FANTASCIENZA E MERAVIGLIE DEL POSSIBILE

Ampio e complesso è il dibattito che si sta sviluppando nel nostro Paese circa tematiche dirimenti per la vita pubblica e personale di ciascuno di noi: il confronto, anche se sarebbe più corretto scrivere di scontro, attivato dalla discussione in Parlamento del così detto ddl Cirinnà ci spinge a interrogarci su cosa sia la famiglia, su cosa si intenda per matrimonio, su cosa è naturale e cosa è positivo, su molto altro ancora e su come tutte queste istanze vengono giocate nella vita quotidiana di ognuno di noi. Vogliamo entrare in questo dibattito, ma vogliamo farlo a modo nostro, non in maniera belligerante; al contrario, quello che a noi interessa è fornire quanti più strumenti possibili per riuscire a decodificare i nodi cruciali di quanto sta accadendo. Ci interessa seguire una modalità quasi socratica, interdisciplinare come sempre, attraverso cui sottoporre alla vostra lettura diversi spunti e suggestioni culturali da cui ognuno potrà trarne ciò che vorrà.

Questo nostro percorso è stato inaugurato da Marta Franceschini, con un articolo incentrato sulle primordiali società matrifocali. A coglierne, idealmente, l’eredità è stato poi Francesco Colombrita, il quale ha mostrato come la Dea primigenia sia sopravvissuta e si sia declinata nelle successive società patriarcali.
Luca Ballandi ha invece posto l’accento sull’annoso problema del rapporto tra natura e cultura, tra le scienze sociali e quelle della vita: l’obiettivo è stato quello di fornire nuovi e altri strumenti d’approccio alle tematiche qui presentate.

Questo quarto contributo porta la firma di Rosalba Granata e ha il pregio, ancora una volta, di invertire la rotta, di cambiare direzione e di condurci in altre dimensioni. Vediamo in questo articolo come il genere letterario della Fantascienza possa assumere e declinare le istanze che andiamo trattando; scopriamo come possa fornirci gli strumenti per approcciarci al possibile e alle meraviglie in esso celate.

Mattia Macchiavelli

  1. ‹‹La più grande bugia dell’umanità sull’origine dell’umanità›› di Marta Franceschini
  2. ‹‹La madre alle spalle di Zeus›› di Francesco Colombrita
  3. ‹‹La brutta natura›› di Luca Ballandi

FANTASCIENZA E MERAVIGLIE DEL POSSIBILE

Lo straniamento, la presa di distanza dalla “realtà”, per poterla vedere meglio, è l’atto fondamentale della fantascienza… Attraverso non-realtà meravigliose noi esseri umani fantastici possiamo arrivare, nella nostra maniera singolare, alla verità” (Le Guin).

1-CITTà“Le leggende Mri dicevano che il Popolo era nato dal sole: epidermide, occhi, capelli e peluria del corpo, tutto sfumava in toni aurei e di bronzo. Avevano mani lunghe, sottili, e corpi alti e snelli1

I MRI sono alieni, ma fisicamente sono molto simili agli umani. Tra loro non c’è la famiglia, ma c’è la Casa che comprende le varie caste del Popolo, le donne e i bambini del Kat, i guerrieri uomini e donne del Kel, e i/le custodi della sapienza e dei misteri del Sen.

Il potere è femminile. A capo della Casa e del Popolo c’è una donna: la She’pan, la Madre. Ma i figli non sono generati da lei, lei è una Madre Vergine. I figli sono generati dai molti mariti con le loro compagne. È la She’pan che guida il Popolo, che conosce i Misteri, che si prende cura dei figli, che li educa.

Questo dei Mondi del sole morente” della Cherry è solo un esempio, una delle tante organizzazioni sociali e familiari che troviamo nei romanzi di Fantascienza.

La Fantascienza ci dà questa possibilità, proietta la nostra mente, la nostra immaginazione in mondi lontani diversi, utopici o distopici, apre alternativi punti di vistaE incontriamo alieni, incontriamo cloni, incontriamo ermafroditi.

Se per alcuni questo costituisce una preziosa apertura della mente, per altri è avvertita come pericolosa,  infatti gli ambienti più tradizionalisti le attribuiscono una grande responsabilità nella distruzione della “pietra angolare della società, che è la famiglia naturale”2.

Del resto Ursula Le Guin nell’articolo Perché gli americani hanno paura dei draghi? affermava che “Molti hanno paura del fantastico… perché hanno paura della libertà”.

Vorrei fare qualche esempio utilizzando romanzi di tre donne, tre scrittrici che amo molto: Lois McMaster Bujold, C.Cherry, Ursula le Guin.

Modelli  contrapposti

2-BARRAYARÈ interessante vedere i due modelli di amore matrimonio e famiglia nettamente contrapposti nel ciclo dei Vor di Lois McMaster Bujold.
Il primo romanzo è l’Onore dei Vor del 1986.
Il tema è quello, frequente nei romanzi di fantascienza, dell’incontro tra “diversi”.  In questo caso in un pianeta disabitato e selvaggio Cordelia, capitano di una nave di Colonia Beta, viene catturata e fatta prigioniera da Aral, comandante della flotta di Barrayar.

I due pianeti, impegnati in una lunga e crudele guerra, sono due mondi con culture antitetiche.

Il primo, molto sviluppato economicamente e scientificamente,  è basato su valori di democrazia, pace, tolleranza e assoluta uguaglianza dei sessi; il secondo, invece, su un’organizzazione medievale del potere, è militarista e decisamente maschilista.

Eppure Cordelia e Aran non solo si incontrano ma anche arrivano a comprendersi e ad amarsi.

Ed è soprattutto nel successivo Barayar del 1991 che viene sottolineata più chiaramente la contrapposizione tra cultura betana e barrayana.

