EDITORIALE – TI PORTO DI ME

14053768_997367427049007_585232331585936585_o‹‹Ti porto di me›› è nato da una trappola: volevamo incastrare la nostra Silvia Salucci per un Aperitivo a Tema dedicato al suo modo di intendere e di fare fotografia. Quelle foto fresche e divertenti, quell’impertinenza evocativa, avrebbero certamente meritato un incontro ad hoc, ma Silvia ha giocato una mano astuta, calando il così detto carico da novanta: “Perché invece non organizziamo un Aperitivo a Tema in cui chiunque può portare un proprio talento o una propria passione?”, più o meno sono state queste le parole.

Così è nato ‹‹Ti porto di me››, un po’ per gioco come alle volte accade in Metro-Polis, ma un gioco importante: un gioco che ci sveglia, che ci interroga, che ci porta a condividere qualcosa. La dimensione del contatto, la creazione di uno spazio di dialogo, la costruzione di un luogo in cui sia possibile tanto il darsi quanto la serenità del darsi: in questa fatica risiede l’agile salto che andiamo cercando, una leggerezza che mai è superficialità. Continue reading

MOMIX – “ALCHEMY”: Alla scoperta degli elementi primordiali

Moses Pendleton, l’instancabile direttore e coreografo dei Momix, compagnia americana di ballerini e acrobati, ha portato in scena dal 5 al 9 febbraio al teatro Europauditorium di Bologna lo spettacolo dall’emblematico titolo Alchemy.
Cifra stilistica del regista è la sua ispirazione alla natura, alle piante, agli animali, come si evince anche dai titoli di alcuni suoi precedenti spettacoli: Sun, Flower, Moon e Bothanica, rappresentati a Bologna rispettivamente nel 2007 e nel 2008.
I Momix non sono soltanto ballerini, né soltanto acrobati, sono anche e soprattutto illusionisti. Attraverso alcuni sorprendenti effetti speciali i loro corpi diventano luce, colore, ma soprattutto in questo caso diventano i quattro elementi primordiali: terra, aria, acqua e fuoco.
Proprio il fuoco è l’elemento predominante ed è anche quello che Moses Pendletonmomix immagine 1 sceglie di porre in apertura dello spettacolo: attraverso degli abiti rossi molto morbidi i Momix si trasformano in fiamme altissime e a tratti lo spettatore ha quasi l’impressione di trovarsi al cinema, egli dimentica che quella fiamma al centro del palcoscenico sia formata da corpi reali e si proietta in una dimensioni quasi magica, o per meglio dire alchemica, riprendendo il titolo dello spettacolo. Continue reading