Il libro che mi ha cambiato la vita

Immagine 1‹‹Quando leggiamo, ci portiamo dietro le nostre origini:queste origini danno un valore, una cadenza, aggiungono un significato. È giusto che sia così: un libro non è soltanto i significati che comunica, ma i significati che vi aggiungiamo, garantiti, se non dalla correttezza intellettuale, dall’intensità del sentimento, dell’emozione, dell’affetto.

Il libro vero, quello con cui si dialoga più volte, al quale si ritorna, non conferma delle verità, ne offre di nuove, purché ci sia da parte nostra fedeltà e non conformismo, e resti viva la curiosità, il desiderio di ascoltare qualcuno che parla del nostro presente, al momento giusto. Perché il libro vero parla sempre al momento giusto: lo inventa lui, il momento giusto: con il colore della parola, con la singolarità della battuta, con il piacere della scrittura. Un libro vero va amato: lo si rilegge come si fa visita a un amico, ricordando insieme il passato e, nel ricordo del passato, celebrando il rapporto vivo col presente››.1

Con le parole di Ezio Raimondi2, Rosalba Granata e Daniela Zani3 hanno introdotto l’aperitivo a tema di Metro-Polis del 16/04/2014, svoltosi presso il Centro Sociale Anziani Giorgio Costa (Quartiere Porto – Bologna), e avente per titolo: Il libro che mi ha cambiato la vita.

L’evento di aprile è stato uno di quegli aperitivi che affettuosamente definiamo ‹‹in pieno stile Metro-Polis››: un incontro informale, autenticamente orizzontale, in cui l’originalità della proposta culturale risiede proprio nel contatto umano, un tipo di comunicazione in cui ci si apre all’altro mettendo così a disposizione di tutti una piccola porzione del proprio mondo interiore. In questa occasione si è deciso di comunicare se stessi attraverso un libro: un oggetto della vita quotidiana che, in realtà, è un mondo di per sé, una chiave d’accesso universale alle dimensioni recondite della bellezza e, allo stesso tempo, dotato di un’identità fluida e mutevole, un’identità che si presta ad essere resa propria, personale, privata. Non un libro qualsiasi, dunque, ma il libro che, in un modo o nell’altro, ha cambiato la nostra vita: già l’anno scorso, con  l’aperitivo ‹‹Cinque titoli in dote››, abbiamo raccontato le nostre letture di riferimento, ci siamo confrontati e abbiamo cominciato a conoscerci; in questa occasione abbiamo deciso di concentrarci su di un libro particolare, sulla sua storia, su un frammento importante di quella che è la nostra storia. Troppo categorico? Non è venuto in mente nulla? Ne sono venuti in mente troppi? Ne abbiamo parlato e discusso insieme, disponendoci ad un confronto al contempo culturale e privato, universale e particolare. Il titolo dell’aperitivo, volutamente aperto e dichiaratamente non circoscritto da una definizione rigorosa, ha permesso ad ogni socio di interpretare nella maniera più personale possibile la nostra richiesta: ognuno ha quindi ragionato e scelto non solo in base alla propria esperienza ma anche seguendo le proprie categorie mentali, i propri concetti di ‹‹vita›› e di ‹‹mutamento››.

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Da tutto questo è scaturito un incontro ricco e fecondo: a seguito della breve introduzione iniziale, ci siamo divisi in gruppi, cercando così di confrontarci il più possibile con quelle persone che meno si conoscono. Seguendo tale modalità, ognuno ha avuto la possibilità di raccontare il proprio libro, come vi sia entrato in contatto e di come questo abbia inciso nel proprio vissuto: in Metro-Polis ogni voce è al contempo solista e in armonia nel coro. Per ogni gruppo formatosi, un relatore si è fatto carico di riferire a tutti gli altri soci quali libri e quali motivazioni erano emerse durante la chiacchierata, così che una limpida sintesi potesse toccare tutti i libri e tutte le persone.

L’oggetto-libro si è quindi fatto soggetto, divenendo euristica del contatto umano, facendosi suggello della disponibilità all’apertura e, non da ultimo, vivificandosi non solamente tramite il proprio portato culturale ma in virtù di quanto ognuno è stato disposto ad aggiungervi. L’apparente sottrazione del concedersi nella conoscenza reciproca, quindi, si è rivelata un’operazione di addizione, un di più in cui la delicatezza dell’intimo si è fusa nella solida collettività della vita associativa.

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Lascio, qui di seguito, l’elenco dei libri proposti dai soci: una lista in cui immergersi, una serie di titoli da saccheggiare senza alcun tipo di pudore.

Un altro giro di giostra, Tiziano Terzani (proposto da Caterina)

Good Company, Harper Douglas (proposto da Jessica)

Lettera a una professoressa, Scuola di Barbiana, Don Milani (proposto da Rosalba)
La strada, Cormac McCarthy (proposto da Antonio)

Madame Bovary, Gustave Flaubert (proposto da Filippo C.)

Essais, Michel de Montaigne (proposto da Ilaria)

La nausea, Jean-Paul Sartre (proposto da Laura)

– Tutta l’opera di Ken Follet (proposta da Govanna)

Orgasmi di fata, Mattia Macchiavelli (proposto da Susanna)

Paula, Isabel Allende (proposto da Maria)

Camera con vista, E. M. Forster (proposto da Patrizia F.)

La pelle, Curzio Malaparte; Ragazzi di vita, Pier Paolo Pasolini (proposti da Giuseppe)

Creatura di sabbia, Tahar Ben Jelloun (proposto da Mattia)

– L’opera di Natalia Ginzburg (proposta da Roberta)

Medea, Christa Wolf (proposta da Marina)

L’età della ragione, Jean Paul Sartre (proposto da Patrizia B.)

Menzogna e sortilegio, Elsa Morante (proposto da Francesca)

Cent’anni di solitudine, Gabriel Garcia Marquez (proposto da Patti)

De anima, Aristotele (proposto da Filippo F.)

Le benevole, Jonathan Littel (proposto da Daniela)

Dieci piccoli indiani, Agatha Christie (proposto da Letizia)
Macunaìma, Mario de Andrade (proposto da Milena)

– Tutta l’opera di Banana Yoshimoto (proposta da Germana)

Il Diario, Etty Hillesum

Walden ovvero Vita nei boschi, Henry David Thoreau
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NOTE:

1. Raimondi Ezio, Le voci dei libri, Il Mulino, 2012

2. Ezio Raimondi (Lizzano in Belvedere 1924 – Bologna 2014) è stato professore universitario, saggista, filologo e critico letterario italiano.

3. Rosalba Granata è ideatrice, socia fondatrice e attuale Vicepresidentessa di Metro-Polis. Daniela Zani è socia di Metro-Polis, preziosa sostenitrice dell’associazione e divoratrice onnivora di libri.

 

Mattia Macchiavelli

 

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