«NOTTE E NEBBIA»: SABBIUNO 1944

Sono i primi giorni dell’agosto del 1945 quando decine di cadaveri in avanzato stato di decomposizione vengono rinvenute tra i calanchi delle colline di Sabbiuno di Paderno, nel bolognese. La notizia si diffonde velocemente e conferma il peggiore dei sospetti: sono i corpi di partigiani giustiziati, in momenti diversi, nel dicembre del 1944. A rendere possibile il ritrovamento di quei morti è stato un altro partigiano, Bruno Tura, scampato alle esecuzioni dell’inverno precedente solo perché deportato in campo di concentramento; liberato all’indomani della fine della guerra, Tura indicherà il luogo di quelle stragi; da allora inizierà un triste e continuo pellegrinaggio di padri, madri, fratelli e sorelle ai quali toccherà riconoscere i corpi dei propri cari che, fino a quel momento, si sperava fossero lontani ma ancora vivi. Continue reading