APPETIZER BOOKS: LA FORESTA IN FIORE – YUKIO MISHIMA

Edito da Feltrinelli, 1941, pp 182

Edito da Feltrinelli, 1941, pp 182

In un bosco di ciliegi, non lontano da qui, dove la luce dirada nubi cariche di pioggia per poi precipitare su petali infiniti; alle pendici di un monte, antico custode di un villaggio segreto, una maschera dalle maniche intrise di pianto sfoglia le pagine colorate dall’inchiostro più nero che, come un labirinto la cui mappa è nota agli uomini, rivela i più profondi significati. Racconti di pioggia distante emergono e si propagano; vocii di tempesta agitano i cuori mai aridi dei protagonisti; tratti di pennello accesi dal sole infiammano i desideri più nascosti. È l’amore a regnare sovrano tra le pieghe dei kimono senza tempo e delle fioriture sempiterne, sussurrato e mai gridato da adolescenti che ne rimarranno profondamente segnati. Sei racconti dalla giovanissima penna di Yukio Mishima, composti tra i sedici e i diciotto anni, che già segnano a tratti evanescenti tanto le vicinanze quanto il distacco dalla cultura letteraria tradizionale giapponese. Non rimane che scoprire i diari degli antenati di un giovane e malinconico ragazzo; spiare la storia d’amore intensa ed inevitabile di Otto e Maya; leggere un racconto epistolare che rivela proibiti sentimenti; assistere alla malinconia delle casate in lotta in una storia di samurai; essere custodi degli intimi pensieri di una giovane. Il canto corale di quest’opera profondamente evocativa sembra lanciare un grido di speranza verso il futuro e verso la vita, con la giovane fierezza dell’adolescenza: “Quando gli uomini guarderanno le stelle, nel loro cuore si leverà, carico di essenze, il vento della notte. Sulla foresta, sul lago, sulla città, le nuvole fluttueranno tranquille. Allora le stelle inizieranno a cadere copiose, e come la rugiada ricopriranno ogni cosa. Nel disegno tracciato dall’invisibile nastro divino, tutte le costellazioni crolleranno a una a una con estrema eleganza. D’allora in poi le stelle dimoreranno nella nostra anima, e forse torneranno ancora quei giorni in cui gli uomini erano dolci e meravigliosi come Dei.”

Francesco Colombrita

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.