve separare lenticchie, fagioli, miglio, avena. Sembra un’impresa impossibile, ma le vengono in aiuto le formiche. La prova mostra simbolicamente come  sia indispensabile guardare dentro di sè, fare ordine nel caos dei  sentimenti. Separare ciò che è importante da ciò che non lo è. Ed è un lavoro che va fatto con l’umiltà delle piccole formiche.

Il secondo compito per Psiche è quello di strappare fiocchi di lana da arieti forti e aggressivi. In questo caso la aiuta la canna lacustre che le consiglia di aspettare il calare del sole quando gli arieti saranno addormentati. Quindi le insegna l’importanza dell’attesa, della pazienza, caratteristiche che la fanciulla aveva mostrato di non possedere.

Proseguendo nel suo cammino deve riempire un’ampolla con l’acqua della fonte che alimenta lo Stige. La corrente tumultuosa è ghiacciata ed il luogo è sorvegliato da terribili draghi. Ed ecco che dal cielo arriva in suo aiuto l’aquila di Zeus. Questa è la parte più variamente interpretata, io concordo con il significato simbolico che le attribuisce Bolen4 cioè quello di imparare a vedere dall’alto, saper quindi acquisire una prospettiva più distante, caratteristica non consueta non solo per la nostra eroina, ma anche per tante donne.

Infine l’ultima tappa. Deve scendere negli Inferi e cercare l’otre dei profumi magici di Persefone. È la torre che in questo caso le parla e le insegna la fermezza del carattere che consiste anche nel saper dire dei no. Infatti dovrà dire tre volte no alle anime che la supplicano di fermarsi. È un compito difficile, ma indispensabile per perseguire la meta. Psiche però all’ultimo momento, di fronte al contenitore prezioso, non resiste e trasgredisce il divieto di aprirlo, respira i profumi e cade in un sonno mortale. A questo punto solo Eros può salvarla, la raggiunge e con un bacio (come in tante altre fiabe) la risveglia.  Anche Eros mostra così di essere mutato, anche lui è maturato, ha assistito alle tante difficoltà affrontate e superate dall’amata e questo lo porta ad abbandonare la sua eccessiva intransigenza.

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Bilancia 2015 

Venere è con noi ogni volta che ci  innamoriamo di  persone, di luoghi, di idee…
E voi siete i prediletti di Venere.
Il 2015 sarà un anno importante e costruttivo e, se ascoltate la voce della vostra dea,  lo riempirete di fascino. 

4- Psiche-alata_II-sec_-d_C-2MITI NELLA LETTERATURA,  MITI NEL TEMPO

Ode a Psiche

Ascolta, o Dea, questi versi dissonanti…
Lascia sia io la tua voce, il tuo liuto, il tuo flauto,
Il tuo incenso squisito che fuma dal turibolo scosso,
Il tuo santuario, il tuo bosco, il tuo oracolo e l’ardore
Di un profeta sognante dalla pallida bocca.
Voglio essere io il tuo sacerdote, e costruirti un tempio
Nelle inesplorate regioni della mia mente… 
(Keats

Giunse la notte e arrivò lo sposo e dopo aver combattuto le battaglie di Venere,
cadde in un sonno profondo (Apuleio)

È incantevole la versione di Apuleio dell’antico mito di Amore e Psiche5. Subito entriamo in una atmosfera fiabesca.

C’era una volta un re che aveva tre figlie…  la terza aveva uno splendore così eccezionale che le parole umane non bastavano a descriverla6

E della fiaba ritroviamo tutte le componenti, le sorelle invidiose, il palazzo d’oro, le prove da superare, gli aiutanti magici, il lieto fine del matrimonio.
Ed è un testo ricco di intensa poesia. Prendiamo per esempio la bellissima scena in cui Psiche infrange il divieto.

Giunse la notte e arrivò lo sposo e dopo aver combattuto le battaglie di Venere, cadde in un sonno profondo

Subito Psiche prende la  lanterna:

…Ed ecco che vide la bestia più dolce e mite di tutte le fiere, Cupido, il delizioso dio deliziosamente addormentato!… E vede la splendida chioma divina, madida di ambrosia; il collo bianco come il latte e le labbra rosse come porpora; le ciocche dei capelli leggiadramente inanellate… E ai piedi del letto giacevan l’arco e le frecce e la faretra, le armi d’amore del gran dio…

Ma dalla lucerna esce una goccia di olio bollente e cade sulla spalla destra del dio. Amore si risveglia urlando dal dolore…

“Povera, ingenua Psiche!… io il famoso arciere mi sono ferito da solo e ti ho fatto mia sposa, e tutto questo perché tu poi mi credessi una belva, e mi tagliassi la testa, questa testa dove brillano i miei occhi innamorati di te!… Quanto a te, la tua unica pena sarà la mia fuga.” Detto questo se ne volò  via…

Quello di Amore e Psiche è un mito molto amato dagli artisti che, nelle varie epoche, ne hanno dato diverse interpretazioni evidenziando molteplici e affascinanti piani di lettura.

Nel Medio Evo spesso hanno utilizzato una chiave religiosa come allegoria dell’anima immortale.
Nel Rinascimento Raffaello ed i suoi discepoli hanno dipinto nelle sale del Quirinale vari episodi di questa storia d’amore attenendosi fedelmente al testo classico di Apuleio.
Nel Settecento la vicenda viene varie volte utilizzata per celebrare il trionfo dell’amore e della sensualità che rompe le barriere dei pregiudizi sociali.

