Hotel
Sono cattedrali, chiese gotiche, architetture del fantastico,
quando me ne andrò
staranno ancora a primeggiare sul lungomare
illuminato a giorno, un giorno perfetto.
Sconosciute velocità e progresso
preservati da ogni impurità ed eccesso
le passeggiate, i passeggini
e sul fondo il mare.
Valentina Pinza
Valentina Pinza è una poetessa di Cervia che vive a Bologna. Nel mese di Maggio uscirà per Ladolfi Editore il suo libro dal titolo Il pane del giorno prima. La poesia Hotel evoca fin dal secondo verso («quando me ne andrò…») le sensazioni provate quando salutiamo un luogo in cui abbiamo soggiornato, quando facciamo ritorno a casa. Si lascia il regno della tranquillità, della calma, della lentezza, per rituffarsi nella rapidità della vita quotidiana. La velocità è estranea agli hotel, descritti come cattedrali e chiese gotiche, dunque luoghi puri, dimore dello spirito. E il simbolo di questo scorrere più lento del tempo sono i passeggini, le mamme che li spingono tranquille e davanti ai loro occhi il mare, quell’eterno e instancabile movimento, medicina per l’anima in tumulto.
Laura Comitogianni