APPETIZER BOOKS: LA NUOVA VITA – ORHAN PAMUK

di Francesco Colombrita

Edito Einaudi, 2006, 257 pp

«Ma chi, se gridassi, mi udrebbe, dalle schiere
degli Angeli? e se anche un Angelo a un tratto
mi stringesse al suo cuore: la sua essenza più forte
mi farebbe morire.»

R.M. Rilke

Può un libro cambiare la vita? Possono alcune pagine illuminarsi e inondare la realtà, ammesso che esista? In una Istanbul la cui notte sembra un abbraccio, un giovane sfoglia avidamente un testo trovato in una bancarella, è proprio uguale a quello che aveva tra le mani la bella ragazza che lui aveva seguito quella mattina. Le parole lì scritte sono sconvolgenti, la lettura è una morsa che non lascia scampo. Si parla di un’altra vita, una nuova vita. Sarà possibile raggiungere il regno descritto dal libro? Dove si nasconde l’accesso, quale può essere la strada? Si può solo salire su un autobus e lasciarsi trasportare, per città dimenticate sparse per la Turchia, cercando man mano traccia dell’Angelo descritto nel libro, in compagnia della morte, lasciandosi percorrere dalle identità raccolte durante il cammino. La ricerca è qualcosa che dura in eterno, occorre solo partire. Pamuk scrive una fiaba contorta e simbolica, ricca di riferimenti alla società turca di fine secolo, segnata da quella irrequietezza millenaristica di chi attende per sempre una svolta.

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