TUTTO È POLITICA. IL POTERE DELLO SCORPIONE

di Rosalba Granata

Voltaire: preghiera di un illuminista (dal trattato sulla tolleranza 1763)

«Non è più dunque agli uomini che mi rivolgo; ma a te, Dio di tutti gli esseri, di tutti i mondi, di tutti i tempi:
se è lecito che delle deboli creature, perse nell’immensità e impercettibili al resto dell’universo, osino domandare qualche cosa a te, che tutto hai donato, […]
degnati di guardare con misericordia gli errori che derivano dalla nostra natura.
Fa’ sì che questi errori non generino la nostra sventura.
Tu non ci hai donato un cuore per odiarci l’un l’altro, né delle mani per sgozzarci a vicenda;
fa’ che noi ci aiutiamo vicendevolmente a sopportare il fardello di una vita penosa e passeggera […]. Fa’ sì che le piccole differenze tra i vestiti che coprono i nostri deboli corpi,
tra tutte le nostre lingue inadeguate, tra tutte le nostre usanze ridicole,
tra tutte le nostre leggi imperfette, tra tutte le nostre opinioni insensate,
tra tutte le nostre convinzioni così diseguali ai nostri occhi e così uguali davanti a te,
insomma che tutte queste piccole sfumature che distinguono gli atomi chiamati “uomini” non siano altrettanti segnali di odio e di persecuzione […].
Fa’ in modo che coloro che accendono ceri in pieno giorno per celebrarti sopportino coloro che si accontentano della luce del tuo sole;
che coloro che coprono i loro abiti di una tela bianca per dire che bisogna amarti, non detestino coloro che dicono la stessa cosa sotto un mantello di lana nera;
che sia uguale adorarti in un gergo nato da una lingua morta o in uno più nuovo […].
Possano tutti gli uomini ricordarsi che sono fratelli! […]»

(Voltaire: Preghiera di un illuminista, dal Trattato sulla tolleranza, 1763)

Il Trattato sulla tolleranza del 1763 è una delle più famose opere di Voltaire ed è un testo fondamentale sulla tolleranza politica e religiosa.
Le «futili differenze» per cui si scatenano le intolleranze sono ribadite da Voltaire nella voce “Guerra” del Dizionario Filosofico. Immani massacri sono scatenati da cause futili.

Pablo Picasso Guernica 1937. 3,49 m x 7,77 m. Parigi. Museo Nacional. Il quadro viene dipinto in seguito all’orrore per il bombardamento di Guernica diventa poi emblema della la crudeltà e l’ingiustizia delle guerre.

Voltaire è brillante, ironico, dissacrante.

Ha il Sole in Scorpione, Ascendente Gemelli congiunto a Urano e Luna in Acquario.

Lo Scorpione è sicuramente il regista di questa personalità complessa. Scorpione è eversione, ricerca dello scenario mai visto, ignoto, inesplorato.

Importante è anche nel suo oroscopo la componente Aria, la comunicazione, il pensiero veloce e il suo rivoluzionario amore per la libertà. Caratteristiche accentuate da Urano, pianeta dei cambiamenti, congiunto all’Ascendente.

Abbiamo detto che è una personalità complessa. Infatti gli stessi contemporanei lo descrivono in modi diversi. Chi come furbo, simulatore, approfittatore, speculatore, vendicativo, chi come disinteressato, generoso; per alcuni è cortigiano, altri sottolineano che è avversario delle dittature.

Sicuramente è stato lottatore indomabile per l’affermarsi delle libertà umane.

Spesso è stato in contatto con i potenti, ma con questi si è anche scontrato per difendere l’indipendenza della propria posizione intellettuale e ha utilizzato tutte le risorse del suo ingegno nella lotta per il rinnovamento della società in cui viveva.

Non ha costruito un sistema filosofico coerente, più che filosofo è polemista brillante.

La sua prosa è efficace e modernissima, ironica, divertente mai pomposa tanto che riusciamo a leggerlo con piacere anche oggi.

Gli è particolarmente congeniale il Romanzo Filosofico, genere tipico del Settecento illuminista.

Costruisce storie inverosimili ricche di colpi di scena che sono un pretesto per riferimenti all’attualità e per divulgare le sue idee filosofiche e politiche.

