TUTTO È POLITICA: SAGITTARIO – LE NUOVE FRONTIERE

di Rosalba Granata

Piccole donne di Mary Alcott

«”Natale non è Natale senza regali”, si lamentò Jo, sdraiata sulla coperta.

“È così spiacevole essere poveri!” sospirò Meg, abbassando lo sguardo sul suo vecchio vestito.

“Non è giusto che alcune bambine possano avere tutto ciò che desiderano e altre non abbiano niente”, aggiunse la piccola Amy, tirando su con il naso con aria offesa.

“Ma abbiamo il papà e la mamma, e la compagnia una dell’altra”, disse Beth compiaciuta dal suo angolo.

A queste parole la luce del caminetto sembrò come ravvivare i quattro giovani visi, che però si rabbuiarono subito quando Jo disse tristemente: “Ma papà non c’è, e non lo vedremo ancora per molto.” Non disse “forse mai”, ma ciascuna di loro aggiunse in silenzio queste parole, pensando al padre lontano, sul campo di battaglia.»

(Piccole donne, Louisa May Alcott)

È questo l’incipit di Piccole donne romanzo di Louisa May Alcott del 1868 che ruota attorno alla maturazione di quattro sorelle nell’America degli anni difficili della guerra di secessione.

Sono molto diverse tra loro ma è Jo, la secondogenita, a essere  considerata la protagonista indiscussa del romanzo, è  il maschiaccio della famiglia, è orgogliosa, testarda, anticonformista e coraggiosa.  

La scrittrice con questo personaggio proponeva alla fine dell’ottocento un nuovo modello femminile, quello di una donna che rifiuta gli stereotipi, disposta a rompere gli schemi che la società impone, non perseguendo il matrimonio come unica fonte di felicità.

Jo afferma:

«Non credo che mi sposerò mai. Sono felice così come sono, e amo così tanto la mia libertà per non avere alcuna fretta di rinunciarvi, per qualsiasi uomo mortale»

Jo ha ispirato moltissime generazioni di lettrici. Pensate che la stessa Simone de Beauvoir dichiarò nelle memorie che la sua vita sarebbe stata diversa se non avesse conosciuto Jo March attraverso la lettura di Piccole donne.

Moltissimi sono anche i film tratti dal romanzo e uno recentissimo (del 2019) mostra il perdurante fascino di questa vicenda(1).

La donna del Sagittario apre nuove frontiere. Le sue posizioni sono nette e coraggiose.

È un’idealista sempre volta verso il progresso. 

Possiamo affermare che nella scrittrice Mary Alcott troviamo ben rappresentate queste  caratteristiche.

Innanzi tutto è forte l’affinità che la legava alla carica dolcemente sovversiva del personaggio di Jo March.

A Louisa Mary Alcott stavano stretti il moralismo e il perbenismo della provincia americana e ancora più trasgressive (rispetto a quelle delle opere più famose) appaiono le protagoniste degli altri romanzi scritti sotto lo pseudonimo di A. M. Barnard: storie gotiche di fatali e oscure passioni, con protagonisti amanti dei «paradisi artificiali» e del gioco d’azzardo o signorine che assumono oppio e fumano hashish.

Inoltre non solo la produzione letteraria ma anche la vita della scrittrice rispecchia le caratteristiche di una donna che lotta per la trasformazione della società. Alcott era una convinta femminista e antischiavista,  si impegnò in prima persona a favore del suffragio universale e dei diritti civili delle minoranze.

Kandinskij. Il Cavaliere. Mosca, Galleria Tret’jakov. 1914-15

Sagittario:  il viaggio è conoscenza

«La smania di vedere il mondo, a dispetto delle mie passate sciagure, perdurava in me violenta più che mai.»

 (J. Swift, I viaggi di Gulliver)

Il Sagittario è un esploratore continuamente proiettato verso il lontano, verso l’avventura e verso la conoscenza.   

I Viaggi di Gulliverromanzo settecentesco che unisce avventure e satira, è scritto dal  Sagittario Jonathan Swift.

Spesso lo si è ritenuto un libro per ragazzi e pubblicato in edizioni ridotte per l’infanzia, ma in realtà  non è certamente un’opera rassicurante e leggera, rappresenta una spietata indagine e una critica feroce nei confronti della società del tempo, delle sue contraddizioni e dei suoi pregiudizi.

L’Inghilterra del Settecento è regina dei mari, il suo impero commerciale è il più vasto e potente del mondo, la sua borghesia sta costruendo immense fortune con i commerci con le terre più lontane.

