«L’ha portata via un brutto male». «Si è spento dopo una lunga malattia». «Ha combattuto per anni contro la malattia». «Era un male incurabile». Quante volte abbiamo sentito queste espressioni sapendo esattamente a cosa ci si riferisse? Quante volte abbiamo avuto paura di pronunciarle come se potessero fare più male della malattia stessa? Troppo spesso parole come tumore e cancro vengono sostituite da altri appellativi per evitare di dare un nome e una soggettività a questo male che tanto ci spaventa. Eppure, come c’insegna Harry Potter con “Voldemort”, colui che, appunto, «non dev’essere nominato», dare un nome alle cose, identificarle e definirle aiuta ad affrontale. La comprensione aiuta a confrontarsi con la malattia e riduce il sentimento di rabbia e d’impotenza, che caratterizzano il dramma dei tumori, dando ai pazienti gli strumenti per muoversi e agire nei confini di questa nuova realtà. Continue reading