LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

L’impegno civico è una delle colonne portanti della nostra Associazione: nel calendario di quest’anno abbiamo inserito un Aperitivo a Tema in occasione delle elezioni comunali a Bologna. Un altro importante appuntamento nel panorama politico italiano è il Referendum Costituzionale che si terrà a Novembre prossimo: ci sembrava importante, nell’insieme delle informazioni spesso e volentieri confuse e poco chiare che ci vengono fornite, offrire uno strumento per fare chiarezza e per entrare nel cuore delle modifiche proposte dalla riforma. Così abbiamo deciso di organizzare un Aperitivo a Tema invitando Salvatore Vassallo – professore universitario e sostenitore delle ragioni del SÌ – e Ugo Mazza – vice presidente del Comitato per il NO “Alessandro Baldini” di Bologna.
Per un’occasione così importante, Beatrice Collina ha scritto per il nostro Blog un articolo in cui ci spiega le motivazioni che ci spingono a dare vita a un confronto su questo tema offrendo, così, un servizio ai cittadini.
Vi aspettiamo martedì 20 settembre presso il Centro Socio Ricreativo Culturale Stella (già Trento e Trieste) in Via Savioli 3 a partire dalle 19,00!

Laura Comitogianni

«La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta: la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. […]

In questa Costituzione, c’è dentro tutta la nostra storia, tutto il nostro passato. Tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le nostre glorie son tutti sfociati in questi articoli. E a sapere intendere, dietro questi articoli ci si sentono delle voci lontane».

(Piero Calamandrei, Discorso sulla Costituzione 1955)

costituzioneCon le elezioni del 2 giugno 1946, il popolo italiano fu chiamato non solo a scegliere l’ordinamento politico dello Stato post-fascista (repubblica o monarchia), ma anche a eleggere i membri dell’Assemblea Costituente, ovvero coloro che si sarebbero materialmente occupati di scrivere la Carta costituzionale. Si trattava di 556 rappresentanti, tra cui 21 donne, appartenenti a diversi schieramenti politici, in particolare al Partito comunista, alla Democrazia cristiana e al Partito socialista. Personaggi di primo piano della lotta al fascismo, che per un anno e mezzo si confrontarono, anche aspramente, dando infine alla luce i 139 articoli della nostra Costituzione, entrata in vigore l’1 gennaio 1948. Un documento forse non perfetto, ma comunque uno straordinario e raro esempio di “compromesso al rialzo”, a cui tutte le parti politiche diedero contributi fondamentali.

Tra poche settimane, noi cittadini italiani saremo chiamati a esprimere un’opinione sulle modifiche proposte dall’attuale governo proprio alla nostra Carta costituzionale. Le modifiche non riguardano quelli che sono i Principi fondamentali della Costituzione, sui quali l’intero documento si fonda; tuttavia, toccano un alto numero di articoli. Questo, insieme al rispetto per la storia e per il lavoro dei padri e delle madri costituenti che ci hanno lasciato una così importante (e delicata) eredità, pone questo particolare referendum a un livello nettamente superiore rispetto ad altri del passato più o meno recente. La Costituzione è infatti la nostra casa comune e la discussione in merito ai suoi cambiamenti dovrebbe avvenire in un clima ben diverso da quello a cui stiamo assistendo.

19832Come Associazione che sin dall’inizio ha fatto dell’impegno civico sia un mezzo che un obiettivo della propria azione, per Metro-Polis è un atto di responsabilità (per citare le parole di Calamandrei) prendere parte a questo dibattito e farsi promotrice di un confronto tra le ragioni del Sì e le ragioni del No. Una simile esigenza non nasce soltanto dalla consapevolezza dell’importanza del tema in gioco, ma anche dalla constatazione della scadente informazione che in questi mesi è stata fatta in merito al referendum. Personalizzazioni, posizioni ideologiche e in alcuni casi evidentemente opportunistiche hanno finora impedito a molti di comprendere l’effettiva portata delle modifiche all’ordine del giorno. Questo è tanto più grave se si riflette sul fatto che la Costituzione non è qualcosa che riguarda solo alcuni cittadini, ma riguarda tutti i cittadini, nessuno escluso. La Costituzione precede e, quindi, rende possibile la nostra vita democratica. Proprio per questo, è assai grave assistere alla superficialità e ai toni da stadio che stanno accompagnando il dibattito pubblico. Noi crediamo che, a prescindere dalla scelta che ognuno deciderà di fare, esista un modo diverso di parlare del referendum. Un modo che sia prima di tutto civile e che si esprima nel pacato confronto delle varie posizioni e motivazioni. Un modo che, in secondo luogo, entri nel merito delle modifiche proposte, rendendole comprensibili anche ai non addetti ai lavori e consenta di farsi un’idea delle possibili conseguenze. Un modo, insomma, che non si fermi a slogan vuoti di significato e contenuto. Crediamo che per un’Associazione come Metro-Polis sia doveroso mettersi a servizio dei propri soci (e non solo) in occasioni di questo tipo. Ed è questo il motivo per cui abbiamo ritenuto più che opportuno organizzare un incontro tra un portavoce delle ragioni del Sì (Salvatore Vassallo) e uno delle ragioni del No (Ugo Mazza), che siano disposti a spiegarci i motivi della loro scelta, argomentandoli, e possano rispondere alle domande e ai dubbi che inevitabilmente sorgeranno. Si tratterà anche in questo caso di un incontro informale, ma non per questo banalizzato, simile nello spirito a quello già fortemente voluto da Metro-Polis in vista delle ultime elezioni comunali, e che ha, nel suo piccolo, il non facile obiettivo di riavvicinare i cittadini alla politica, quella buona.

Beatrice Collina

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