CASA DEI RISVEGLI LUCA DE NIGRIS

Il 27/09/2014 Metro-Polis è stata ospitata da un’importante realtà bolognese: la Casa dei Risvegli Luca De Nigris ha aperto le proprie porte alla nostra associazione, accogliendoci in un abbraccio di integrazione ed esplorazione reciproca.
Il clima conviviale dei nostri Aperitivi a Tema si è così calato all’interno di una realtà feconda del tessuto socio-sanitario bolognese, incontrandosi con la curiosità e la disponibilità dei volontari dell’associazione onlus ‹‹Gli amici di Luca››. Da questo dialogo tra associazioni diverse, ma accomunate dalla medesima volontà di farsi gangli di un unica rete, è scaturito un incontro profondo, ricco di ascolto, riscaldato da un energico sole settembrino: uno scambio culturale che scende negli abissi dell’intimità per farsi comunicazione umana e personale.
OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl progetto della Casa dei Risvegli Luca De Nigris nasce nel 1998 ed è figlio dell’incontro tra l’Azienda USL di Bologna e l’associazione ‹‹Gli amici di Luca››, costituitasi come comitato l’anno precedente al fine di provvedere alle cure di Luca De Nigris (ragazzo quindicenne purtroppo scomparso dopo otto mesi di coma). Anche in questo caso, è l’incontro a farsi protagonista indispensabile: la competenza tecnico-sanitaria (di un polo d’eccellenza come l’Unità Operativa Complessa di Medicina Riabilitativa e Neuroriabilitazione del Dipartimento Emergenza dell’Azienda USL di Bologna) stringe salda la mano dell’esperienza privata, vissuta nella propria carne, degli amici di Luca De Nigris e dei suoi genitori. Da quel momento si è reso possibile l’avviarsi e il concretizzarsi di un progetto importante, che fa della Casa dei Risvegli un punto di riferimento del percorso bolognese per le cerebrolesioni acquisite: una struttura riabilitativa (organizzata in dieci moduli abitativi) per persone in stato vegetativo o post-vegetativo, capace di non trascurare l’ineludibile umanità di ogni ospite. La sinergia operativa tra diverse figure attive all’interno della Casa dei Risvegli (medici, infermieri, OSS, assistenti sociali, fisioterapisti, psicologi, terapisti occupazionali, educatori e volontari) permettono di approcciarsi alle GCA1 in maniera multidimensionale, lavorando così su ogni aspetto essenziale della vita del paziente; fondamentale, in questo contesto, risulta essere il ruolo dei famigliari, veri e propri membri attivi nel processo riabilitativo, in qualità di care giver2.

Foto 2. Casa dei Risvegli

L’assistenza sanitaria e il conforto umano, forniti agli avventori della Casa dei Risvegli3, si configurano come un vero e proprio ‹‹prendersi cura››: una categoria dell’animo, roboante nei manuali di filosofia, che in questo luogo, immerso in una verde quiete, si fa concreta, reale, vivendo in una serie di pratiche lavorative, respirando di volontariato, esistendo in uno sguardo, una parola o in un semplice gesto della mano. L’arte, in tutto questo, gioca un ruolo fondamentale, sia come strumento terapeutico4, sia come orizzonte di senso all’interno del quale inquadrare il proprio percorso esistenziale. Paradigmatica, in tal senso, è l’imponente opera del pittore bolognese Wolfango5, collocata proprio all’ingresso della Casa dei risvegli, intitolata Allegoria del coma: un tripudio polisenso di riferimenti all’interno dei quali mitologia e religione vengono a dialogare con Luca De Nigris, un Luca che c’è ma non si vede. ‹‹Avevo ben chiaro che in una struttura come la Casa dei risvegli Luca De Nigris l’arte dovesse entrare, dovesse costituire assieme ad altre iniziative un momento di raccordo con la città. Dovesse essere un modo illuminante di vivere il disagio, la malattia, per dire: questo non è un luogo diverso, questo è un luogo della famiglia, un posto della città››6. Nelle parole di Fulvio De Nigris vediamo come tutti gli elementi di cui abbiamo parlato si sostengano l’uno con l’altro, come si crei questa sinergia positiva tra dinamismi diversi ma complementari, come l’arte sia al contempo innesco e contenitore di ciò che è bello e di ciò che è buono.

Foto 3

Metro-Polis non può che ringraziare Maria Vaccari, nostra preziosa socia e Presidentessa dell’Associazione ‹‹Gli amici di Luca››: grazie al suo entusiasmo e alla sua disponibilità abbiamo potuto cominciare questo meraviglioso processo di esplorazione delle realtà civiche e culturali del territorio bolognese, andando così ad abitare in prima persona i luoghi della nostra città.

NOTE:

1. Gravi Cerebrolesioni Acquisite
2. L’espressione anglosassone care giver sta ad indicare ‹‹colui che si prende cura›› del paziente una volta dimesso dalla struttura in cui si trova ospite. Solitamente questo ruolo viene ricoperto da un familiare.
3. Per maggiori informazioni si veda il sito: http://www.casadeirisvegli.it
4. Sono attivati, infatti, laboratori teatrali e musicali gestiti da educatori del settore.
5. Wolfango è pittore Bolognese, nato a Bologna nel 1926 dove tutt’ora vive e dipinge. Per maggiori informazioni si veda il sito: http://www.wolfango.net
6. Fulvio De Nigris in Luca che c’è ma non si vede, intervento contenuto all’interno dell’opuscolo L’allegoria del coma, Gli amici di Luca onlus, Officina Grafica Bolognese S.r.l.

Foto 4

Mattia Macchiavelli

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