È in quest’epoca che proprio in Inghilterra si afferma il romanzo moderno e tra la pluralità di temi trattati al primo posto ci sono ovviamente i grandi viaggi.

Il dottor Gulliver, protagonista dell’opera di Swift, si trova a viaggiare in luoghi lontani, scopre terre inesplorate e vive avventure fantastiche.

È stato sull’isola di Lilliput, nella quale gli abitanti sono minuscoli, poi è approdato a Brobdingnag dove al contrario sono alti più di venti metri. Successivamente nell’Isola Volante di Laputa incontra abitanti superintellettuali, sempre presi da profonde elucubrazioni tanto da aver bisogno di uno scacciapensieri, un domestico che lo aiuta ad affrontare la  vita di tutti i giorni.

Poi l’ultimo viaggio lo porta nel mondo degli Huyhnhnms, cavalli razionali e parlanti, esseri saggi che non conoscono la menzogna, non conoscono guerra e violenza e hanno costituito la comunità perfetta, guidata dalla ragione.

E i cavalli  si mostrano scandalizzati quando Gulliver parla delle guerre che si scatenano nella sua società.

È quindi quella di Swift un’opera in cui si evidenzia l’indignazione morale contro la guerra, le ingiustizie e il falso senso di superiorità di certe civiltà. Un libro feroce, ma anche un libro molto divertente e sicuramente ancora attuale.

Il tema natale di Swift unisce l’ardore per la conoscenza e l’impegno nelle battaglie contro le ingiustizie del Sagittario (nel quale ha il Sole e Venere) con lo spirito libero, le posizioni eterodosse dell’anticonformista Aquario, segno del suo Ascendente.

Il suo tema è anche fortemente segnato da aspetti più cupi dati dalla forte posizione di Saturno.

Lautrec Cavallo bianco- 1881

Altri viaggi sono quelli di Philip Dick, oggi considerato uno dei più importanti e innovativi autori di fantascienza. Viaggi nello spazio, ma soprattutto viaggi nel tempo, viaggi della mente.

Emmanuel Carrère, che ha ripercorso vita e ossessioni di Dick nel suo libro Noi siamo vivi voi siete morti,  ricorda  che scoprì questo scrittore quando era adolescente, «una lettura che non si è mai affievolita nel tempo» per lui è una «specie di Dostoevskij della nostra epoca».

Dick si allontana decisamente dalla visione semplicistica della fantascienza dell’età dell’oro. I protagonisti dei suoi romanzi non sono eroi galattici, sono uomini comuni. Uomini comuni intrappolati in un mondo illusorio. Realtà-illusione è  infatti tema conduttore delle sue opere. Dedicò grande attenzione all’impatto dei media sulla società e ai molteplici processi manipolativi da parte delle strutture di potere.

La notorietà gli derivò soltanto poco tempo dopo la morte, soprattutto come  autore del romanzo da cui è stato tratto un film epocale come Blade Runner. Siamo agli anni Ottanta e da quel momento la sua opera è arrivata all’attenzione di lettori, critici, intellettuali.

Philip K. Dick aveva Sole, Mercurio e Saturno in Sagittario congiunti al MC e Ascendente in Ariete, quindi una forte presenza dell’elemento Fuoco. Le fiammate del Sagittario sono più  ideologiche, mentre l’Ariete è sicuramente più esplosivo e impulsivo.

Questa dirompente vitalità è in un certo senso frenata da Saturno congiunto al Sole che non favorisce certo la visione ottimistica dell’esistenza che solitamente è propria del Sagittario.

Sole, Mercurio e Saturno in nona casa, lo proiettano verso mondi lontani ma anche verso una visione filosofico-esoterica dell’esistenza.

Bella la Luna in Aquario congiunta a Venere che ci fa pensare al suo scarso rispetto per le convenzioni patriarcali e anche la sua vita turbolenta. Si è sposato ben cinque volte e ha avuto esperienze con alcool, droghe e psicofarmaci. 

Locandina del film Blade Ranner tratto da un racconto di Dick

Io nelle letture di formazione politica metterei sicuramente anche la Fantascienza . Perché la Fantascienza?

La Fantascienza ci dà la possibilità di proiettare  la nostra mente, la nostra immaginazione in mondi diversi, utopici o distopici, apre alternativi punti di vista. 

