PAROLE COME DIAMANTI: ESSERE SENZA DESTINO DI IMRE KERTÉSZ

Se chiudete gli occhi e pensate ad un campo di concentramento, come lo vedete?

Personalmente, lo vedo in bianco e nero. Sarà per i filmati e le foto d’epoca, ma lo immagino così: in bianco e nero e innevato. Invece, nonostante la ferocia distruttiva degli uomini, la natura continuava il suo percorso, mostrando tramonti rossastri, prati verdi, nuvole basse e dense di pioggia, soli accecanti, foglie morte e fiori che sbocciavano.

Questo è, in parte, il senso di Essere senza destino (Feltrinelli, 2004), capolavoro dello scrittore ungherese Imre Kertész (1929), premio Nobel per la letteratura nel 2002 e scomparso il mese scorso, precisamente il 31 marzo, a 86 anni. Si tratta di un romanzo autobiografico che ricorda l’esperienza dei campi di concentramento in cui fu deportato, quindicenne, nel 1944, e da dove fu liberato, nel 1945. Continue reading

PAROLE COME DIAMANTI – IAN MCEWAN. BAMBINI NEL TEMPO.

Scritto nel 1988 da uno degli scrittori contemporanei più interessanti, Bambini nel tempo è uno di quei romanzi che entrano di diritto nelle antologie scolastiche, rappresentando un esempio di letteratura ‘classica’, cioè di quella destinata a rimanere nel tempo.

mcewan460Il romanzo, dello scrittore inglese Ian McEwan, è ambientato a Londra e dintorni sullo sfondo di un’Inghilterra governata da Margaret Thatcher.
I protagonisti sono un uomo e una donna, marito e moglie: lui scrittore di libri per l’infanzia, lei musicista. La storia inizia in una giornata che, all’inizio, è una giornata qualsiasi e Stephen, il protagonista maschile, si trova in un supermercato a fare la spesa insieme alla sua bambina di tre anni, Kate.  Continue reading