«Nessuna stella, nessun astro ha tanto attirato lo sguardo umano quanto la Luna». (Sicuteri)
La Luna, satellite della Terra, è sufficientemente vicina da essere osservabile a occhio nudo. Poiché ha rotazione sincrona, rivolge sempre la stessa faccia verso la Terra, ha quindi un lato nascosto che è rimasto sconosciuto fino alla seconda metà del Novecento, periodo delle esplorazioni spaziali.
Ha strette relazioni con il nostro pianeta, condiziona la vita di molte specie viventi, regolandone il ciclo riproduttivo e i periodi di caccia, agisce sulle maree e sulla stabilità dell’asse di rotazione terrestre.
Fu nel 1609 che Galileo puntò per la prima volta il suo telescopio sulla Luna e scoprì che la sua superficie non era piatta ma composta da vallate, alti monti e crateri.
Luna in Astrologia
In Astrologia Luna e Sole, costituiscono le strutture portanti dell’io.
Nell’oroscopo sono fondamentali e complementari, il Sole rappresenta il Principio Maschile, la Luna il Principio Femminile. Le Simbologie della Luna sono infatti legate a tutti gli aspetti del femminile. L’identità femminile nella donna e nell’uomo la sua parte femminile, l’“anima” junghiana.
La madre, la sorella, l’amica. La maternità.
È anche infanzia, casa, famiglia e per estensione patria.
È sensibilità, ricettività, intuito e preveggenza.
È la nostalgia verso il passato.
Nel Cancrola Luna è in domicilioe Venere in esaltazione(1), è questa un’accoppiata che garantisce ai nati sotto questo segno dolcezza autentica.
Il Cancro è amabile, ha modi gentili, anche la seduzione avviene con la dolcezza. In sintonia con la Luna è fantasioso, creativo, è dotato di sensibilità, è perfettamente a proprio agio nell’irrazionale, ha intuito e preveggenza.
La sua estrema sensibilità lo porta spesso ad essere molto vulnerabile. Per questo ha bisogno di difendersi, ma rifiuta assolutamente l’aggressività, ha quindi bisogno di un solido guscio protettivo.
Teme l’ignoto e si rifugia nella sicurezza del passato, della famiglia, di quelle certezze che lo possono proteggere. Nella Rubrica Astrologica di qualche anno fa, facevo l’esempio di poeti come Leopardi e Proust(2).
La figura maternaè centrale. Anzi talvolta il rapporto dell’uomo Cancro, considerato il più edipico dello Zodiaco, con la madre può diventare eccessivo, la mamma è una sola e spesso adorata.
Per la donna Cancro (o con Luna in Cancro) è invece centrale l’aspirazione ad essere madre. È dotata di femminilità intensa ed è la mamma più mamma.
Luna nel Mito
Moltissimi sono i mitiche riguardano la Luna, le divinità lunari rappresentano le diverse sfaccettature della femminilità e dell’immagine materna e tutte «riconducono al concetto fondamentale della Grande Madre»(3).
Nella tradizione mitologica greco-romana la Luna è stata associata a tre distinte divinità, legate ciascuna a tre sue diverse “fasi”: la Luna piena, la Luna nuova e la Luna crescente. Metafora rispettivamente di vita, di morte e di rinascita.
Selene“la Risplendente” è la personificazione della Luna piena, Artemidedella Luna crescente e Ecatedella Luna calante.
CosìSeleneviene cantata dall’Inno Omerico:
«Da lei, dal suo immortale capo, un diffuso chiarore
si spande sulla Terra e una sovrumana bellezza appare
sotto la sua luce: l’aria buia si fa luminosa
di fronte alla sua corona dorata, e i raggi splendono
quando dall’Oceano, lavate le belle membra,
indossata la veste lucente, la divina Selene,
aggiogati i bianchi puledri dal collo robusto,
lancia in avanti il cocchio splendente
e appare, dopo il tramonto, al culmine del mese».
Artemide, vergine cacciatrice, era la gemella di Apollo.
