di Federica Stagni
È davvero così facile entrare nei palazzi del potere della prima potenza mondiale? Se così fosse allora perché la sinistra radicale non vi è mai riuscita? Gli eventi del 6 gennaio 2021 hanno reso evidente come la polizia americana, e tutti gli apparati di sicurezza occidentale, applichino da sempre due pesi e due misure quando si tratta di reprimere proteste di qualsiasi tipo. E hanno dimostrato anche che: «no, la legge non è uguale per tutti».
Gli esponenti di estrema destra che hanno preso il controllo del Campidoglio non sarebbero mai riusciti a oltrepassarne l’entrata se la polizia federale non avesse permesso loro di oltrepassarla. Se fossero state persone di colore appartenenti a movimenti identificabili con la sinistra radicale che protestavano contro la discriminazione razziale non sarebbero mai riusciti a entrare. È innegabile che se la polizia federale non avesse voluto i manifestanti di estrema destra dentro al Campidoglio, questi non vi sarebbero stati, infatti solo l’estate scorsa, i manifestanti del movimento Black Lives Matter che osavano avvicinarsi troppo agli edifici federali, seppur pacifici, venivano respinti violentemente dalla polizia, molti dei quali anche gravemente feriti.
Invece il 6 gennaio, la polizia federale ha semplicemente lasciato passare, con rare eccezioni, questi rappresentanti dell’estrema destra prendendo pertanto una posizione ineluttabile. Ovviamente questi individui possono essere classificati come fascisti, ma il problema degli eventi di questo sei gennaio non è tanto come definire gli attori in questione, perché parliamoci chiaro, queste persone rappresentano la classe medio-bassa americana. Sono persone con un reddito medio, poco istruite, tenute ai margini della società neoliberale, cresciute a Mac Donald e Fake News e facilmente manipolabili. Donald Trump questo lo sapeva benissimo e ne ha approfittato. Il problema è il comportamento delle forze dell’ordine nei confronti di questi individui, un comportamento che noi italiani sappiamo riconoscere molto bene. Non a caso nessuno ha pensato di limitare o sanzionare l’assembramento svoltosi il 7 gennaio in occasione della consueta manifestazione neofascista per l’anniversario di Acca Larentia. Da Roma sono arrivate immagini di saluti romani davanti alla targa di via Evandro: senza mascherina e col braccio teso, entrambi comportamenti illegali per le leggi dello stato italiano.
Ultimamente mi sono appassionata alla trilogia di Valerio Evangelisti Il Sol dell’Avvenire un romanzo storico che per quanto mi riguarda sostituirei a qualsiasi manuale di storia contemporanea per la quinta superiore in tutte le scuole. Nell’ultimo libro della saga, in cui viene raccontata la genesi del movimento fascista e le prime violenze delle squadracce fasciste appare evidente che il fascismo non sarebbe mai riuscito a imporsi senza l’omertà prima e il supporto poi dei carabinieri e dell’esercito italiano. A Bologna, quando il 21 novembre 1920 i fascisti impedirono l’insediamento della giunta socialista di Enio Gnudi l’esercito non mosse un dito per garantire la sicurezza dei manifestanti socialisti disarmati. Al contrario s’impegnò ardentemente nella protezione dei miliziani fascisti. Quel giorno gli unici a perdere la vita furono dieci sostenitori socialisti e un consigliere comunale liberale.
Purtroppo le analogie con l’occupazione del Campidoglio sono evidenti. Da sempre le forze dell’ordine colpiscono brutalmente chi cerca di minare il potere della classe dominante e assecondano chi invece non ha intenzione di scalfirlo ma anzi ha guarda caso fra i propri nemici quegli stessi movimenti progressisti. Negli anni ’20, agrari, proprietari terrieri e borghesi liberali italiani preferirono supportare il nascente movimento fascista piuttosto che accettare la vittoria elettorale e «delle menti» del socialismo. Gli Stati Uniti hanno preferito dare spazio, visibilità e accesso ai luoghi di potere a esponenti dell’estrema destra americana abilmente manipolati da qualcuno che da sempre sguazza nei privilegi della classe dominante ed è terrorizzato che questi privilegi possano improvvisamente svanire.
Il Senato americano si è infine riunito, Joe Biden è stato confermato il nuovo presidente degli Stati Uniti, e le sale del Campidoglio sono state ripulite. Tuttavia i rappresentanti eletti vivranno il loro mandato nella consapevolezza che la loro sicurezza può nuovamente essere minacciata da membri dell’estrema destra abbastanza motivati da prendere d’assalto il Campidoglio. E questo non è sicuramente il modo in cui ci auguravamo iniziasse il 2021.