SPERANZA E RESISTENZA – PARTE QUINTA

MOZIONE PER L’ELEZIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE METRO-POLIS

PARTE PRIMA: INTRODUZIONE. DA CRISALIDE A FARFALLA

PARTE SECONDA: PARTECIPAZIONE E POLITICA

PARTE TERZA: ATTIVITÀ

PARTE QUARTA: NARRAZIONI

CONCLUSIONE: SPERANZA E RESISTENZA 

Stefano Mancuso – direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale dell’Università degli studi di Firenze – ha recentemente pubblicato un libro di agile lettura ma denso e clamoroso nei contenuti: La nazione delle piante. In questo volumetto, Mancuso si propone di scrivere «la prima carta dei diritti dei viventi scritta dalle piante», come leggiamo dalla quarta di copertina, e lo fa redigendo otto articoli fondamentali posti a garanzia d’esistenza di questa affascinante nazione. Tre di questi, in particolare, possiamo fare nostri, inserendoli nel codice dei valori che guida l’intera azione di Metro-Polis:

1) Articolo 3:

«La Nazione delle Piante non riconosce le gerarchie animali, fondate su centri di comando e funzioni concentrate, e favorisce democrazie vegetali diffuse e decentralizzate».

Metro-Polis è stata farfalla, pienamente, convintamente. Ha irrobustito le sue ali e ha spiccato voli non immaginabili fino a tre anni fa. Ora è pronta per nuove sfide, per aprirsi a un orizzonte di senso nuovo nel merito e nel metodo, capace di portare fino in fondo tutte le premesse da cui l’associazione ha preso vita nel 2013. Questo abbandono delle vetuste gerarchie in favore di una decentralizzazione radicale ci pare la metafora più adatta per restituire tutto il nostro processo associativo, per stimolarci a lavorare ancora di più su quel «in pieno stile Metro-Polis» che tanto qualifica la nostra identità. Abbandoniamo allora la farfalla, ringraziandola per averci reso quello che siamo, e prepariamoci a essere grandi alberi con radici profonde, foreste e prati da esplorare e, perché no, campi rigogliosi pieni di frutteti e di fiori.

2) Articolo 7:

«La Nazione delle Piante non ha confini. Ogni essere vivente è libero di transitarvi, trasferirsi e vivervi senza alcuna limitazione».

Come un arcobaleno ricco di colori e sfaccettature, anche Metro-Polis garantisce la ricchezza che dona l’incontro delle diversità e lavora affinché questo incontro sia privo di ostacoli, senza patenti, senza permessi di soggiorno. L’apertura totale fa della nostra casa associativa un porto per chiunque lo desideri: per chi ci crede, per chi vuole curiosare, per chi ha smarrito la propria rotta. Il nostro obiettivo è fare di questa accoglienza una scienza delle libertà: il motore propulsivo di ciò che siamo e la regola imprescindibile del nostro essere insieme.

3) Articolo 8:

«La Nazione delle Piante riconosce e favorisce il mutuo appoggio fra le comunità naturali di essere viventi come strumento di convivenza e di progresso».

Della stessa interrelazione vivono le biografie e le competenze di chi abita Metro-Polis e di chi porta Metro-Polis fuori da se stessa. Una reciprocità voluta e auspicata che ora deve farsi sistema e testimonianza concreta per chiunque incontri e veda la nostra associazione. Il compito che ci si presenta è quello di costruire un modello positivo di convivenza e cultura, una vera e propria sfida da cogliere, soprattutto di fronte a un presente che ci vorrebbe esseri rancorosi e soli. Noi lo siamo già, quel modello, dobbiamo solamente riconoscerlo, riconoscerci, e contagiare con questa luminosa consapevolezza chiunque entri in contatto con noi.

Non temiamo l’accusa di furto: il nostro motto lo abbiamo rubato a Calvino e le nostre pratiche sono per metà inventate e per metà mutuate dalle esperienze positive che abbiamo incontrato nel nostro pellegrinare. È proprio nello scambio che sta la chiave di volta della nostra associazione, quella che da acino ci spinge a voler essere grappolo: in questo dialogo costantemente aperto costruiamo la nostra casa dai muri fluidi e permeabili.

È giunto allora il momento di provare a lavorare in maniera sistematica su questa porosa reciprocità, mostrando a chi decide di confrontarsi con la nostra allegra rivoluzione quanto sia necessario mischiarci, confonderci, riscoprirci le une nelle altre.

Metro-Polis ha vissuto e vive di una meraviglia per certi versi ancora inspiegabile, quella dello specchio: è un’associazione capace non solo di riconoscersi nei volti diversi che la compongono, facendo dell’altro la propria direzione culturale, ma è anche in grado di trovare pezzetti di se stessa all’interno delle realtà che incontra durante le sue passeggiate curiose e incuriosite. Occorre, ora, fare di questa meraviglia un programma, un metodo d’azione, un obiettivo politico. Abbiamo ambizioni, idee e progetti. Abbiamo nelle nostre mani la possibilità di trasformare la realtà che ci circonda; è giunto il momento di sporcarseli questi palmi, condividendo il modello Metro-Polis. È un modello di resistenza, perché la cura delle relazioni e la presa in carico dell’altro, di ogni altro, è oggi un’attività strenuamente resistente rispetto ai moti più triviali che sconvolgono questa nostra contemporaneità. È un modello di speranza, perché la contaminazione culturale che auspichiamo non solo è possibile ma è a portata di mano, proprio dietro l’angolo, dobbiamo solamente volerla. Senza indugi, allora, nel prossimo triennio riconosceremo fino in fondo questa nostra missione e ci faremo testimoni di speranza e resistenza.

 

«La polis, propriamente parlando, non è la città stato in quanto situata fisicamente in un territorio; è l’organizzazione delle persone così come scaturisce dal loro agire e parlare insieme, e il suo autentico spazio si realizza fra le figure che vivono insieme a questo scopo, indipendentemente dal luogo in cui si trovano. “Ovunque voi andrete , voi sarete una polis”».

Hannah Arendt, Vita Activa

 

Primo firmatario: Mattia Macchiavelli

Patrizia Arcesilai

Milena Boldini

Patrizia Bonfiglioli

Valentina Bonzagni

Susanna Bottazzi

Beatrice Collina

Francesco Colombrita

Laura Comitagianni

Filippo Costa

Cristina De Gregorio

Angelo Errani

Patrizia Fiochi

Rosalba Granata

Roberta Merighi

Federica Rizzoli

Simone Romano

Silvia Salucci

Federica Stagni

Jessica Tabellini

Ottorino Tonelli

Maria Caterina Ussia

Maria Vaccari

 

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