DIARI DI PALESTINA

1. La strada racconta

2. Un’altra goccia d’acqua

3. I bambini palestinesi stanno piangendo

4. Dato per scontato

5. Capaci di stupore

Partire non è mai facile. Lasciare la propria casa, le persone che si conoscono da sempre e i luoghi in cui si è cresciuti, è un gesto coraggioso. Ma nella vita bisogna avere coraggio, bisogna essere capaci di correre dei rischi altrimenti non ci sarebbero storie incredibili da raccontare e bellissimi libri di avventure da leggere. Quando poi si decide di essere abbastanza coraggiosi per partire è altrettanto necessario ritrovarsi capaci di stupore. Lasciarsi sorprendere, stupirsi, perché solo in questo modo si è in grado di imparare qualcosa di più dal luogo in cui si è ospiti. Non si può sapere tutto, c’è sempre un margine d’imprevedibilità che è comunque bene mettere in conto. Allo stesso modo è fondamentale lasciare da parte quell’inevitabile etnocentrismo che noi occidentali ci portiamo sempre dietro come la nostra ombra. Continue reading

Gaza è ricchezza sterminata

Non riesco a pensare. Qualcosa è cambiato, mi viene da dire, perché sta avvenendo l’impensabile, l’incredibile, e non ci sono parole ma solo sgomento. Al contempo, niente cambia, tutto ritorna: il piombo è ancora fuso e già una colonna di nuvole si erge su Gaza. Ma non sono nuvole, è il fumo dei bombardamenti.

Davanti all’orrore, allo sgomento, l’unico pensiero che ho in testa, dopo tutti i perché senza risposta, dopo l’incapacità di afferare anche solo un lembo di questa follia, l’unico pensiero che riesco a formulare è sciocco, maledettamente ininfluente. Perché quella che in ebraico è l’operazione Pilastro di Nuvole è stata tradotta in inglese dall’Israeli Defense Force per il mondo con i termini Pilastro della Difesa? Continue reading