DUE FILM DAL DECAMERON. DALLA PESTE ALLA SPERANZA

di Rosalba Granata

Un’esperienza terrificante quella della peste del Trecento. La mortalità era altissima e completamente sconosciute le cure e le stesse cause dell’epidemia. Infausta congiunzione astrale? Castigo divino? O magari malefici degli odiati ebrei o delle pericolose streghe?

Peste di Firenze nel 1348, incisione dell’edizione del Decameron curata da Luigi Sabelli

È in questo contesto è collocato il Decameron.

Infatti Boccaccio parte proprio da qui. Dalla descrizione attenta, realistica, cruda fino a risultare impressionante degli effetti del morbo sui contagiati.

Poi passa agli effetti sulla società.

Come si comportano gli abitanti di Firenze? Continue reading

IN VIAGGIO. BOCCACCIO: L’AVVENTURA DEL MERCANTE

di Rosalba Granata

Landolfo Rufolo.

L’opera di Boccaccio è tutta terrena. Non c’è lo slancio trascendente di Dante né la conflittualità tra cielo e terra di Petrarca.

Dante è ancora uomo del Medioevo, Petrarca e Boccaccio appartengono a un secolo di transizione, il Trecento, con già germi dell’epoca nuova e infatti l’uomo di Boccaccio, precursore dell’imminente Umanesimo, cerca di realizzare se stesso nella vita terrena, l’intelligenza lo aiuta a sfruttare ogni occasione.

Prendiamo la seconda giornata del Decameron(1) nella quale si narrano storie avventurose, «si ragiona di chi, da diverse cose infestato, sia oltre alla sua speranza riuscito a lieto fine».

È il mercante molto spesso il protagonista di questa giornata, la novella di Landolfo Rufolo è definita una vera “Epopea mercantile”.

Landolfo cerca di aumentare le sue ricchezze, per questo riempie una nave di mercanzie e con intraprendenza si mette in mare per scambiarle in terre lontane. Ma la fortuna gli è avversa, una tempesta affonda la sua nave e perde tutto. Nel naufragio per non annegare si aggrappa a una cassa che, quando viene salvato, si scopre contenereun tesoro. Torna quindi a casa più ricco di prima. Continue reading