Per esempio Micromegas è un essere gigantesco proveniente dalla stella Sirio che, accompagnato da un compagno di Saturno, visita la terra e si imbatte in un gruppo di filosofi. Dal loro dialogo esilarante emergono i pregiudizi e la velleitaria follia degli uomini.

L’Umorismo scorpionico trionfa nel romanzo Candido, la sua opera più famosa, satira della vita civile e politica dell’epoca. Con straordinaria forza polemica Voltaire si scaglia contro la convinzione che la natura dell’uomo sia davvero buona e che il mondo sia il migliore possibile. È la denuncia della presenza del male nel mondo con la conseguente critica all’ottimismo filosofico di Liebniz.

«“Cos’è l’ottimismo?” Diceva Cacambò

Aimè” disse Candido “è la mania di sostenere che tutto va bene quando si sta male”»

In Astrologia e pianeti  affermavo appunto che per molti è inquietante la capacità dello Scorpione di percepire ciò che gli altri preferiscono non vedere o non sanno vedere. Ha le antenne per scoprire ipocrisia e inganno. È pienamente consapevole dei più profondi segreti della natura umana e cioè che tutti gli uomini hanno dentro di sé un lato oscuro. E lo sa, direi, non perché l’ha studiato sui libri ma perché lo sente intimamente.

William Hogart Matrimonio alla moda 1744. Il mattino. National Gallery di Londra. Fa parte di un ciclo di sei dipinti che ruota attorno a un matrimonio combinato da un nobile decaduto e da un ricco mercante. Hogart è un pittore inglese del Settecento per il quale la rappresentazione del vizio diviene strumento conoscitivo, denuncia sociale.

Scorpione è segno di potere, il secondo che incontriamo nello zodiaco, dopo il potere luminoso, esibito e spettacolare del Leone e prima di quello freddo e razionale del Capricorno.

Non ha bisogno di riflettori, sa anche gestire nell’ombra. Spesso guida i giochi senza apparire. È sicuramente un grande lottatore, è astuto e, soprattutto, non è mai convenzionale, anzi spesso è eversivo e ribelle.

L’esempio che utilizza Barbault per gli uomini di potere dello Scorpione è quello di De Gaulle che definisce «un uomo che ha la virtù dei tempi difficili».

Oggi forse pochi lo ricordano ma senza dubbio non i libri di storia. Ha segnato profondamente la storia francese del secondo novecento. Ha organizzato e guidato da Londra la resistenza francese e nel dopoguerra fino alla vigilia degli anni ‘70 è stato quasi ininterrottamente a capo del governo francese. Talvolta si è ritirato ma è stato richiamato a furor di popolo nei momenti di crisi.

È conservatore ma al tempo stesso trasformatore delle istituzioni. Negli anni ‘60 porta a compimento la nuova costituzione dando forti poteri dell’esecutivo ed elezione diretta del presidente della Repubblica. Nasce la Francia della Quinta Repubblica.

Anche in lui come in molti politici troviamo una casa ottava forte (con Nettuno e Plutone) e Marte e Giove in quarta casa in trigono con l’ottava segnalano l’amore per la madrepatria. La sua linea di governo è volta a dare un forte ruolo in politica estera alla Francia.

Nelle sue caratteristiche di uomo politico appare chiara la coloritura scorpionica. Ha natura enigmatica, detesta svelare le sue intenzioni, mantiene il mistero sui suoi progetti. Gioca su effetti sorpresa ben calcolati.

Forse è ispirato a lui il bellissimo romanzo Il presidente di Simenon che «indaga cosa significa per un politico avere il potere e perderlo» (Bernardo Vialli)

Roberto Benigni

Oggi dello Scorpione troviamo alcuni comici dall’ironia tagliente e sferzante come Luciana Littizzetto e Roberto Benigni.

Abbiamo invece pochi politici di questo segno che, con la loro intelligenza lucida, astuta e talvolta spregiudicata, potrebbero forse essere in questo periodo un’ importante risorsa.

Del resto è Scorpione il mio politico preferito, Francesco Errani, consigliere comunale a Bologna. In lui trovo lucida visione politica, libertà di pensiero, forti valori e capacità di realizzazione.

 

Nota:

Picasso e Hogart, pittori di cui ho utilizzato alcune immagini, sono entrambi dello Scorpione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.