GIULIETTA MASINA (PESCI)  –  FEDERICO FELLINI  (CAPRICORNO)

Se cerchiamo notizie di Giulietta Masina sicuramente la prima che troviamo è  che è stata la moglie, la compagna di una vita di Federico Fellini. Se su Fellini si sono riversati fiumi di inchiostro, di Giulietta si sa ben poco, e poco si è scritto.
Negli ultimi anni sono usciti due libri interessanti. Il primo di Angelucci Giulietta Masina: attrice e sposa di Federico Fellini nel quale le rende omaggio come donna e come attrice.
Il secondo, uscito a vent’anni esatti dalla morte, s’intitola Giulietta Masina Donna e attrice. Lo ha prodotto il Rotary Club di San Giorgio di Piano, paese in cui è nata.
Giulietta Masina è stata sensibile interprete di capolavori cinematografici (come La Strada del ’54) e ha dato vita a personaggi indimenticabili, come la candida e struggente Gelsomina, la sbandata e innocente Cabiria, prostituta  angelicamente pura, la visionaria Giulietta degli Spiriti e infine, nel 1985, l’attempata soubrette di Ginger e Fred, nostalgica e abbattuta dal tempo che passa.
Ruoli memorabili dipinti per lei da Federico.

Giulietta e Federico

Ci sono amori predestinati e resistenti a tutto: a tradimenti, a pressioni esterne, a invasioni mediatiche, a diversità caratteriali. Tra loro due fu così (Leonetta Bentivoglio).
Insieme hanno trascorso mezzo secolo. Sia come marito e moglie, sia sul set. Sono Federico Fellini e Giulietta Masina.
Il primo incontro avvenne negli anni ’40, quando erano poco più che ventenni, all’Eiar, così si chiamava allora la Rai.
Fu Amore a prima vista? Di sicuro. Ma con allegria. Lo afferma Leonetta Bentivoglio in un articolo della Repubblica Un amore che non sembra caratterizzato da sfrenata passionalità quanto piuttosto da allegria.

L’amico pittore Geleng si mostrò preoccupato dalla smania di Fellini di sposarla. «Sei convinto?», gli chiese conoscendo la sua irrequietezza. “Mi fa troppo ridere”, fu la risposta di Federico.

Si sposarono il 30 ottobre del 1943, in piena guerra.

Hanno avuto un bambino, morto dodici giorni dopo la nascita.

Giulietta partorì mentre il marito era impegnato nella sceneggiatura del film di Rossellini Roma città aperta. Gli diede la notizia al telefono: lui stava nell’ufficio della produzione e prese a domandarle, frastornato e commosso: «Com’è? Racchio?». Dopo appena quindici giorni il bimbo morì di broncopolmonite, e per la mamma insorsero complicanze infiammatorie.

Rimasero uniti nonostante le infedeltà di Fellini che non si lasciava sfuggire occasioni per flirtare con varie attrici. La Masina ne soffrì molto, nonostante la consapevolezza che sarebbe sempre tornato da lei.
Colpisce l’affetto che trapela dalle lettere (rese note dalla nipote negli anni novanta) nelle quali Federico, già più che settantenne, si rivolge in modo tenerissimo alla moglie.
Giulietta cara ti abbraccio forte con tutto il mio amore e la mia gratitudine e la gioia anche se spesso ti appaio immusonito e scontroso. Tu soltanto mi fai tornare sereno e sai veramente farmi compagnia. Sempre insieme dolce Giulietta. Mille bacioni di festa.
Ancora un bacetto prima di addormentarmi. È un grande conforto sapere che quando m sveglierò ti vedrò vicino mia adorata Giulietta e per sempre. Lo so le parole sono goffe e convenzionali ma tu sai davvero essere la mia vita. A tra poco amore mio con profonda tenerezza e gratitudine tuo F.
Ti voglio così bene che mi manca il respiro. Ti abbraccio e ti tengo stretta tutta la vita. A presto. Tuo Federico.

È famosa la scena nella quale Fellini, sei mesi prima di morire, ricevette l’Oscar alla carriera e di fronte ad una Giulietta che piangeva a singhiozzi dal palco del Dorothy Chandeler Pavillion e in mondovisione disse: “Giulietta stop crying, stop crying. L’Oscar non appartiene a me ma a Giulietta. È lei che devo ringraziare”.

GLI  OROSCOPI

La passione di Giulietta era il melodramma, che lui non sopportava. Lui incline al mutismo. Lei entusiasta di ogni viaggio, lui inamovibile dal triangolo Margutta, Cinecittà, Fregene. Lei appassionata di prosa, lui di varietà. Lei fumatrice incallita da quando aveva sedici anni esiliata in un minuscolo fumoir, lui polemico spalancatore di finestre. (Angelucci)

Una volta il regista dichiarò “Giulietta mi è parsa subito una misteriosa persona che richiamava una mia nostalgia di innocenza. Vi è una parte di incantesimi, magie, visioni, trasparenze la cui chiave è Giulietta. Mi prende per mano e mi porta in zone dove da solo non sarei mai arrivato”.

Mi pare davvero un ritratto appropriato per una donna del segno dei Pesci. Segno spiccatamente femminile, materno, dolcissimo.
Ma se pensiamo che Giulietta fosse solo questo credo che cadremmo in errore. Il suo oroscopo fa pensare ad una personalità più forte e complessa di quanto non apparisse. L’ascendente è Ariete e anche Venere è in questo segno di fuoco, vivacità e calore affettivo.
Concretezza, senso dell’ordine e ironia possono venire dalla Luna in Vergine.
Per quanto riguarda l’oroscopo comparato i loro due segni (Pesci e Capricorno)  sono sicuramente armonici. Penso che per un severo Capricorno sia un gran dono l’incontro con la dolcezza di un Pesci, mentre questo segno sicuramente trova un punto di riferimento importante nel solido segno di terra.
Ma vi sono altri elementi significativi per la loro unione. È sempre importante osservare il rapporto tra Sole e Luna negli oroscopi di coppia. E il loro forte legame probabilmente si gioca sul terreno della Vergine, in cui Federico ha l’Ascendente e Giulietta appunto la Luna. E la luna di lei, pur non essendo in trigono come gradi, è in trigono come segno con il Capricorno, segno solare di lui.

Rosalba Granata