«Dea selvaggia
Signora degli animali
Dei boschi inesplorati
E delle paludi
Delle terre di nessuno
Ai confini
Del mondo abitato». (Inno omerico)
Ecate, infine, era considerata la Luna nera, simbolo di morte, ma anche di rinascita. Era divinità legata anche al mondo del soprannaturale, degli spiriti e degli incantesimi. Le erano sacri i crocevia, luoghi che la tradizione popolare considerava teatro di sortilegi.
Luna nell’Arte
«Casta Diva, che inargenti
Queste sacre antiche piante
A noi volgi il bel sembiante
Senza nube e senza vel
Tempra, o Diva
Tempra tu de cori ardenti
Tempra ancora lo zelo audace
Spargi in terra quella pace
Che regnar tu fai nel ciel».(4)
Norma, sacerdotessa gallica, stende le braccia al cielo ed eleva una preghiera alla Casta Diva, la Luna. Indimenticabile l’interpretazione di Maria Callas.
Il fascino della Luna è da sempre presente nella nostra cultura, ha ispirato poeti, musicisti e naturalmente pittori. Di alcuni abbiamo già parlato in altri articoli di Metro-Polis.(5)
Ho scelto, per quanto riguarda la pittura, tre opere che rappresentano tre diverse immagini della luna, quella dolcissima di Selene, quella più inquieta di Artemide-Diana, e quella più oscura di Ecate.
È stato rappresentato più volte il Mito della Luna innamorata del bellissimo Endimione, addormentato per l’eternità in una grotta. Selene ogni notte appare dietro al monte, illumina l’amante con il suo dolce raggio, lo accarezza, lo bacia, lo avvolge con la sua luce.
Scelgo, tra le molte possibili, l’opera di Sebastiano Ricci, un artista veneto del primo Settecento chefu attivo nei principali centri artistici italiani ed europei.
L’immagine è piuttosto fedele al mito. Endimione è profondamente addormentato, Selene, attorniata da amorini, lo sovrasta e lo guarda in modo dolcissimo.
Per Artemide-Diana propongo questa immagine di un pittore francese del primo Novecento, Guillaume Seignac, che si è fatto apprezzare soprattutto per la rappresentazione di bellissime figure femminili all’interno di tematiche mitologiche. Nonostante alcune concessioni al gusto del tempo è sicuramente un pittore accademico tradizionale che attribuisce grande importanza alla qualità del disegno.
Meno difficile è la scelta per Ecate, non solo perché viene meno rappresentata, ma anche perché questo quadro di William Blakemi pare davvero affascinante.
Blake è un pittore e poeta inglese del periodo romantico, ma è più apprezzato oggi rispetto alla sua epoca nella quale veniva considerato eccessivamente stravagante. In quest’opera Ecate è rappresentata come un essere demoniaco e tuttavia conturbante per il potere sensuale che emana. Il mondo in cui è immersa è un mondo notturno e oscuro. La mano della dea della magia è appoggiata su un libro aperto, accanto e dietro di lei sono visibili figure inquietanti.
Note
- TERMINI. Domicilio ed Esaltazione: Ogni pianeta rispetto a un segno zodiacale può essere in Domicilio, in Esaltazione, in Esilio o in Caduta. Nel Cancro vi è il domicilio della Luna, vi è quindi affinità di valori tra il pianeta e il segno. Venere è invece Esaltata nel Cancro, le sue qualità pertanto si esprimono in massimo grado. Elementi.Il Cancro è il primo segno di Acqua che incontriamo nello Zodiaco. L’Acqua è Sentimento, profondità medianica, empatia.
- Leopardi e Proust, la luna e la memoria.
- Sicuteri, Astrologia e mito.
- Bellini, Norma. “Casta Diva”, il cantabile della protagonista nella Norma di Vincenzo Bellini, è preceduta dalla didascalia: «[Norma] Falcia il vischio: le Sacerdotesse lo raccolgono in canestri di vimini. Norma si avanza, e stende le braccia al cielo. La luna splende in tutta la sua luce. Tutti si prostrano».
- Ricordo i link in cui nella Astrologia di Metro-Polis abbiamo già parlato del Cancro: Leopardi e Proust, la luna e la memoria, Cancro e mito, le divinità lunari e per miti nel tempo il mito di Edipo, Gli amori di Kafka e infine Il pittore Marc Chagall.