L’ASTROLOGIA DI METRO-POLIS – IL GIOCO DELLE COPPIE: SCORPIONE

SCORPIONE – PICASSO E LE DONNE 

1-picasso2Lo Scorpione è segno affascinante, misterioso e complesso. Marte e Plutone sono i suoi pianeti. È caratterizzato da potenza, creatività e da una forte energia pulsionale, spesso distruttrice ma anche fertile. È attirato dal mistero dell’ignoto.
Lo Scorpione è un conquistatore, ama lottare per ottenere quello che desidera e, quando trova la persona giusta, sa offrire passione e amore.
L’erotismo è centrale nella sua personalità, è mezzo di conoscenza e talvolta l’amore è congiunto alla affermazione di potere.
Quali segni si accordano con lo Scorpione? Tradizionalmente si ritengono in sintonia gli altri segni d’Acqua (quindi Cancro e Pesci) ed i segni di Terra. In particolare viene indicata la coppia Scorpione-Toro come la felice unione di opposti e complementari.
Lo Scorpione è, come già dicevo nella Rubrica Astrologica, un segno complesso e difficile. Per questo consigliavo di leggere, per  comprenderlo, le opere di Dostoevskij. Lui sicuramente sa essere guida nel profondo mondo scorpionico.2-pablo-picasso-dipinge_280x0Ma anche il grande pittore Pablo Picasso può rappresentare un esempio significativo del segno, seppure negli aspetti più inquietanti.

“I suoi occhi hanno lo sguardo nero, scorpionico, sono occhi acuti e penetranti con intensità da rapace che divora ogni cosa… Grande è l’importanza dell’occhio nei suoi quadri” (Barbault).

Picasso è Scorpione con Ascendente Leone, Luna in Sagittario e Venere in Bilancia.
Il famoso astrologo Barbault ha più volte analizzato il suo tema natale individuando diverse componenti: l’Acqua paludosa dello Scorpione, il Fuoco dell’Ascendente Leone e della Luna in Sagittario. A questi due nuclei si aggiunge il rilievo che assume il Toro, con tre pianeti lenti e soprattutto con il forte Saturno opposto al Sole e congiunto al MC.
Molte quindi sono le sfaccettature e le contraddizioni della sua personalità. Tre personaggi interiori, alla ricerca dell’unità; è  multiplo ed enigmatico.

Lui stesso, del resto, dichiarava più volte di avere due alter ego: uno Arlecchino, l’altro Minotauro, entrambe figure dell’identità multipla espressa visivamente nell’abito multicolore e nell’uomo-bestia.

Nella sua pittura, per Barbault, sembra esprimersi nettamente soprattutto la sua natura scorpionica. Lo  Scorpione, afferma l’astrologo, è il segno dell’angoscia, del blasfemo, del dramma, dello stravagante, dell’orribile. Questo ventaglio di tendenze scorpioniche è al fondo della sua anima. Picasso è innanzitutto il pittore del tragico, della violenza sotto tutte le sue forme.

Gli astri di fuoco (Ascendente Leone e Luna Sagittario) segnalano il suo ardore di vivere, l’intensità della pulsione conquistatrice, la prodigiosa vitalità e frenesia creativa, l’affermazione della potenza di un carattere di ferro.

“Ma lo scorpione saturnizzato (quindi cupo) è il personaggio centrale del suo concerto interiore… È sempre la stessa aggressività “anale”, lo stesso sadismo che si presenta nelle diverse angolazioni dei suoi quadri. Si sente la sua aggressività distruttrice nella sua maniera di deformare i corpi, di trasformare gli oggetti, di torturare i suoi visi femminili.  (Barbault).

PICASSO E LE DONNE 

3-picasso“La sua vita è nel segno dell’eros e della passione. Picasso era un seduttore compulsivo, come era compulsiva la sua arte, era insaziabile. Il suo appetito per l’arte e per l’invenzione come l’appetito erotico-sessuale, appetiti inscindibili sempre relazionabili” (Lea Mattarella).
Molte sono le donne che ha amato e che ha travolto con la passione, molte (quasi tutte direi!) sono quelle finite tragicamente. E tutte quelle con cui entra in relazione hanno a che fare con la sua arte.

La prima è Fernande. Fernande Olivier, “la belle”, il suo primo e folle amore.
La incontrata nel 1904. Picasso è giovane, si trova per la prima volta a Parigi. Rimane con lei sette anni, sono anni intensi di grandi e appassionanti scoperte, la vita parigina, gli incontri con personalità straordinarie, Apollinaire, Max Jacob, Rousseau, Matisse, la scrittrice americana Gertrude Stein e Marinetti.
Di lei è gelosissimo. La ritrae continuamente. Fernande è accanto a Picasso blu, a Picasso rosa, a Picasso cubista. Lei è lì, inconfondibilmente presente, delicata e bellissima. Ma poi la lascia e fugge con Marcelle Humbert, detta Eva, da lui appellata “ma jolie”.

Nel 1916 conosce Olga Kokhlova, modesta danzatrice nei balletti russi di Diaghilev, e ne rimane folgorato: la sposa nel 1918. Con lei viaggia in Europa, Londra, Roma, Madrid, sono viaggi straordinari per la sua conoscenza dell’arte italiana ed europea. Nel 1921 nasce Paul, suo primogenito, che spesso dipinge in braccio alla madre. In questo periodo sono numerosissime le tele con soggetto familiare “madre con bambino”, “donna e bambino”, “famiglia in riva al mare”.

