INCOMPIUTO

di Ottorino Tonelli

Ciò che si rompeva sarebbe stato rappezzato; quello che si piegava sarebbe stato sostenuto; ma, prima che se ne presentasse la necessità e senza che essa si presentasse, nessuno si sarebbe messo a fare un lavoro con un piano e con previsioni precise, nessuno sarebbe andato a stuzzicare le fondamenta degli edifici, mutando l’aspetto della città, stabilito da Dio.

Ivo Andrić, Il ponte sulla Drina

Raccontava un tecnico carpentiere in ferro inviato in Calabria per costruire una mega struttura altissima, che, quando ormai stava per completare l’opera, iniziò a sentire forti rumori e vibrazioni provenienti dal basso. Preoccupato scese a vedere di cosa si trattava: una nuova squadra di carpentieri tagliava e saldava altri elementi sull’opera in via di completamento:

– Stiamo facendo delle modifiche al progetto.

Fu la spiegazione dello strano armeggiare.

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ASTRI E ARTE – PESCI: LA LUCE DI RENOIR E L’INFINITO DI MICHELANGELO

Quando si osserva il tema natale del Pesci Renoir si comprende come possa essere definito pittore della Gioia. Sole, Urano, Mercurio sono nel sensibile e fantasioso Pesci. Ma Luna e Venere si trovano in Ariete, segno di fuoco vitale e passionale, e Giove in Sagittario forma con questi pianeti splendidi trigoni.

Due sono gli astri dei Pesci: Nettuno e Giove. Quasi sempre quando pensiamo a questo segno pensiamo alle caratteristiche nettuniane, ma in Renoir la dominante è decisamente gioviale.

Se non mi divertissi non dipingerei” è la frase di Renoir che viene sempre ricordata in ogni sua biografia ed è sicuramente una delle chiavi interpretative delle sue opere. Vuole dipingere cose amabili, allegre e belle. Ritiene che ci siano già abbastanza cose noiose nella vita senza che ci si metta a crearne altre.

Ballo al Moulin de la Galette, 1876, olio su tela (131 cm x 175 cm), Museo d’Orsay, Parigi.

Nel Ballo al Moulin de la Galette del 1876 vediamo attuati i principi più innovativi dell’impressionismo: l’attimo luminoso e le ombre colorate. Il dipinto ritrae la scena di un ballo popolare all’aperto presso un vecchio mulino a Montmartre. Il pittore si lascia incantare dalla bellezza del movimento allegro della folla e cerca di riprodurne lo stato d’animo gioioso e spensierato. Coglie l’effetto del sole sulle coppie danzanti, sugli alberi, persino sul suolo. La luce gioca sul dorso dell’uomo seduto, sul bellissimo abito rigato della donna. Brilla sui volti, sul mento della signora in primo piano, sulle vivaci pagliette, sui cilindri e sui capelli delle signore.

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