ASTRI E PITTRICI – VERGINE

EVELYN E FLORENCE, FEMMINISMO E IRONIA

di Rosalba Granata

Evelyn de Morgan, Flora, 1894

Evelyn de Morgan è una pittrice inglese legata al movimento Preraffaellita che con le sue opere trasmette messaggi di femminismo, spiritualità e rifiuto della guerra.

Ci troviamo alla fine dell’Ottocento in Inghilterra in piena età vittoriana.

È un’epoca caratterizzata da floridezza economica, espansione commerciale, ma da valori fortemente conservatori e da una mentalità decisamente maschilista. Il famoso e potente critico d’arte John Ruskin, nume tutelare dei pittori preraffaelliti, affermava che la mente delle donne non è adatta a scoprire e a creare e che per loro è difficile essere prese sul serio come professioniste.

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LA MUSICA RITROVATA

Quarto appuntamento: FOCUS

Pregiatissimo popolo di Metro-Polis, in questo viaggio musicale andremo alla scoperta di una band olandese, FOCUS, che non a tutti risulterà conosciuta.

I Focus si formarono nel 1969 grazie a due grandi musicisti, il tastierista, flautista e cantante Thijs Van Leer e il chitarrista Jan Akkerman.  

La formazione originale comprendeva, oltre ai già citati musicisti, anche il bassista Martin Dresden e il batterista Hans Cleuver

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ASTRI E PITTRICI – LEONE

MARLENE DUMAS, LA PITTURA PERTURBANTE

di Rosalba Granata

Mamma Roma

Marlene Dumas è una pittrice del nostro tempo che ha raggiunto il successo internazionale, rappresentando, secondo la critica, una delle potenze femminili più forti nel mondo artistico.

Può essere collocata all’interno delle nuove tendenze affermatesi alla fine del Novecento con artisti e artiste che sperimentano nuove forme e mettono in primo piano temi politici quali disuguaglianza, migrazioni, multiculturalismo.

Il suo debutto artistico avviene negli anni ottanta e la mostra del 2001-2002 a New York la consacra come protagonista della ricerca femminista e post-femminista.

Quella di Dumas è una pittura forte, scuote, non è certamente consolatoria o decorativa. Con energia dissacrante mette in discussione svariati stereotipi della società contemporanea. Le sue opere affrontano temi impegnati. Il razzismo e le differenze di genere, la violenza, la morte, la follia.

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ASTRI E PITTRICI – CANCRO

FRIDA KAHLO: “Viva la Vida”

di Rosalba Granata

Frida che dipinge<br>
Frida che dipinge

Vogue la mette in copertina, la Rubinstein la ammira. Il famoso fotografo Muray se ne innamora e la ritrae in immagini indimenticabili.

Frida Kahlo è un’icona, una leggenda.

Le sue opere sono vivacissime. Hanno i colori brillanti del folklore messicano eppure raccontano la sua sofferenza.

Quando era poco più che adolescente fu coinvolta in un terribile incidente. Un autobus si scontrò con un tram. Intrappolata tra le aste metalliche, il corrimano la trafigge.

Fu uno strano scontro; non violento, ma sordo, lento e massacrò tutti. Me più degli altri L’urto ci trascinò in avanti e il corrimano mi attraversò come la spada il toro.”

L’incidente avrà ripercussioni su tutta la sua vita.

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USA IL TUO VOTO

O GLI ALTRI DECIDERANNO PER TE

di Francesco Errani

Sabato 8 e Domenica 9 giugno si vota per le Elezioni Europee.

Perché è importante votare alle elezioni europee? Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti i cittadini europei e l’Unione Europea affronta sfide globali che nessun paese dell’UE può affrontare da solo.

Si tratta di un voto che deciderà il futuro dell’Unione Europea, fra l’opportunità di far avanzare il progetto di integrazione e solidarietà fra i 27 Stati membri o assistere impotenti alla crescita degli egoismi nazionalistici che ne ostacolano il percorso.

Gli eventi degli ultimi cinque anni sono stati caratterizzati da crisi e sfide imponenti, con risposte inedite da parte dell’UE. Dalla Brexit alla pandemia, dalla guerra in Ucraina al drammatico conflitto in Medio Oriente, dalla crisi energetica e inflazionistica ai cambiamenti climatici con alluvioni e siccità che hanno colpito le regioni europee, compresa l’Emilia-Romagna. La risposta europea é stata, forse per la prima volta dopo tanti anni, solidale e innovativa.

L’Italia ha potuto beneficiare, più di altri paesi, di alcune misure UE come il Piano per la ripresa europea post pandemia (con il PNRR italiano di 194,4 miliardi di euro). I lavoratori europei hanno visto maggiormente tutelati i loro diritti grazie al Pilastro europeo dei diritti sociali, con le direttive sul salario minimo europeo e a protezione dei lavoratori delle piattaforme digitaliche sono tra i più fragili e sfruttati (più di 30 milioni di lavoratori in Europa), e grazie anche al nuovo strumento europeo SURE che ha salvato milioni di posti di lavoro (l’Italia è il primo paese beneficiario a livello UE). Il Green Deal, che è stato definito come una delle maggiori innovazioni politiche degli ultimi anni, grazie al quale potremo raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, con l’Europa leader mondiale nell’azione di lotta ai cambiamenti climatici.

