LA BRUTTA NATURA – PARADOSSO

La Brutta Natura, ovvero: perché l’enunciato «nell’uomo, tutto è culturale, storico e sociale» puzza di contraddizione

  1. Preamboli

C’è un paradosso nel rapporto tra «culturalismo» e «scienze della vita»

Ciao amici (e nemici). Se avete letto il mio articolo precedente, sapete che la sto menando con una riflessione sul rapporto tra natura, cultura, storia e società. In particolare, si tratta di precisare alcune questioni nell’ambito del dibattito sui rapporti uomo-donna, omosessualità ed eterosessualità, etc.

Dicevamo che la doxa1 del «culturalismo radicale» tende a rifiutare l’esistenza di condizionamenti specificamente biologici nell’uomo; proponendo un uomo «tutto cultura, tutto storia, tutto società», essa ammette l’ingerenza esclusiva di condizionamenti culturali, storici e sociali nella costituzione dell’individuo. Dal canto loro, le «scienze della vita» stabiliscono, primo, la relativa applicabilità di metodi d’indagine utilizzati per il vivente all’essere umano; secondo, la presenza d’un sostrato biologico sotteso all’esistenza umana. Questi due principi modulano l’assioma della continuità «uomo – vivente in generale». Continue reading

LA BRUTTA NATURA – PREAMBOLI

Ampio e complesso è il dibattito che si sta sviluppando nel nostro Paese circa tematiche dirimenti per la vita pubblica e personale di ciascuno di noi: il confronto, anche se sarebbe più corretto scrivere di scontro, attivato dalla discussione in Parlamento del così detto ddl Cirinnà ci spinge a interrogarci su cosa sia la famiglia, su cosa si intenda per matrimonio, su cosa è naturale e cosa è positivo, su molto altro ancora e su come tutte queste istanze vengono giocate nella vita quotidiana di ognuno di noi. Vogliamo entrare in questo dibattito, ma vogliamo farlo a modo nostro, non in maniera belligerante; al contrario, quello che a noi interessa è fornire quanti più strumenti possibili per riuscire a decodificare i nodi cruciali di quanto sta accadendo. Ci interessa seguire una modalità quasi socratica, interdisciplinare come sempre, attraverso cui sottoporre alla vostra lettura diversi spunti e suggestioni culturali da cui ognuno potrà trarne ciò che vorrà.

Questo nostro percorso è stato inaugurato da Marta Franceschini, con un articolo incentrato sulle primordiali società matrifocali1. A coglierne, idealmente, l’eredità è stato poi Francesco Colombrita, il quale  ha mostrato come la Dea primigenia sia sopravvissuta e si sia declinata nelle successive società patriarcali2.
In questo terzo articolo, invece, Luca Ballandi cambia decisamente registro e pone l’accento sull’annoso problema del rapporto tra natura e cultura, tra le scienze sociali e quelle della vita. Continue reading