COME UN’ARABA FENICE

di Laura Comitogianni

L’Aperitivo a Tema del 25 aprile di quest’anno, dedicato come da tradizione alla Festa della Liberazione e alla riflessione sulla Resistenza, ha significato per noi di Metro-Polis anche rinascita, ripartenza, un nuovo inizio dopo la battuta d’arresto dovuta alla pandemia.

A guidarci come un faro e illuminare il cammino, tra tutte le possibili declinazioni del significato attuale di Resistenza, c’è stata la nostra Costituzione

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LA COSTITUZIONE È UN ALBERO

di Patrizia Arcesilai, Milena Boldini, Sandra Forni e Rosalba Granata

La nostra Costituzione, come un albero, ha bisogno di cure e nutrimento

Questa è l’immagine che ci ha guidato nel preparare il 25 aprile di questo anno; la Costituzione che nasce dalla Resistenza, si pone a fondamento delle nostre istituzioni ed è il simbolo della lotta per la libertà.

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EPPURE IL VENTO SOFFIA ANCORA

In questi tempi ci chiediamo con quale spirito aspettiamo il 25 aprile, una data fondamentale per la nostra storia, legata a libertà, memoria, democrazia, politica, cardine della nostra Costituzione .

La pandemia ci ha portato in un tempo sconosciuto, inaspettato, in cui si sono alternate: paura, spaesamento, incertezza… Ci siamo trovati a fare i conti con la nostra precarietà, con la vita, con la morte. 

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DIARIO DI BORDO – SETTIMA SETTIMANA

di Mattia Macchiavelli

BOLOGNA, 25/04/2020
DIARIO DI BORDO N°14

La prima cosa che ho visto, aprendo gli occhi questa mattina, è stato il video degli Oblivion dal titolo Quando c’era lui, impregnato dell’ironia potente che contraddistingue la proposta artistica di uno dei gruppi più geniali di sempre. E, subito dopo, un messaggio di Patrizia, che conteneva le parole potenti di Elvio Fassone: «“Oh bella, ciao!” Noi diciamo “ciao” a tutti quelli che credono e hanno creduto in qualche cosa di grande, e per questa cosa sono stati disposti al sacrificio. Diciamo “ciao” ai pochi che sono ancora fra noi, e ai tanti che ci hanno lasciati. Continue reading

EDITORIALE – RESISTERE OGGI

Intervista a Patrizia Arcesilai e Milena Boldini, a cura di Rosalba Granata

Vogliamo soffermarci con Milena e Patrizia su alcuni punti dello spettacolo del 14 aprile 2019. Innanzitutto partiamo da come è nata l’idea della serata.

Il progetto è nato durante una cena tra amici. Il desiderio era quello di ricordare e festeggiare la Resistenza, così come avevamo già fatto per Metro-Polis due anni fa. Allora avevamo ricercato musiche, parole e immagini proprie di quel periodo storico, nel nome degli ideali e dei valori per i quali combatterono i partigiani.

Oggi, l’esigenza era di mettere in luce i segnali preoccupanti che si stanno verificando nel presente del nostro paese, segnali inquietanti di qualcosa che richiama il fascismo, magari in una forma diversa e aggiornata, ma la cui sostanza non muta. Continue reading

RESISTENZE

di Patrizia Arcesilai, Milena Boldini, Patrizia Fiocchi

«Auguro a tutti voi, a ciascuno di voi di avere il vostro motivo di indignazione. È una cosa preziosa. Quando qualcosa vi indigna, come mi son indignato io per il nazismo, allora si diventa militante, forte ed impegnato. Si raggiunge la corrente della storia e la grande corrente della storia deve proseguire grazie a ciascuno. E questa corrente va nel senso di una maggiore giustizia, di più libertà»(1).

 

Siamo lieti di invitarvi all’Aperitivo a Tema del 14 aprile 2019, aperitivo che sarà dedicato alla Festa della Liberazione e che ha visto impegnati in un lavoro collettivo alcuni soci di Metro-Polis.

Il titolo che abbiamo pensato per questo incontro è: RESISTENZE.

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GIORNALI SCADUTI – FESTA DELLA LIBERAZIONE

di Rosalba Granata

Tra i Giornali scaduti ho ritrovato un paginone de l’Unità per la commemorazione del 25 aprile del 2008.

In quell’anno, dieci anni fa, si erano appena tenute le elezioni ed erano state vinte da Silvio Berlusconi e dai suoi alleati, Gianfranco Fini e la Lega di Umberto Bossi, che si preparavano a formare il governo. E subito era ripartito l’attacco al 25 aprile.

L’analisi è di Bruno Gravagnuolo che sottolinea come sia il sogno della destra abolire Resistenza e Antifascismo.

Dagli anni ’90 si è infatti affermato un ceto politico estraneo e ostile all’antifascismo che non solo mostra fastidio per esso, ma si dedica a spiantarlo. Gli esempi sono molti e li troviamo in dichiarazioni e atti concreti. Berlusconi ha giudicato «sovietica» la Costituzione e ha definito «villeggiatura» il confino fascista. Inoltre non ha mai partecipato, neppure da Presidente del Consiglio, alle celebrazioni del 25 aprile. Maurizio Gasparri addirittura ha presentato la proposta di abolire la festa della Liberazione. Sono solo esempi dell’incessante campagna “anti-antifascista” che tenta di svuotare di significato etico-politico la Resistenza, vero antecedente della nostra Costituzione repubblicana, e riscrivere la memoria italiana con l’intento, afferma Gravagnuolo, di rimodellare le istituzioni. Continue reading