CINQUE TITOLI IN DOTE: POESIE – EMILY DICKINSON

Per entrare a far parte di Metro-Polis non si richiede alcuna appartenenza politica o confessione religiosa, così come non è richiesta nessuna adesione a correnti di pensiero o credo ideologici.
L’unico invito che rivolgiamo a chi vuol diventare nostro socio, è quello di portarci in dono cinque titoli: possono essere titoli di libri, di film, di articoli di giornali, di canzoni, di poesie, di telefilm, di interviste, etc… L’importante è che questi titoli riflettano l’identità di chi li porta con sé in dote, in modo da poter costruire insieme l’identità collettiva di Metro-Polis.

In questa rubrica potrete trovare, mese per mese, i Titoli in Dote che i nostri soci hanno deciso di condividere.

POESIE – EMILY DICKINSON

J875 (1864) / F926 (1865)
Di asse in asse avanzavo,
così lenta prudente sentivo le stelle sul capo
e sotto i piedi il mare.
Questo solo sapevo:
un altro passo poteva essere l’ultimo
e ciò mi dava quell’andatura incerta
che alcuni chiamano Esperienza.

J372 (1863-1862) / F574
Conosco delle vite di cui potrei fare a meno
senza dolore alcuno –
altre – un cui istante d’assenza –
sarebbe un’eternità –

Queste ultime – scarse di numero –
Non sono nemmeno due
Le prime – un orizzonte di moscerini
facilmente supererebbero

J695 (1863) / F720
Come se il mare separandosi
Svelasse un altro mare,
Questo un altro, ed i tre
Solo il presagio fossero

D’un infinito di mari
Non visitati da riva –
Il mare stesso al mare fosse riva –
Questo è l’eternità
-T.Z.

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