EPPURE IL VENTO SOFFIA ANCORA

In questi tempi ci chiediamo con quale spirito aspettiamo il 25 aprile, una data fondamentale per la nostra storia, legata a libertà, memoria, democrazia, politica, cardine della nostra Costituzione .

La pandemia ci ha portato in un tempo sconosciuto, inaspettato, in cui si sono alternate: paura, spaesamento, incertezza… Ci siamo trovati a fare i conti con la nostra precarietà, con la vita, con la morte. 

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È DAI MOMENTI DIFFICILI CHE POSSIAMO IMPARARE DI PIÙ.

di Angelo Errani

Ciò che emerge come dato indiscutibile di quest’anno caratterizzato dal dramma della pandemia è la dilatazione delle disuguaglianze, sia a livello globale che, ovviamente, anche nella nostra comunità. 

Che cosa è avvenuto? È successo che le differenze che riguardano una pluralità di condizioni, anagrafiche, di genere, di salute, economiche e sociali, si sono enormemente approfondite e si sono tradotte in crescenti disuguaglianze. 

Chi ha sofferto e continua a soffrire di più sono coloro che si sono trovati a subire l’aggressione del contagio imprigionati in contesti senza possibilità di salvezza o privati delle relazioni e del conforto di un sorriso o di una carezza: le persone anziane ospiti delle Rsa. 

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DRAGHI. OLTRE GLI SLOGAN C’È DI PIÙ

di Gianluca Guerra

«Within our mandate the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough».  

È il 26 luglio 2012, l’Unione Europea è sull’orlo del baratro per le conseguenze della crisi dei debiti sovrani.

All’ennesima domanda sul rischio di crollo dell’euro, l’allora Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi pronuncia, con quella che sembra un’aria di sfida, una frase destinata a rimanere nella storia del nostro continente e forse del mondo intero.

«All’interno del nostro mandato, la Banca Centrale Europea è pronta a fare tutto ciò che è necessario per preservare l’euro. E credetemi, sarà abbastanza». Un monito per la Bundesbank e per i fondi di speculazione che avevano scommesso sulla ceduta dell’Eurozona. Continue reading

DA CHE PARTE STIAMO?

LA SINISTRA E IL GOVERNO DRAGHI

di Federica Stagni

La sinistra parlamentare italiana non ha dato grandi segni di vita in vista delle nomine del governo Draghi. Non ha aperto un dibattito interno sulla questione, e il PD appoggerà un altro governo tecnico, pare senza farsi troppe domande. L’alternativa, come sappiamo bene, sarebbe stata quella di tornare al voto, scenario che molto probabilmente avrebbe determinato la vittoria della destra più reazionaria. Tuttavia, il sostegno indiscusso a un governo Draghi infligge un duro colpo alla democrazia italiana. L’arroccarsi su posizioni che inneggiano alla competenza e all’alto profilo della sua figura istituzionale nasconde una visione del mondo estremamente classista ed elitaria. Questo non vuole dire che sia irrilevante essere bravi amministratori della cosa pubblica, ma dall’altro lato la competenza tecnica non può essere l’unico metro di valutazione della legittimità di un governo, perché anche le competenze del banchiere Draghi non sono neutre. Purtroppo, come ci ha dimostrato il governo Monti, competenza non è affatto sinonimo di imparzialità e tanto meno di giustizia sociale. Inoltre, dovrebbe farci riflettere il fatto che i più entusiasti sostenitori di Mario Draghi siano proprio i rappresentanti di Confindustria. La sinistra parlamentare dovrebbe almeno porsi il problema di come legittimare questa scelta perché così, senza porsi le giuste domande, rischia di firmare la sua condanna a morte. Continue reading

VOGLIAMO TORNARE AL PIÙ PRESTO ALLA VITA DI PRIMA?

Oppure, visti i risultati, non conviene forse cercare altre strade?

di Angelo Errani

«Un’osservazione valida per produttori e consumatori: essi non sono più spiritualmente all’altezza della sovradimensione degli effetti da loro prodotti. Ma questo vale anche per le vittime: mentre i produttori non potevano più prevedere il danno che causavano, le vittime non potevano più ricordare il danno che era stato fatto loro» (Anders G.,1991,p.80)

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PRIMO GIORNO DI RIAPERTURA DELLE SCUOLE: UN’OCCASIONE PREZIOSA

Per scoprire che la conoscenza ci riguarda

di Angelo Errani

Riprendere il percorso scolastico, un percorso interrotto nella primavera scorsa da un ostacolo, un’epidemia assai seria che continua a colpire salute e condizioni di vita, comporta la responsabilità di ideare e di promuovere i cambiamenti necessari per aggirare l’ostacolo incontrato. L’aggiramento di questo ostacolo ne descrive lo scopo: salvaguardare la vita e la salute nostra e degli altri, regolando i nostri ambienti e i nostri comportamenti. Continue reading

Il FEMMINISMO È LA SOLA RIVOLUZIONE NON ANCORA SCONFITTA

INTERVISTA AD ANGELA ROMANIN, DELLA CASA DELLE DONNE

di Francesco Colombrita

Novembre per Metro-Polis è ormai da anni il mese della solidarietà. È quel momento dell’anno in cui concentriamo i nostri sforzi associativi per la buona riuscita della Cena di Caterina, una cena di solidarietà appunto, il cui ricavato viene donato a realtà che necessitano di aiuto e delle quali condividiamo i valori. In tempi di Covid abbiamo reinventato la modalità di raccolta fondi, non potendo trovarci come di consueto attorno a una tavola imbandita, e deciso di destinare il ricavato alla Casa delle donne per non subire violenza. Quest’anno abbiamo cercato di attivare una rete su questo evento, raccogliendo la collaborazione del Cassero LGBTI+ center di Bologna, di Lesbiche Bologna.

Per raccontarci meglio questa realtà, attiva ormai da decenni, abbiamo intervistato Angela Romanin, responsabile della formazione della Casa delle Donne Bologna. Continue reading

CARA METRO-POLIS, TI SCRIVO – EFFETTI PANDEMICI COLLATERALI

Nasce una nuova rubrica sul blog di Metro-Polis, uno spazio per tutte le lettrici e per tutti i lettori che desiderano condividere con noi alcuni pensieri: Cara Metro-Polis, ti scrivo. Un modo per sentirci ed essere più vicini e una cornice all’interno della quale pubblicheremo messaggi o email che arriveranno in redazione. Se desiderate scriverci, potete farlo all’indirizzo redazioneblog@metropolisbologna.it!

Email di Paola Falleroni del 17/05/2020

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