Di biciclette, di mezzi pubblici e di altre sciocchezze

Di biciclette, di mezzi pubblici e di altre sciocchezze

Quando devo dare i voti ad una città, il parametro che solitamente per primo prendo in considerazione, é il fattore traffico e tutto ciò ad esso correlato: efficienza dei mezzi pubblici, condizione delle strade, ingorghi, piste ciclabili e via dicendo.

Nella mia Atlantide, il traffico privato deve essere prossimo allo zero, l’investimento nel settore dei mezzi pubblici sostanzioso e i cittadini devono essere incoraggiati (ed istruiti) all’uso della bicicletta come mezzo di trasporto ordinario.

Quello che manca in Italia sono due elementi:
1) Inadeguato investimento pubblico
2) Mancanza di una “cultura” generalizzata all’uso (adeguato) di mezzi pubblici e biciclette

Che, di fatto, porta ad un circolo vizioso. La pubblica amministrazione non investirà in piste ciclabili finché non diventeranno una necessità, non aumenterà il numero delle corse della linea 14 se i cittadini non pagano il biglietto. E i cittadini non utilizzeranno la bicicletta finché non si sentiranno adeguatamente al sicuro, o utilizzeranno i mezzi pubblici quando saranno sicuri di arrivare in orario al lavoro.

D’altro canto, penso che questo momento sia il migliore per disincentivare l’uso dell’auto.
A causa della crisi economica che negli ultimi anni affligge buona parte dell’Europa, i costi per il mantenimento dell’automobile sono diventati difficilmente affrontabili per molte persone.

Non é giunto il momento di passare ad un mezzo più salutare (l’uso quotidiano della bici, anche solo 15/20 minuti al giorno aiuta a prevenire malattie cardiache. In più tonifica il sedere 🙂 ), ecologico ed economico (niente assicurazioni, bollo, benzina, parcheggi….)?!

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Non a caso mi sono trasferita a Copenhagen. Continue reading