UN LIBRO PER TE: CANCRO.

NATALIA GINZBURG, LESSICO FAMIGLIARE

di Rosalba Granata

«Nella mia casa paterna, quand’ero ragazzina, a tavola, se io o i miei fratelli rovesciavamo il bicchiere sulla tovaglia, o lasciavamo cadere un coltello, la voce di mio padre tuonava: Non fate malagrazie! Se inzuppavamo il pane nella salsa, gridava: – Non leccate i piatti! Non fate sbrodeghezzi! Non fate  potacci! Sbrodeghezzi e potacci erano, per mio padre, anche i quadri moderni, che non poteva soffrire. Diceva: – Voialtri non sapete stare a tavola! Non siete gente da portare nei loghi! E diceva: – Voialtri che fate tanti sbrodeghezzi, se foste una table d’hôte in Inghilterra, vi manderebbero subito via. Aveva, dell’Inghilterra, la piú alta stima. Trovava che era, nel mondo, il piú grande esempio di civiltà. Soleva commentare, a pranzo, le persone che aveva visto nella giornata. Era molto severo nei suoi giudizi, e dava dello stupido a tutti. Uno stupido era, per lui, «un sempio». – M’è sembrato un bel sempio, – diceva, commentando  qualche  sua  nuova  conoscenza.»  (Natalia Ginzburg, Lessico famigliare, Incipit)

Il romanzo più celebre di Natalia Ginzburg si apre con la figura del padre e il suo carattere distintivo: il lessico brusco e originale. Il libro racconta infatti dall’interno la vita quotidiana della famiglia Levi, è la figlia che dipana il filo della memoria e delinea un ritratto dei componenti affettuosamente umoristico.

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APPETIZER BOOKS – RICORDAMI COSÌ DI BRET ANTHONY JOHNSTON

di Francesco Colombrita

Edito Einaudi, 459pp, 2015

Ogni scomparsa lascia sempre un vuoto profondo, rompe un qualche tessuto della realtà, e chi rimane si ritrova bloccato da fili invisibili. Se a svanire nel nulla è un ragazzo di quasi 12 anni la frattura è davvero tremenda. Si apre un tempo sospeso che non permette di elaborare alcun tipo di lutto, che lascia spazio a una speranza mutevole che non fa altro se non schiacciare sempre di più le vite di una famiglia come tante. Si arriva al punto in cui la morte è l’unica soluzione ma il pantano dell’insicurezza non lascia che si vada avanti. Può il ritorno di quello stesso ragazzo, vivo e abbastanza in salute, quattro anni dopo, riempire quel vuoto? Continue reading

APPETIZER BOOKS: LACCI – DI DOMENICO STARNONE

di Francesco Colombrita

Edito da Einaudi, 2014, 133pp

Una coppia apparentemente ordinaria, una famiglia come tante, alle spalle una vita e una frattura che ha rischiato di mandare tutto in frantumi. Con lo sguardo del presente la memoria si fa insistente, richiede risposte sul corso degli eventi che ci hanno portato dove siamo. Le domande risiedono anche nella narrazione che abbiamo costruito di noi stessi, quali sono stati i compromessi che abbiamo scelto di operare attivamente e quali invece ci sono scivolati addosso? Lacci, di Domenico Starnone, opera una dissezione del quotidiano e del vivere comune, in luoghi in cui «c’è un ordine apparente e un disordine reale». 

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APPETIZER BOOKS: L’ARTISTA DELLA SPARIZIONE – ANITA DESAI

di Francesco Colombrita

Edito Einaudi, 149 pp

Ogni narrazione prevede una soglia da oltrepassare, con la compagnia di una voce, un gesto, oltre la quale si smarrisce la certezza del dove e del quando, e si rimane in balia dell’ignoto. In questi termini è un atto di fede. Occorre qualcuno che apra quella porta dietro la quale si assiste all’inimmaginabile per poi essere scagliati via a voce spenta, a libro chiuso.

