‹‹La dimensione appartata e silenziosa del luogo in cui una madre addormenta il bambino attraverso l’allattamento al seno››[1] è quello spazio intimo e universale in cui ci ha condotto Francesca Cesari[2], ospite di uno degli ultimi Aperitivi a Tema di Metro-Polis.
La dinamica che s’instaura tra madre e figlio sostanzia un luogo che è al contempo alterità insopprimibile e domestica prossimità: un nodo che “In the room”[3] non pretende di sciogliere, bensì di cogliere in tutta la sua dirompente autenticità. Una dimensione quasi metafisica, quindi, che respira di quell’anelito alla sacralità tipico di alcune rappresentazioni pittoriche; eppure una dimensione che qualifica una realtà autenticamente intima, sfuggevole ad ogni definizione, esclusiva. Al di la di ogni irrigidita sostanza, questi scatti catturano la natura di un rapporto, di un dialogo a due che vive del silenzio dell’abbandono: un sentirsi, quello tra madre e figlio, ogni volta differente, mutevole per ogni coppia di soggetti, frutto di dinamismi che possiamo sbirciare ma che non possiamo rendere completamente intelligibili. Come per i limoni di Montale[4], ci è concesso giusto rubare un qualche istante di questo esclusivo rapporto, dobbiamo saziarci del giallo odore di un frutto che in nessun caso possiamo veramente afferrare: come bambini non abbiamo ricordo nitido di questa dimensione, come madri non la possiamo spiegare; meraviglioso paradosso. Continue reading