Lo straniamento, l’atto fondamentale della fantascienza, dice Ursula le Guin, è la presa di distanza dalla realtà, per poterla vedere meglio, «Attraverso non-realtà meravigliose noi esseri umani fantastici possiamo arrivare, nella nostra maniera singolare, alla verità»

«Scrivere fantascienza è fare politica», afferma Ted Chiang, scrittore americano emergente. (Repubblica 5 luglio 2019)

Paul Klee

Del Sagittario è proverbiale la bontà.   

Se avete amici di questo segno sapete sicuramente che in genere si distinguono per generosità, giovialità, schiettezza e amore per la verità. Il Sagittario non è egoista, pensa a stare bene e cerca di far stare bene. Cerca il più possibile di portare aiuto. È caldo appassionato e sincero. 

Non ci stupisce quindi che fosse Sagittario Giovanni XXIII,  soprannominato «Il papa buono» che seppe avvicinare con cordialità tutti gli uomini, credenti e non.

Fu il primo che, superando lo stile più appartato dei suoi predecessori, uscì più volte dal Vaticano per visitare le parrocchie di Roma, ed entrò negli ospedali e nelle carceri per incontrare i malati e i detenuti.

E non dimentichiamo che Giovanni XXIII è anche il papa del grande rinnovamento della Chiesa

Il 25 gennaio 1959 annunciò la sua intenzione di convocare un Concilio ecumenico per aggiornare il messaggio cristiano, ossia per tradurlo in un linguaggio più vicino all’uomo contemporaneo.

Cercò di sviluppare relazioni più cordiali con le altre comunità religiose. Nei suoi discorsi e nel Giornale dell’anima (il suo diario spirituale, pubblicato nel 1964), manifestava l’intenzione di abbattere le barriere, di cercare soprattutto ciò che unisce e non ciò che divide gli uomini. Era attento alle persone in quanto creature di Dio, il suo intento era  «servire l’uomo in quanto tale e non solo i cattolici», poiché il Vangelo è destinato a tutti gli uomini.

Anche il filosofo Spinoza è un tipico Sagittario. Affermava «Cerco di trasmettere la vita in serenità e allegria».

Per lui la filosofia è saggezza, porta luce nel mondo e si  sente investito dal compito di trasmettere le sue idee.  

Pesatori sottolinea che Spinoza è buono è spirito gioiso e positivo,  è il «candido», criticato con l’arma dell’ironia dallo Scorpione Voltaire, convinto invece che la natura umana non sia davvero caratterizzata da candore e bontà. 

Paul Klee

Politici oggi

Non molti politici del Sagittario spiccano in questa stagione(2). Eppure è il segno di Giove e del Centauro Chirone.

Il Sagittario crede fino in fondo a ciò che fa. Sarebbe utile l’onestà che lo caratterizza, la sua passione, e il suo amore per la conoscenza e per la verità.

Pensiamo ai simboli del Sagittario.

Il suo colore è il porpora che oltre alla passione del colore rosso, contiene in sé l’elemento viola, la dominazione del ragionamento sull’istinto.

Lo stesso significato lo possiamo trovare nella immagine del Centauro. La forza dell’istinto guidata  dall’elemento umano della ragione.

E infine la freccia, la freccia volta verso l’alto, verso un ideale elevato.

Rosalba Granata

Note:

Ho utilizzato per le immagini alcuni dipinti di alcuni pittori del Sagittario: T. Lautrec, Kandinskij, Klee.

  1. Il primo film tratto da piccole donne è del 1918 (due film muti sono andati perduti). Segue poi quello famosissimo del 1933 di George Cukor con l’interpretazione di Katerine Hepburn nella parte di Jo March. Nel 1949 con la regia di Mervyn Le Roy ancora un grande cast con June Allyson nella parte di Jo e Elizabeth Taylor in quella di Amy. Nel 1994, il primo con una regia femminile con la regista australiana Gillian Amstrong con Winona Ryder nella parte di Jo. E infine nel 2019 il film scritto e diretto da Greta Gerwig anche in questo caso un cast di rilievo
  1. Qualche politico importante in Europa nel recente passato: Jacques Chirac, Winston Churchill, Alexander Dubcek e Alexander Dubcek, e attualmente Emmanuel Macron presidente della Repubblica in Francia. Per l’Italia possiamo ricordare Carlo Azeglio Ciampi, che è stato governatore della Banca d’Italia e Presidente del consiglio (1993-94) e Presidente della Repubblica dal 1999 – 2006)

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