LA BIBLIOTECA DI BABELE LEGGE: SIRENE, DI LAURA PUGNO

di Rosalba Granata

Samuel salì sulla piattaforma che sovrastava le vasche e aprì uno degli armadietti. Si tolse la tuta col logo western standard della yakuza – una y stilizzata in un cerchio enso, che sembrava tracciata col sangue – e indossò la muta di neoprene.
Il bordo vasca era deserto, non c’era nessun altro nell’allevamento. Con l’epidemia di cancro nero, c’erano stati tagli al personale. Erano rimasti solo due sorveglianti, Samuel e Ken’nosuke, che lavoravano su turni, i tecnici veterinari e gli addetti alla macellazione della carne. Quello era uno degli impianti più piccoli, uno dei primi. C’erano stabilimenti più grandi e moderni in altri punti della riserva marina yakuza.
La monta delle sirene stava per iniziare. Subito dopo, dal pannello di controllo del sistema di svuotamento delle vasche, Samuel avrebbe attivato il ricambio dell’acqua. Era una delle cose che gli piaceva fare.

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FIAMET

tratto dal libro di Maurizio Casali MO I TIRA A TE – RACCONTI DI GUERRA E DI FAMIGLIA

U jera on ch’il ciaméva Fiamet. (C’era uno che lo chiamavano Fiammetta).

Il soprannome gli derivava dalla sua abilità con gli esplosivi, era l’artificiere della banda, e aveva una tale confidenza con le bombe che, addirittura, preparava e lavorava esplosivi con la sigaretta in bocca. Gli altri lo consideravano un po’ matto e quando gli vedevano accendere una sigaretta, con gli esplosivi in mano, si tenevano a debita distanza, ma come artificiere godeva della massima stima.

Era stato deciso, in accordo con il comando della ventottesima, di fare un attentato alla sede del Fascio di Alfonsine, un attentato molto distruttivo, che doveva avvenire durante una riunione del partito.

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ASTRI E PITTRICI – ARIETE

CHARLOTTE SALOMON “Vita? O teatro?”

di Rosalba Granata

Ho incontrato Charlotte Salomon, artista ebrea berlinese vittima dell’Olocausto, nel bel libro di Elisabetta Rasy Le disobbedienti e subito mi ha catturata il fascino della sua bellissima storia, luminosa e straziante.

La sua opera Vita? O Teatro? è una sorta di autobiografia per immagini che venne resa pubblica dal padre dopo la seconda guerra mondiale quando la giovane Charlotte era già morta in un campo di concentramento nazista.

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LA BIBLIOTECA DI BABELE LEGGE: LA BASTARDA DI ISTANBUL, DI ELIF SHAFAK

di Rosalba Granata

Non maledire ciò che viene dal cielo. Inclusa la pioggia. Non importa cosa ti precipiti addosso, non importa quanto violento il nubifragio o gelida la grandine: non rifiutare quello che il cielo ti mandaLo sanno tutti. 

Inclusa Zeliha.

Eppure, quel primo venerdì di luglio, eccola affrettarsi sul marciapiede soffocato dal traffico, verso un appuntamento per il quale è già in ritardo, imprecando come uno scaricatore contro le pietre rotte del selciato, contro i tacchi alti, contro l’uomo che la segue, contro ogni singolo autista che pesta frenetico sul clacson quando è assodato che non serve a niente, contro l’intera dinastia ottomana che nella notte dei tempi ha conquistato Costantinopoli, e sì, contro la pioggia … quella stramaledetta pioggia estiva. (Incipit)
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LA BIBLIOTECA DI BABELE LEGGE: GOLDA HA DORMITO QUI, DI SUAD AMIRY

di Rosalba Granata

Esausta, a letto, distesa sulla schiena in attesa che il mio livello di adrenalina si abbassi. 

La notte si annuncia lunga, molto lunga. 

A occhi spalancati fissavo la magnifica volta a crociera della mia camera da letto in casa di Rema e Alex. È da oltre vent’anni che vivono nella splendida dimora della famiglia Hindiyeh a Sheikh Jannah, un quartiere arabo di Gerusalemme Est di recente preso di mira dai coloni ebrei.

