LUSA – L’ODISSEA DEL LIBRO PERDUTO: EOLO

Lusa era ancora svenuto. L’avevo sdraiato nei sedili posteriori dell’auto, mentre pensavo a un luogo in cui andare per farlo riprendere. Ipotizzai di andare al pronto soccorso, ma, in fondo, non stava così male: era solo una sbronza.
Potevo portarlo a casa mia, ma farlo avrebbe significato interrompere la ricerca della misteriosa ragazza, Annalisa. Anche io – dovetti ammetterlo a me stesso – mi ero ormai lasciato andare alla curiosità di scoprire e ritrovare questo libro perduto.
Mentre pensavo, una conversazione tra due dipendenti del locale, a pochi metri dalla mia macchina, mi colpì.

«Certo che tua sorella è proprio carina» commentò il primo, aspirando a fondo dalla propria sigaretta.
«Non è il tuo tipo» sentenziò il secondo, un ragazzo alto e robusto, con un tatuaggio sul collo.
«Che ne sai? Sembra una ragazza acqua e sapone, davvero semplice».
«Senti, attento a quello che dici, è pur sempre mia sorella». Continue reading