ALTRI MONDI – PESCI: UN VIAGGIO BIZZARRO NELL’UNIVERSO

di Rosalba Granata

Guida galattica per autostoppisti di Adams ha catturato la mia attenzione grazie alla presentazione di una socia di Metro-Polis per i Titoli in dote.

«“Addio addio addio addio e grazie… per tutto il pesce”, cantano i delfini intelligenti prima della partenza definitiva dal pianeta Terra. Abbandonano i mari e i delfinari prima che astronavi extraterrestri demoliscano il pianeta per lasciare spazio alla costruzione di una superstrada galattica che passerà per il sistema solare.

Sorrido al pensiero che in Italia sia stato distribuito solo in 20 sale cinematografiche, rimanendo in cartellone solo per un fine settimana. In soldoni poco commerciale, poco interessante per il grande pubblico. Divino e lungimirante per me»(1). (Silvia S.)

Con questo libro non propongo quindi un altro mondo ma un viaggio assurdo nello nell’Universo.

Nell’incipit del romanzo viene presentata la Terra. Piccolo e insignificante pianeta nell’immensità dello spazio:

«Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c’è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione».

L’assurda vicenda inizia con il protagonista Arthur Dent che viene svegliato da un fortissimo rumore. Ancora in pigiama e vestaglia vede nel suo giardino una gigantesca ruspa gialla che sta per demolire la sua villetta. Rimane sconvolto ma le sorprese scioccanti non sono finite: da un’astronave arriva l’annuncio che presto la Terra sarà distrutta perché si trova sulla traiettoria di una superstrada galattica.

Ad Arthur, incredulo e sconvolto, viene in soccorso un vecchio amico Ford Prefect, che è in realtà si rivela essere un alieno, redattore della Guida Galattica per Autostoppisti, che lo trascina nello spazio per salvarlo dalla distruzione totale della Terra. Basta un asciugamano sempre pronto per chiedere passaggi alle astronavi, spiega Ford.

Inizia così un lunghissimo e assurdo viaggio interstellare con avventure entusiasmanti e improbabili, sballottati in giro per lo spazio-tempo a bordo dell’astronave Cuore d’Oro, in compagnia di personaggi bizzarri tra i quali un Presidente della Galassia, la sua compagna terrestre e, con un ruolo di rilievo Marvin, un robot profondamente depresso e paranoico.

È una fantascienza che assicura puro divertimento ma forse si insinua talvolta il salutare dubbio dell’assurdità di molti comportamenti umani. Sicuramente l’intento di satira sociale era nelle intenzioni di Douglas Adams, autore del romanzo.

Adams è del segno dei Pesci con un tema natale decisamente ricco e complesso. La Luna è infatti in Vergine, segno opposto e complementare rispetto a quello solare. È come se si oscillasse continuamente dal caos all’ordine, dall’immaginario sfrenato al rigore e precisione per i dettagli. Mercurio si trova nell’esplosiva Ariete e Venere nel trasgressivo Acquario.

Colpisce la coincidenza per cui Garth Jennings, il regista del film che è stato tratto dal libro nel 2005, sia anch’egli del segno dei Pesci.

Il film è la divertente trasposizione cinematografica del primo di cinque libri e cerca di rendere al meglio l’eccentrico umorismo di Douglas Adams. Ben riuscita è la caratterizzazione del lato pazzo e dissociato dei personaggi ed efficace è la voce fuori campo che narra gli eventi con grande sarcasmo.

Gli effetti speciali sono in gran parte artigianali, scarsamente affidati al computer, e sicuramente geniali rimangono i pupazzi animati realizzati da Jim Henson. È un pupazzo il depresso Marvin e anche i cattivissimi Vogon, burocrati interstellari, autori delle peggiori e deprimenti poesie dell’universo.

Nella parte finale, sul leggendario pianeta Magrathea, Artur incontra il vecchio Slartibartfast, progettista di pianeti e ricostruttore della Terra, che gli mostra l’Officina Planetaria in cui si costruiscono i pianeti. È una sequenza di grande impatto visivo e sottolinea, in modo originale e grottesco, l’insignificante posizione dell’uomo e della stessa Terra nell’Universo.

NOTE

1 – “Addio addio addio addio e grazie… per tutto il pesce”, si trova in un preambolo al film, dove viene rivelato che i delfini sono creature molto intelligenti che avevano previsto la distruzione della Terra e avevano anche cercato, non compresi, di avvertire gli umani dell’imminente fine, ma i loro messaggi venivano interpretati solo come giochi acquatici.

One thought on “ALTRI MONDI – PESCI: UN VIAGGIO BIZZARRO NELL’UNIVERSO

  1. Sempre interessanti i tuoi testi Rosalba. Cercherò di procurarmi il libro. Tra parentesi ho un figlio dei Pesci e un marito della Vergine. Ah! Ah!

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