Mi sarebbe piaciuto credere che Rema e Alex avessero accolto con gioia che una cara amica fosse piombata in casa loro intrufolandosi dall’altra parte del muro di separazione. Per di più quella sera non ero certo stata di buona compagnia, visto che le acrobazie per insinuarmi “illegalmente” a Gerusalemme con l’aiuto di Huda, mi avevano completamente esaurita. Benché felici di vedermi, avevano commesso anche loro un “reato” offrendomi un letto (per la verità un materasso sul pavimento) nella loro bella casa… (Incipit) 

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LA BIBLIOTECA DI BABELE LEGGE: GILEAD, DI MARILYNNE ROBINSON

di Rosalba Granata

Ieri sera ti ho detto che forse un giorno me ne andrò, e tu mi hai detto: – Dove? – E io: – A stare con il Buon Dio –. E tu: – Perché? – E io: – Perché sono vecchio –. E tu mi hai detto: – Secondo me non sei vecchio –. Hai infilato la tua mano nella mia e hai detto: – Non sei tanto vecchio, – quasi che questo sistemasse la questione. Ti ho detto che forse avrai una vita assai diversa dalla mia e da quella che hai avuto insieme a me, e sarebbe meraviglioso, perché si può vivere bene in tanti modi. E tu mi hai detto: – Questo me lo ha già spiegato mamma –.

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IL CLUB DEL LIBRO, UNA RIPARTENZA

La Biblioteca di Babele, il Club del libro targato Metro-Polis, riparte finalmente dopo la sospensione legata all’emergenza Covid. Dopo un appuntamento zero in cui il gruppo già consolidato di partecipanti si è riunito per stabilire tema dell’anno e letture, siamo qui a condividere il percorso scelto: sia in termini di tappe che in termini di fil rouge che le legherà. 

Il tema su cui ragionare per capire quali titoli portare in gioco (ogni partecipante ne ha proposti diversi che sono poi stati scremati collettivamente) ruotava attorno all’immagine del confine:

«Prendendo spunto dal dato della pandemia, che ha ridisegnato le nostre vite, abbiamo pensato di utilizzare per il nuovo anno del nostro Club del libro il tema del confine come traccia. 

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UN LIBRO PER TE – ACQUARIO: LA GIOIA DI SCRIVERE – TUTTE LE POESIE DI WISŁAWA SZYMBORSKA

di Rosalba Granata

La cipolla – cebula
La cipolla è un’altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.
In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d’inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla – cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.
Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell’una ecco sta l’altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un’eco in coro composta.
La cipolla, d’accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi – grasso, nervi, vene,
muchi e secrezioni.
E a noi resta negata
l’idiozia della perfezione.

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UN LIBRO PER TE – CAPRICORNO: LA PASSIONE DI ARTEMISIA DI SUSAN VREELAND

di Rosalba Granata

«Mio padre mi camminava accanto per darmi coraggio e con la mano sfiorava lieve i pizzi che ornavano le spalle del mio corpetto. La luce abbagliante, quasi allo zenit, infuocava già le pietre che pavimentavano la piazza. Sopra Tor di Nona, l’ombra immobile del nodo scorsoio dell’Inquisizione, il tribunale papale, si proiettava sinistro sul muro e il suo profilo pareva l’immagine di una lacrima.
Un disagio di breve durata, Artemisia” disse mio padre, guardando diritto davanti a sé. “Non più di una piccola strizzatina. Stava parlando della sibilla».
(Incipit La passione di Artemisia)

Nell’incipit del romanzo, Artemisia cammina con accanto il padre che la incoraggia ad affrontare la prova della tortura della sibilla decisa dal Tribunale dell’Inquisizione romana per stabilire la veridicità della sua testimonianza. È lei che deve sottoporsi a tortura, lei che ha subito lo stupro, lei che è la vittima di violenza. Alle dita della diciassettenne viene stretta una cordicella che, a ogni domanda dei giudici, le viene serrata in maniera sempre più dolorosa fino a lacerare la pelle.

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