APPETIZER BOOKS: IL TEATRO DI SABBATH – PHILIP ROTH

Edito da Einaudi, 2015, pp. 472

Graffiante e insolente questa storia. Spregiudicata nella volgarità e nell’ambivalenza. Essere un reietto è ormai una sorte del nostro tempo; una sorte che gode dell’estrema ineluttabilità della sua essenza; una sorte di cui Sabbath è vittima consapevole. Nel racconto delle strane, erotiche vicende di questo giovane pieno di sfacciato talento ma appassito nel corpo di un vecchio consumato dall’artrite, fabula e intreccio si scontrano annullandosi, assumendo gli spazi della coscienza e del tempo del sogno. “Non c’era più niente che fosse soltanto quel che era; ogni cosa gliene rammentava un’altra, passata e perduta o sul punto di perdersi”. Continue reading