Mentre la famiglia su Barrayar è organizzata gerarchicamente, con un capo famiglia e il ruolo subalterno della donna, su Colonia Beta non esiste nemmeno il matrimonio ma un libero contratto tra persone e gran parte dei figli nascono non dal parto ma da replicatori uterini, questa possibilità è preferita dalla maggioranza della popolazione e non vi sono rilevabili differenze tra “bambini in vitro” e quelli partoriti dalla madre.

3-CHERRYHClonazione 

Anche Ari,  la protagonista dell’affascinante romanzo  Cyteen di C. Cherryh,  nasce da un replicatore uterino.

È, secondo me, un romanzo appassionante questo della Cherry, potremmo vederlo come un intrigante  romanzo di formazione con tutta la suspense di un giallo.

Cyteen è un lontano pianeta colonizzato da scienziati e tecnici dissidenti dalla Terra. Per popolarlo, per avere mano d’opera che lo renda abitabile e soldati che lo difendano, si è fatto ricorso alla clonazione, ai laboratori delle nascite.

Nell’epoca in cui si svolge la vicenda, viene uccisa Ariane Emory, una scienziata molto potente. È questo un tipico personaggio femminile della Cherry, affascinante, autoritaria e cinicamente spietata ma, al tempo stesso, lentamente rivela obiettivi e valori positivi per l’Umanità.

La Emory è al vertice del potere, non solo guida la comunità scientifica ma è anche il più importante personaggio politico del Pianeta. Per questo le conseguenze sono disastrose quando viene assassinata. Si rischia il caos e la decadenza del sistema.

Ma la Emory aveva in serbo un progetto segreto: la creazione di un suo clone ed erede.

Ed ecco che entra in scena Ari due. Inizialmente bambina volitiva ed intelligente, poi adolescente inquieta e caparbia attorno alla quale si muovono intrighi e  interessi economici e politici, e che va via via rendendosi conto dell’enorme potere che si concentra nelle sue mani ed anche dei pericoli che lo accompagnano e deve quindi fare in fretta, molto in fretta, a crescere per non soccombere. In questo processo di rapida maturazione viene aiutata e guidata da un sofisticato programma di computer realizzato dalla Emory  che fa “dialogare” le due Ari.

Non sono certamente “macchine” i cloni della Cherry. Non diversamente dagli altri esseri umani soffrono, lottano, amano.

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Androgino 

Le donne, e Ursula Le Guin soprattutto, hanno segnato una svolta rispetto alla fantascienza classica, hanno messo in scena non più solo pianeti da esplorare, astronavi, avventure, ma viaggi che  hanno come obiettivo la conoscenza di se stessi,  l’esplorazione di un mondo interiore.4

Uomo donna maschile femminile sempre si scontrano, si incontrano, si completano, si contrappongono… ma in un pianeta dell’Universo della Le Guin maschile e femminile non sono divisi:  ne La mano sinistra delle tenebre entra in scena l’androgino.

Il glaciale Pianeta Gethen è stato a lungo isolato dal resto dei mondi abitati ed Ai, Ambasciatore della Lega dei Mondi dell’Ecumene, ha la missione di riportarlo a comunicare e commerciare con gli altri pianeti.

La peculiarità di questo pianeta ghiacciato è costituita dal fatto che è popolato da androgini. Infatti i suoi  abitanti per gran parte del tempo non sono né maschi né femmine e il sesso si rivela solo nel periodo del kemmer e può affermarsi sia il maschile sia il femminile. “E questo non determina alcuna assuefazione fisiologica e la madre di diversi figli può essere il padre di altri”.5

Questo è il risultato di un esperimento scientifico avvenuto in un lontano passato ed ha portato al formarsi di una società molto particolare con proprie tradizioni, leggende, tabù, modelli di comportamento.

Gran parte della vicenda è costituita dal lungo viaggio nelle terre ghiacciate, per fuggire dal Re folle, di Ai e di Estreven, primo ministro considerato traditore per aver creduto al terrestre ed averlo aiutato.

I rapporti tra loro vanno mutando nel corso del difficile cammino, dalla iniziale diffidenza alla profonda amicizia. I loro pensieri, inquietudini, concezioni culturali sono espressi nell’alternarsi di capitoli in prima persona secondo il punto di vista dei due protagonisti.

5-LE GUINNel 1976, gli anni di maturazione della coscienza femminista, quindi la Le Guin mette al centro del suo romanzo la figura dell’androgino, figura archetipica che è assolutamente necessario che sia portata alla coscienza”.  La scrittrice  afferma inoltre: “questo libro non parla del futuro… non sto facendo previsioni né sto dando ricette. Non è un pronostico non si sta predicando che gli esseri umani del futuro siano androgini… Non è una utopia… non offre alcuna alternativa fattibile… tutto ciò che cerca di fare è di aprire un punto di vista alternativo, per allargare l’immaginazione”.

6-SFSono talmente tante le possibilità che troviamo, esempi di famiglie e sessualità alternative che, se siamo accaniti lettori di questo genere, quasi senza accorgercene acquisiamo una tendenza al possibile, alle “Meraviglie del possibile”.6

Rosalba Granata

NOTE

  1. I Mondi del sole morente  di C. Cherry
  2. Antonio Scacco L’deologia del gender e la fantascienza
  3. Ho già parlato nella Rubrica Astrologica di URSULA LE GUIN sul  tema della coppia e sul romanzo I reietti dell’altro pianeta (la sua utopia ambigua)
  4. Le Guin Il linguaggio della notte.
  5. Le Guin la mano sinistra delle tenebre
  6. Le meraviglie del possibile è il titolo di una importante antologia di fantascienza

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