Sabato e domenica abbiamo l’opportunità di difendere i valori della nostra democrazia, votando per una Europa più vicina ai cittadini, aperta e inclusiva.

GENITORI OGGI: UN DIALOGO TRA DIRITTI E IMMAGINI

di Rosalba Granata

In occasione dell’aperitivo a tema di giovedì 20 giugno proponiamo un breve percorso di opere di pittrici sul tema della maternità dall’Ottocento ad oggi. 

1. LA CULLA 1872 – BERTHE MORISOT

Berthe Morisot è stata l’artista donna più significativa del gruppo parigino degli impressionisti. 

Nel quadro La culla, il suo più famoso, è ritratta la sorella mentre contempla con pensosa tenerezza la neonata figlia Blanche che intravediamo attraverso il velo della culla. Edma era la sorella maggiore, avevano condiviso la passione per la pittura e, appartenendo alla borghesia agiata e colta, avevano seguito lezioni private presso importanti pittori. 

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RINO

tratto dal libro di Maurizio Casali MO I TIRA A TE – RACCONTI DI GUERRA E DI FAMIGLIA

Qualche settimana prima, Rino e Sergio stanno attraversando un ponticello di legno, è poco più di una passerella molto instabile, sentono sparare e vedono dei proiettili passargli vicino al viso, capiscono che sono sotto il tiro di un cecchino, non possono correre, avanzano camminando sperando di non essere colpiti. Pochi metri che sembrano chilometri, finalmente arrivano dall’altra parte, Rino è bianco come un cencio. Noi ragazzi, quando sentivamo questo racconto protestavamo: Ma Rino non aveva paura di nulla!

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ASTRI E PITTRICI – GEMELLI (2)

VANESSA STEPHEN BELL, APE REGINA DI BLOOMSBURY (seconda parte)

di Rosalba Granata

ASTRI E PITTRICI – GEMELLI (PRIMA PARTE)

Virginia Woolf and Vanessa Bell children

Vivo in un mondo di forme e colori

Vanessa Bell fu pittrice vitale e innovativa, ma la sua vita da romanzo, ricca di avventure e colpi di scena, le sue illustri amicizie e parentele fanno sì che quasi sempre si focalizzi su esse tutta l’attenzione mettendo la sua attività artistica in secondo piano.

La sua passione per la pittura l’aveva portata a frequentare la Royal Academy School dove fu anche allieva di John Singer Sargent.

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ASTRI E PITTRICI – GEMELLI

VANESSA STEPHEN BELL, APE REGINA DI BLOOMSBURY

di Rosalba Granata

Natura morta sull’angolo della mensola del camino, 1914, Londra – Tate Gallery

Molte sono le pittrici che attualmente vengono riscoperte e rivalutate. Tra queste c’è anche Vanessa Stephen Bell, una delle figure più moderne e affascinanti dell’Inghilterra del primo novecento.

Era un’artista innovativa, fu in prima fila a recepire l’arte di avanguardia che arrivava dalla Francia e, con il coraggio della sperimentatrice, a mettere a punto un linguaggio artistico nuovo rispetto al passato accademico inglese. Nel 2017 le è stata dedicata a Londra, alla Dulwich Picture Gallery, la prima retrospettiva per fare conoscere e apprezzare i suoi lavori.

Anche la sua vita è stata controcorrente rispetto alla rigida morale vittoriana dell’epoca. Una vita lunga e intensa. Gli amici, gli amori, i figli e l’arte, tutto vi ebbe un ruolo importante.

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ALL’ARMI!!! I TEDESCHI!

tratto dal libro di Maurizio Casali MO I TIRA A TE – RACCONTI DI GUERRA E DI FAMIGLIA

Il grido d’allarme risuona all’alba: “All’armi! All’armi, i tedeschi!”.

Comincia così una lunga e drammatica giornata per dodici partigiani italiani e ventiquattro paracadutisti canadesi. Sono in una casa colonica nelle campagne vicino ad Alfonsine di Ravenna. Dormono tutti tranne un paio che fanno la guardia. La casa è isolata nella pianura della bassa ravennate che è piatta che più piatta non si può, è inverno ’44 -’45.

Assonnati saltano in piedi dai loro giacigli, sono giovani, scattanti, l’allarme non si dà a caso, dev’essere una roba seria, guardano dalle finestre, e quello che vedono non è bello.

E’ l’alba, c’è la nebbiolina del primo mattino. Attorno alla casa sembrano esserci tante spighe di grano, quando le piantine sono alte una decina di centimetri, e le si distinguono le une dalle altre. Italiani e canadesi guardano increduli: “Ma cos’è?”, si chiedono , ma la risposta già la sanno: “Sono fanti tedeschi che avanzano a raggiera verso la casa tutt’attorno”.

Sono tanti, centinaia, troppi.

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