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APPETIZER BOOKS: SERENITÀ – AHMET HAMDI TANPINAR

Edito Einaudi, 2017, 501pp.

di Francesco Colombrita

Un uomo che ha speso la propria vita per la conoscenza, frugando spesso nella memoria in cerca di risposte o respingendo turbamenti, può lasciarsi travolgere da un amore immotivato e sconvolgente? Vedendo nei lineamenti dell’amata quel calice che spesso ricorre nei versi di alcuni dei suoi più amati poeti? Continue reading

APPETIZER BOOKS: LE OTTO MONTAGNE – PAOLO COGNETTI

di Francesco Colombrita

Edito Einaudi, 2017, 199pp

«Qualunque cosa sia il destino, abita nelle montagne che abbiamo sopra la testa».

Nei piccoli borghi sperduti, le cose non cambiano mai. 

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APPETIZER BOOKS: DIVORARE IL CIELO – PAOLO GIORDANO

Edito Einaudi, 2018, pp 430

di Francesco Colombrita

A volte riesce difficile pensare che ogni cosa possa ridursi a un momento, che porti in nuce tutto ciò che accadrà poi. Un istante che riesca a coinvolgere tutte le emozioni e le aspettative, i rancori e le delusioni, che guardando indietro nel tempo hanno guidato la nostra vita. Eppure Teresa potrebbe dire che sia così, qualcosa in lei lo aveva già avvertito, almeno da quella notte, da quel bagno in piscina di cui fu spettatrice, mentre tutta la natura vibrava con i corpi di quei ragazzi, nudi, toccati dalla luna e dai suoi occhi. Continue reading

APPETIZER BOOKS: 4321 – PAUL AUSTER

Edito Einaudi, 2017, 939 pp

di Francesco Colombrita

Archie Ferguson è cresciuto a Montclair, a West Orange, a Millburn e a Maplewood. I suoi genitori sono felicemente sposati e allegramente divorziati. Sua madre lavora in uno studio fotografico e fa la casalinga a tempo pieno. Suo padre è vivo e morto. Dalle comuni radici che affondano nella mente di Auster, si dipanano le scatole cinesi che compongono l’intreccio di un insolito romanzo alla Sliding doors. Quattro ragazzi le cui vite mutano mano a mano che le scelte, operate o subite, si accumulano nel canovaccio della loro coscienza. Via via che i capitoli si sommano, accrescendo similitudini oltre che differenze, il gioco dell’identità che sta dietro questo esperimento spinge a domandarsi quale sia il peso delle proprie azioni nella formazione del nostro io. Quale sia il discrimine tra la nostra consapevolezza e ciò che siamo. Si tratta di ruscelli che si riversano costantemente gli uni negli altri, attraversando la storia americana degli anni Sessanta, fino a non capire più dove inizi e dove finisca la finzione. Quattro vite diverse della stessa persona? O quattro persone diverse che hanno vissuto una vita simile? Continue reading

APPETIZER BOOKS: ZANZARE – WILLIAM FAULKNER

Edito da Einaudi, 2014, pp. 381

Se una ricca mecenate col pallino dell’arte e del bon ton, affacciata ormai al parapetto della vecchiaia, aggirandosi tra le strade di New Orleans inciampasse nell’idea di intrappolare in una nave uno scultore, un romanziere, qualche pittrice e geni vari, partendo per una crociera tra le paludi bollenti della Louisiana, ci si aspetterebbe un platonico simposio circa la vita, l’amore, l’arte stessa e molto di più: inutile dire che la povera e ingenua signora Maurier dovrà ricredersi.

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GREEN IN PILLOE – FAVOLE AL TELEFONO

schermata-2015-02-22-alle-16-08-28FAVOLE AL TELEFONO

‹‹Favole al telefono›› è un’opera di Gianni Rodari pubblicata da Einaudi nel 1962. Rodari, genio indiscusso e indiscutibile, unico italiano vincitore del premio Premio Hans Christian Andersen nel 1970, è autore, tra le altre opere, del grande classico pedagogico ‹‹Grammatica della fantasia››.

Il ragionier Bianchi, rappresentante di commercio di Varese, è costretto a viaggiare per lavoro sei giorni su sette. La figlia, tuttavia, non riesce ad addormentarsi senza una favola del papà (quelle della mamma ormai le conosce a memoria perché gliele ha già raccontate tutte almeno tre volte); così ogni sera, alle nove in punto, il ragionier Bianchi chiama la bambina narrandole una storia. Alcune, certo, molto brevi, anche perché i gettoni del telefono li paga di tasca sua; tutte, però, piene di meraviglia: le centraliniste di Varese sospendono addirittura le telefonate pur di ascoltarle… Continue reading