VOLT: IL MOVIMENTO PANEUROPEO – ENERGIA DELLA POLITICA

di Roberto Neri

Volontario Volt Bologna

Il movimento politico Volt nasce il 23 giugno 2016 da un’intuizione di Andrea Venzon il quale, discutendo con Colombe Cahen-Salvador dei risultati della Brexit, sente che è venuto il momento di creare una nuova piattaforma politica con lo scopo di ridare energia e vigore all’idea originaria di un’Europa unita, ricca e solidale. Subito si aggiunge Damian Boeselager e il progetto prende vita mediante la semplice pubblicazione di una pagina Facebook. L’istinto che spinge questi ragazzi europei, provenienti da paesi diversi, trova rapido riscontro in tanti altri giovani e meno giovani stanchi di vedere addossata all’idea di Europa ogni disagio presente nei vari paesi che l’Europa la compongono. L’astuzia dei politici nazionali nel veicolare il malcontento verso le istituzioni europee ha raggiunto l’apice del proprio successo con la Brexit

Ma proprio questo evento così traumatico è stato in grado di risvegliare le coscienze dei giovani che in questa narrazione di un’Europa inutile e superata non ci si ritrovano affatto, giovani ormai da tempo abituati a viaggiare e vivere nelle città europee senza sentirsi stranieri. Così nasce Volt, con principi identici e condivisi in tutta Europa, 

presentandosi come solo partito politico ad avere un programma unico e valido per ogni paese europeo nel quale adoperarsi per una nuova politica nazionale e internazionale. Osservando la situazione attuale, diventa evidente che l’Europa esiste e pervade ogni paese profondamente, nonostante la fase di riemersione di forze sovraniste. A titolo di esempio, le polemiche che negli ultimi mesi hanno interessato il governo italiano e quello francese con accenti accesi sui gilet gialli sono la dimostrazione che, in un mondo così connesso e integrato, è impossibile immaginare i vari Stati d’Europa come entità a sé stanti. La velocità con la quale nelle varie città d’Europa e d’Italia, nelle grandi metropoli come nei centri più piccoli, sono sorti gruppi di europeisti sotto la bandiera di Volt, persone disposte a spendersi per indirizzare il proprio futuro, è la dimostrazione che sotto l’apparente indifferenza verso le sorti d’Europa, molte donne e molti uomini non aspettavano altro che avere l’occasione per far sentire la propria voce. Il travaglio attuale della Gran Bretagna nella decisione finale di uscire dall’Europa, nonostante la propria storia di isola indipendente e potenza mondiale sostituita dagli Stati Uniti d’America solo dopo la Seconda guerra mondiale, dimostra come dalla creazione della Cee ad oggi ci sia stata una profonda modificazione del sentire collettivo. Un cambiamento che, fino a questo momento, non ha trovato una voce nuova, univoca e priva dei vizi originali dei partiti tradizionali, poco credibili in questa fase, sia che parlino d’Europa sia che parlino di altri temi politici. Volt per quanto sia nata in modo un po’ casuale, non è nata per caso, è come un seme gettato al momento giusto in un campo fertile dal quale sono destinate a germogliare grandi cose per l’Italia e per tutti i paesi d’Europa. Volt, lavora per dare voce a questa maggioranza silenziosa che sta prendendo coscienza delle vere ragioni di una Europa unita nella pace e nella prosperità.

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