APPETIZER BOOKS: LA CASA DEGLI SPIRITI – ISABEL ALLENDE

Edito da Feltrinelli, 2016, pp. 364

La sorte deve essersi divertita non poco ad intrecciare i fili di questa matassa che ci troviamo a districare. Saltano fuori nuovi capi ad ogni movimento e pare proprio che non vi sia un inizio né una fine. Personaggi ostinatamente evanescenti la fanno da padrone, circondando i protagonisti nella Casa dell’angolo, generando quegli scricchiolii che perdureranno ben oltre la fine di queste pagine. Altri ancora invece stanno ancorati laggiù alle Tre Marie, nella tenuta dei malaugurati Trueba, canne al vento in balia del padrone di turno e delle sue angherie. In men che non si dica, queste profane parche avvolgono il lettore nella stretta di una ragnatela, facendolo spettatore del fato che avanza. Solo Clara forse ne capisce qualcosa, lei che sin da piccola vedeva gli spiriti e spostava gli oggetti, leggeva le carte ed interrogava il futuro, lei che ha fatto del silenzio un valore costante. Isabel Allende, con non pochi riferimenti storici e personali, ci racconta il Cile prima di Pinochet, attraverso la vita che sopravvive a sé stessa di una grande e ricca famiglia. Forse da qualche parte laggiù gli ultimi Trueba vivono ancora, nelle stanze infinite aggiunte negli anni, nei torrioni e negli scantinati, dove sicuramente Clara ha trovato rifugio, con la sua penna e le sue carte, annotando tutto, per il mondo che verrà.

Francesco Colombrita

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