Ma la vita matrimoniale non fa per lui e ben presto entrano nella sua vita altre donne. Incontra la giovanissima Marie-Thérèse Walter, una diciassettenne dagli intensi occhi azzurri, bionda e sensuale. Sarà una delle modelle più riprodotte dal pittore. Era bella, tranquilla e completamente affascinata e conquistata dall’uomo maturo, forte. Picasso non nasconde la relazione, anzi sistema la giovane amante in una casa di fronte a quella della moglie e quando nasce la figlia Maya ad Olga non rimane che chiedere il divorzio. Lo porta in tribunale e gli impone la divisione del patrimonio.

Poi a Parigi avviene l’incontro con Dora Maar, forse la più famosa tra le sue amanti. È una fotografa originalissima e molto apprezzata. Grazie a lei disponiamo di una documentazione fotografica preziosa nella quale viene ritratto Picasso in diverse occasioni, solo o con amici, spesso mentre lavora e soprattutto mentre si dedica alla realizzazione del capolavoro Guernica. Sono scatti davvero leggendari.

Dora e Pablo sono uniti dall’orientamento politico e dalle affinità con il gruppo surrealista. Picasso si trova per la prima volta a convivere con una donna intellettuale, intelligentissima e culturalmente molto stimolante.

Ma il rapporto con Dora è tormentato e quanto più lei è forte più Picasso la sfida: cerca di distruggere le sue certezze, i suoi punti fermi. La convince anche ad abbandonare l’arte della fotografia, per cui era tanto apprezzata, per darsi alla pittura nella quale non era che una modesta e anonima dilettante. Da donna ritenuta intelligente, coraggiosa, anticonformista si ritroverà in sudditanza, completamente dominata.

Per sette anni comunque è sua amante e sua musa, ma condivide questi ruoli con Marie-Thérèse. I numerosi ritratti delle due donne sono molto diversi tra loro. La solare Marie-Thérese è resa con colori tenui, freddi, delicati, invece per Dora la tavolozza è di colori forti: il rosso e il nero sono i preponderanti. E la bellissima e altera Dora, diviene “La donna in lacrime”.

Parlando di lei Picasso diceva: Un artista non è libero come si potrebbe credere. Non posso ritrarla mentre ride. Per me è una donna che piange… Per anni l’ho dipinta in forme torturate non per sadismo o per piacere. Obbedivo a una visione che si imponeva da sola. Era la profonda realtà di Dora, non l’apparenzaera qualcosa che vedevo oltre lei, era l’incarnazione stessa del dolore.

4-donna-che-piange-pablo-picasso-analisiNel 1944 più che sessantenne inizia la relazione con la ventiduenne Françoise Gilot, allieva di un suo amico pittore. È giovanissima ed affascinante. Si riaccende con lei la passione, la sua sconfinata gelosia. Anche con lei non mancarono i comportamenti spesso crudeli e distruttivi.

Ma Françoise si distingue dalle altre compagne del pittore: è l’unica donna a lasciarlo. Questo provocò in lui una grande rabbia, e tentò in ogni modo di convincerla a rimanere. Minacciò anche il suicidio, ma lei fu determinata, anzi si mise a scrivere un amaro libro di memorie Vita con Picasso che l’artista cercò in tutti i modi di non far pubblicare.

Quando ormai erano scoccati i settant’anni, nel 1952, Picasso si innamora di nuovo ed ancora di una donna giovanissima, Jacqueline Roque. La sposa alle soglie degli ottant’anni. Non si lasceranno più.

Abbiamo detto all’inizio che molte donne importanti nella vita di Picasso finirono tragicamente. Marie-Therese si impiccò nel 1977. Olga morì vent’anni dopo la rottura con Picasso completamente pazza. Dora subì crisi depressive e si sottopose a diverse cure come l’elettroshock e la psicoanalisi con il famoso terapeuta Lacan. Jacquelin, dopo aver sbrogliato i complicati problemi dell’eredità del pittore ed essere diventata miliardaria, si suicidò con un colpo di pistola alla tempia.

5_picassoI segni zodiacali delle donne di Picasso sono in gran parte segni di Acqua, quelli quindi che tradizionalmente troviamo affiancati allo Scorpione.

Marie-Thérèse conferma anche astrologicamente la dolce femminilità che le viene attribuita. Ha infatti Sole e Mercurio in Cancro, scaldati dal fuoco intenso di Venere in Leone (congiunta quindi all’Acendente di lui).
Jacqueline, sua ultima moglie, appare dolcissima e ricettiva con molti pianeti in Pesci.
Intrigante il complesso rapporto con la forte personalità di Dora Maar. La sua intensa energia anticonformista può essere rappresentata nel suo oroscopo da Venere in Sagittario e Marte in Acquario. Ma  forse è molto simile a lui per quanto riguarda gli atteggiamenti più “morbosi”: è Scorpione come Picasso che coglie in lei e rappresenta l’aspetto doloroso e drammatico poco visibile per  agli altri.
Infine chi si distingue? Chi non appare fino all’ultimo dipendente da lui? È Françoise che lo lascia, che porta lui alla disperazione. E Françoise è di un forte segno di Fuoco: il Sagittario.
Sicuramente il loro legame è astrologicamente molto forte. Infatti  il Sole di lei è congiunto alla Luna di lui e Venere in Scorpione si trova congiunta al Sole del pittore. Ma come abbiamo visto è l’unica che ha la forza di troncare un rapporto che rischiava di schiacciarla.

Natalia Aspesi in un articolo dal titolo Le schiave e il padrone si chiede “Perché le donne impazzivano per lui?” e sottolinea la sua capacità di sottomettere anche donne di valore che scambiavano la sua crudeltà per passione.

Un diverso punto di vista ci viene offerto da Pablo Olivier, nato dalla figlia di Marie-Terese e  amministratore dell’eredità Picasso. Pablo non concorda con chi lo descrive come un mostro con le donne. Afferma invece come ciascuna sia stata per lui importante e le ha rese immortali.

Rosalba Granata

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