di Francesco Colombrita
«Non t’assale mai il dubbio, o sognatore, che tutto può essere velo di maya, illusione?»
Walt Whitman
Spesso, nella vita, si è assorbiti da un movimento perpetuo. Un flusso che ci trasporta da un punto all’altro, instancabile. Gli eventi si susseguono costantemente uguali e ogni riflessione non può prescindere da quegli stessi schemi che la generano. Ma è possibile vedere qualcosa da un punto più lontano, con la chiarezza dell’alterità? E vedendo noi stessi sotto questa nuova luce, non potremmo a quel punto scorgere diversamente tutto il resto?
Schopenhauer, ormai secoli fa, predicava un mondo nient’affatto reale, consistente solo in un velo posato sugli occhi di un soggetto che osserva. Al di là di questo, il nulla. Riprendendo dai Veda tale figura, si confermava la necessità di un percorso, una strada, che portasse noi stessi a strappare ogni illusione. Se non altro per raggiungere una consapevolezza più alta. Continue reading →