Alle soglie del Novecento appare inquietante il dipinto di Munch nel quale le due figure piuttosto che amarsi sembrano fronteggiarsi…

Tra le tante rappresentazioni forse la più nota quella che accostiamo immediatamente alla favola di Apuleio è quella della scultura di Canova del 1793.

5- amore-e-psiche-antonio-canovaL’opera di Canova, con il bianco splendore del marmo e l’elegante equilibrio delle figure colte in un attimo sospeso nel tempo, ci trasmette l’incanto dell’amore delicato ma al tempo stesso carico di sottile erotismo.

Il tema centrale della passione amorosa è affrontato dallo scultore con una ricerca di armonia e serenità tipicamente neoclassica in forte consonanza con il bello ideale di Wilchelmann. L’idealizzazione delle fisionomie e dei corpi, la perfetta levigatezza del marmo, la morbidezza delle lineee il calibrato equilibrio della composizione stemperano la tensione erotica in un elegante ritmo di danza, che esclude ogni eccessivo turbamento emotivo.6

NOTE

  1. Lirici greci, ed. Mondadori. Traduzione di Salvatore Quasimodo
  2. Sicuteri: Astrologia e mito
  3. Mazzoni: Il mito e l’astrologia psicologica
  4. Bolen: Le dee dentro la donna
  5. Amore e Psiche, Favola mitologica comune a molti popoli; Della favola si ebbero già in antichità interpretazioni allegoriche e, attraverso queste, il mito passò nel Medioevo a esprimere la credenza nell’eternità dell’anima e nella redenzione. Varie trasformazioni subì nella novellistica popolare, mescolandosi a motivi folcloristici. Nella letteratura italiana la favola ha avuto ampia fortuna, da Boccaccio, Boiardo, Marino, sino a Savioli, Pindemonte, Pascoli. Fuori d’Italia, è ripresa in un romanzo di J. De La Fontaine, una commedia di P. Calderón de la Barca.
  6. Apuleio: L’asino d’oro
  7. Dialogo con l’opera. Armellini Colombo: Letteratura Letterature

Rosalba Granata

Amour et Psyché ”di Pierre Subleyras presentato da Serena

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Il quadro di Subleyras mi é sembrato, tra tutte le innumerevoli versioni, il più vicino a quella che per me sarebbe una buona illustrazione del Mito di Amore e Psiche per come appare Cupido: disteso, furbo, sornione, e simpatico. Nel suo sonno il giovane sposo mi ha ricordato il Cupido di Fellini nel Boccaccio 70. Il suo essere così compiaciuto e beato nel suo sonno me lo fa immaginare a ridere di cuore nella veglia.  E Cupido, per me, dovrebbe essere proprio così.

Pierre Subleyras, come gran parte dei suoi connazionali (Poussin, Vouet, Lorrain solo per citarne alcuni), seguendo i costumi dell’epoca, si forma in gran parte in Italia. Nel 1728 entra all’Académie de France di Roma, dove comincia la sua ascesa artistica.

È proprio come allievo dell’Académie che realizza, nel  1732,  l’opera Amour et Psyché. Il direttore di quell’anno, Vleughels, aveva domandato agli allievi d’eseguire dei lavori per l’abbellimento del Palazzo Mancini allora sede dell’Istituto. È per quest’occasione che il pittore francese realizza il quadro.

L’opera rappresenta una scena mitica (che dunque appartiene alla pittura storica, classificata nel 1667 da Félibien1 come pittura maggiore) probabilmente ritenuta dal pittore come la più adeguata per la decorazione dell’Académie poiché scena che racchiude uno dei più alti soggetti pittorici.

Psiche è curiosa, spinta dalle sorelle vuol osservare il viso del suo sposo misterioso che non le si rivela. Nella notte prende una torcia e scruta Amore, è in questo instante del mito che Subleyras immortala i due amanti. Amore2 dorme in una compiaciuta beatitudine, Psiche ha uno sguardo curioso, interrogativo e serio, si china su di lui per osservarlo e con questo atteggiamento si  crea una composizione armonica costituita dalle linee parallele e inclinate verso sinistra che i due corpi disegnano. La tecnica (olio su tela), il soggetto e la rappresentazione sono classici. I colori vivi, il chiaro-scuro e le ombre (dei tessuti e dei corpi), così come l’utilizzo della luce (irradiata unicamente dalla lanterna) contribuiscono a creare l’intimità della scena, nelle quale lo spettatore è invitato.

Serena di Ruscio3

NOTE:

  1.  André Félibien (1619 Chartres – 1695 Parigi) è stato uno storico e architetto francese, noto per i suoi studi artistici e soprattutto per la hiérarchie des genres da lui proposta, in una prefazione fatta a una delle conferenze dell’Académie royale de peinture et de sculpture nel 1667.  La hiérarchie prevede una suddivisione della pittura per soggetti rappresentati (pittura storica, paesaggi, scene di genere, …) in modo gerarchico d’importanza, ella dunque presume soggetti minori e maggiori e quindi, pittori minori e maggiori (poiché spesso i pittori al tempo si specializzavano in un unico genere). Criticata aspramente durante l’illuminismo (vedi Essais sur la peinture pour faire suite au Salon, 1765 Diderot) la hiérarchie di Félibien resta un documento fondamentale della storia dell’arte che testimonia il suo tempo.
  2.  Riconoscibile dalla fanciullezza tipica nella rappresentazione di Cupido o Amore, dalle frecce nel fodero, nella parte bassa alla pittura, circondate dal drappo rosso e dalle ali.
  3. Serena di Ruscio è l’autrice delle Vignette Un’altra italiana a Parigi pubblicate nel Blog.

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