SPERIMENTARE LA RESPONSABILITÀ. IL DIRITTO ALL’EDUCAZIONE E AL DOVERE

Angelo Errani continua ad accompagnarci alla scoperta dei momenti e delle fasi cruciali di una corretta relazione educativa. In questa puntata approfondiamo in concetto di responsabilità, che è fondamentale coltivare nella realtà in cui viviamo.

di Angelo Errani

Le caratteristiche della cultura in cui siamo immersi e la complessità che caratterizza il presente ci fanno comprendere che, per chi sta crescendo, è divenuto ancora più importante rispetto al passato disporre di strumenti culturali che offrano la possibilità di capire e di agire criticamente nella realtà in cui ci è dato di vivere. La contemporaneità ci impone inoltre un’estensione della responsabilità. Mentre nel passato la responsabilità poteva limitarsi alle relazioni umane, oggi abbiamo la necessità di andare oltre: l’intera biosfera rivendica infatti la sua parte di attenzione e di cura. La globalizzazione ha messo in luce la complessità che caratterizza tutti gli aspetti dell’esistenza. Convenzionalmente attribuiamo alla parola complessità il significato di complicato, di difficile comprensione, mentre complexus, da cui deriva il termine italiano complessità, è una parola latina che significa intrecciato, tessuto insieme. La parola complessità sta dunque a indicare la relazione che intreccia indissolubilmente tutte le cose e tutti gli esseri, ci avverte dell’inevitabile ricaduta delle conseguenze dell’agire di ognuno sugli altri, sottolinea la necessità di ciascuno per la vita degli altri. Abbiamo di conseguenza la responsabilità di adeguare conoscenze, comportamenti e strumenti alle necessità del tempo in cui ci è dato di vivere. Continue reading

LA RELAZIONE EDUCATIVA – L’IMPORTANZA DEL LIMITE

di Angelo Errani

Nascendo, abbiamo bisogno di poter contare su di uno sfondo in cui trovare posto

Nel Protagora, Platone racconta che Zeus aveva affidato a Epimeteo – il cui nome significa “colui che pensa dopo” l’incarico di assegnare una dotazione a tutti gli esseri viventi. Ma Epimeteo, quando arrivò a occuparsi degli uomini, essendo stato troppo generoso, scoprì di non aver più nulla da offrire. Allora Zeus incaricò Prometeo – il cui nome significa “colui che pensa prima” di assegnare agli uomini due dotazioni: la capacità di provvedere al futuro, cioè la possibilità di progettare la loro vita utilizzando gli insegnamenti del passato, e il fuoco, cioè le tecnologie indispensabili per compensare i loro limiti.

È questa la ragione per cui, mentre tutti gli altri esseri viventi possono vivere esclusivamente negli ambienti che sono coerenti con le loro caratteristiche, gli uomini sono riusciti ad abitare tutte le aree del pianeta, anche quegli ambienti per i quali non avevano alcuna predisposizione. E lo hanno potuto fare, paradossalmente, proprio grazie ai limiti che li caratterizzano. Infatti, se non fossero stati costretti a ricercare delle compensazioni al loro inadeguato equipaggiamento organico, non avrebbero avuto la possibilità di sopravvivere. Le compensazioni sono la cultura.

Non avrebbero inoltre avuto la possibilità di sopravvivere neppure se i singoli soggetti non avessero messo in comune le rispettive risorse. Il mettere in comune è la dimensione sociale. Continue reading