Il segno dei Pesci chiude il cerchio dello Zodiaco. Nettuno, suo pianeta governatore, è ricco di significati. È ideale. È voglia di fuggire nel fantastico e nel sogno. È spiritualità. È infinito.
È magia incantatoria.
Cercando una pittrice che rappresentasse questi valori del segno ho incontrato Vera Pagava, che non conoscevo, e ho deciso di fare di lei emblema di questo segno proiettatoverso l’infinito.
AMRITA SHER-GIL: un ponte tra due Occidente e Oriente
Amrita Sher-Gil in sari
Le Donne Aquario sono le più anticonformiste dello Zodiaco, in loro è nettissimo il rifiuto del ruolo femminile tradizionale, sono ribelli e votate al cambiamento. Sono lottatrici per la libertà.
Nel primo Novecento si evidenzia un nuovo ruolo della donna nella società.
I movimenti delle suffragette sono presenti nel Nord Europa e negli Stati Uniti. La prima guerra mondiale poi porta ad un diverso impegno della donna nel mondo del lavoro e ad un ruolo più attivo nella società. Nella affermazione della nuova immagine femminile troviamo in primo piano scrittrici e intellettuali del segno dell’Aquario.
Tra le scrittrici ricordiamo Lou Salomè, Colette, Edith Wharton, e, la più grande di tutte, Virginia Woolf1
E sono tante anche tra le affascinanti pittrici di questo segno, per esempio Gabriele Münter, Paula Modersohn-Becker e Alice Neel2.
Ma mi pare che sia Amrita Sher-Gil l’artista più adatta per rappresentare questo complesso e affascinante segno d’aria dallo sguardo volto verso il futuro, verso la libertà e la fratellanza.
Berthe Morisot è stata la prima e certamente la più famosa tra le artiste dell’impressionismo, faceva infatti parte integrante di quel gruppo di artisti che, alla fine dell’Ottocento, hanno rivoluzionato la pittura.
Attualmente in Italia sono a lei dedicate due grandi mostre a Torino e a Genova.
Emily Carr, nata il 13 dicembre 1871 a Victoria, nella Columbia Britannica, è riconosciuta come una delle artiste più importanti del Canada. Innovativi per lo stile post-impressionista sono i suoi dipinti su paesaggi della sua terra e sulla cultura dei nativi.
L’ho incontrata per la prima volta anni fa leggendo il bel romanzo di Susan Vreeland “L’amante del bosco” e ho scoperto una donna straordinaria che sfida le convenzioni dell’ambiente sociale al quale appartiene. Si pone infatti con determinazione l’obiettivo di rappresentare, prima che scomparisse, la cultura degli indigeni. Gli indiani canadesi erano emarginati e incutevano alla buona società disprezzo misto a paura. Emily viene indicata con disprezzo come l’amica degli indiani e per la sorella maggiore Dede “la disgrazia della famiglia”.
MARIE LAURENCIN E GIORGIA O’KEEFFE:SENSUALITÀ ED EROTISMO
Lo Scorpione è un segno complesso ed è quello che presenta le tipologiepiù diverse.
Per questo voglio proporre due donne, due artiste differenti, ma entrambe libere, affascinanti, rivoluzionarie. Ed elemento comune della loro pittura è la sensualità.
Marie Laurencin è nata nel 1883 in Francia, Giorgia O’Keeffe pochi anni dopo dall’altra parte dell’Oceano, negli Stati Uniti.
Suzanne Valadon – La bellezza esibita, la bellezza negata
di Rosalba Granata
Pierre Auguste Renoir, Ballo in città
Suzanne Valadon, vissuta nella vivace e tumultuosa Parigi tra fine Ottocento e primo Novecento, è stata un’artista dalla personalità originale, anticonformista e affascinante.
Bellissima appare in elegante abito bianco nel famoso dipinto Ballo in città di Renoir.
Non è di famiglia agiata né figlia di pittori come gran parte delle artiste del tempo. La madre è una donna poverissima della provincia francese che, quando si ritrova con una bambina illegittima, si reca a Parigi in cerca di lavori. Lavori umilissimi.
Nell’infanzia conduce una vita randagia e senza oraria Montmartre che era ancora un quartiere immerso nella campagna, sulla collina alla periferia di Parigi. Un piccolo mondo a sé caratterizzato da rigogliose vigne, piccoli frutteti e mulini a vento. Gli affitti a basso costo lo rendevano residenza prediletta di numerosi pittori. A fine ‘800 cominciarono a sorgervi locali, bordelli e cabaret, alcuni dei quali divenuti leggendari, come il Moulin Rouge, il Moulin de la Galette o Le Chat Noir.
Evelyn de Morgan è una pittrice inglese legata al movimento Preraffaellita che con le sue opere trasmette messaggi di femminismo, spiritualità e rifiuto della guerra.
Ci troviamo alla fine dell’Ottocento in Inghilterra in piena età vittoriana.
È un’epoca caratterizzata da floridezza economica, espansione commerciale, ma da valori fortemente conservatori e da una mentalità decisamente maschilista. Il famoso e potente critico d’arte John Ruskin, nume tutelare dei pittori preraffaelliti, affermava che la mente delle donne non è adatta a scoprire e a creare e che per loro è difficile essere prese sul serio come professioniste.
Marlene Dumas è una pittrice del nostro tempo che ha raggiunto il successo internazionale, rappresentando, secondo la critica, una delle potenze femminili più forti nel mondo artistico.
Può essere collocata all’interno delle nuove tendenze affermatesi alla fine del Novecento con artisti e artiste che sperimentano nuove forme e mettono in primo piano temi politici quali disuguaglianza, migrazioni, multiculturalismo.
Il suo debutto artistico avviene negli anni ottanta e la mostra del 2001-2002 a New York la consacra come protagonista della ricerca femminista e post-femminista.
Quella di Dumas è una pittura forte, scuote, non è certamente consolatoria o decorativa. Con energia dissacrante mette in discussione svariati stereotipi della società contemporanea. Le sue opere affrontano temi impegnati. Il razzismo e le differenze di genere, la violenza, la morte, la follia.
Vogue la mette in copertina, la Rubinstein la ammira. Il famoso fotografo Muray se ne innamora e la ritrae in immagini indimenticabili.
Frida Kahlo è un’icona, una leggenda.
Le sue opere sono vivacissime. Hanno i colori brillanti del folklore messicano eppure raccontano la sua sofferenza.
Quando era poco più che adolescente fu coinvolta in un terribile incidente. Un autobus si scontrò con un tram. Intrappolata tra le aste metalliche, il corrimano la trafigge.
“Fu uno strano scontro; non violento, ma sordo, lento e massacrò tutti. Me più degli altri L’urto ci trascinò in avanti e il corrimano mi attraversò come la spada il toro.”
L’incidente avrà ripercussioni su tutta la sua vita.
Vanessa Bell fu pittrice vitale e innovativa, ma la sua vita da romanzo, ricca di avventure e colpi di scena, le sue illustri amicizie e parentele fanno sì che quasi sempre si focalizzi su esse tutta l’attenzione mettendo la sua attività artistica in secondo piano.
La sua passione per la pittura l’aveva portata a frequentare la Royal Academy School dove fu anche allieva di John Singer Sargent.