LE VOCI DI CALLIOPE – RADICI

2_renato guttusoRADICI

Era sempre agosto.
Colori splendenti
la terra bruciata
ferita dal sole
partorisce fichi spinosi.

“Non sono una picciridda”
Dicevo sdegnata
e abbagliata dal sole
scoprivo la natura.

Agosto. La festa del santo
rumorosi sgargianti fuochi
riempiono il cielo
e più lontano rosseggia
l’Etna, luminosa nella notte.

E agosto ritorna.
La festa del santo
Le danze e i canti
nelle case della campagna brulla.

Non sono più picciridda
scoprivo gioia e dolore nel cuore.

Rosalba Granata

Per l’ambientazione di questa poesia dal titolo Radici, Rosalba Granata ha scelto la Sicilia baciata dal sole, un sole così forte e splendente che brucia la terra fino a ferirla. «Partorisce fichi spinosi» il suolo siciliano d’agosto, mese in cui l’isola si anima e si ravviva, il cielo si accende di fuochi artificiali, nelle campagne si danza e si canta e l’Etna completa il paesaggio festoso illuminando la notte. In questa cornice Agosto ritorna ogni anno, e ogni anno la “picciridda” porta con sé un bagaglio di esperienze, sia positive che negative, che la fanno crescere, scoprire sempre qualcosa di nuovo, così ella può affermare «non sono più picciridda».

Laura Comitogianni

0 thoughts on “LE VOCI DI CALLIOPE – RADICI

  1. Bella e intensa la poesia di Rosalba. Leggerla è come tuffarsi nei colori di Sicilia e nella sua abbagliante luminosità.

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