L’ASTROLOGIA DI METRO-POLIS: SCORPIONE E MITO

L’ASTROLOGIA DI METRO-POLIS: SCORPIONE  E MITO1

Orfeo agli Inferi. Lettura astrologica.

Scorpione, Autunno 2015.

Miti nel tempo: Orfeo ed Euridice

Insomma ci vuole un mito. Ci vogliono miti, universali fantastici, per esprimere a fondo e
indimenticabilmente quest’esperienza che è il mio posto nel mondo. 
(Pavese)

1_Orfeo_(epoca_romana)Alla musica dolce di Orfeo, cessava il fragore del rapido torrente, e l’acqua fugace, obliosa di proseguire il cammino, perdeva il suo impeto… Le selve inerti si movevano conducendo sugli alberi gli uccelli; o se qualcuno di questi volava, commuovendosi nell’ascoltare il dolce canto, perdeva le forze e cadeva… Le Driadi, uscendo dalle loro querce, si affrettavano verso il cantore, e perfino le belve accorrevano dalle loro tane al melodioso canto […]“. (Seneca)

Orfeo agli Inferi

2_Orfeo_corotOltre il confine del mondo vi sono acque di morte, solitudini desertiche e tenebre profonde.

Questo hanno rivelato a Gilgamesch gli Uomini-Scorpione, guardiani delle Porte che conducono all’Aldilà. Sono loro che anticipano all’eroe le prove che lo attendono e gli indicano la difficile via che dovrà seguire nel suo viaggio alla ricerca dei segreti della vita e della morte. Solo dopo avere attraversato questi territori desolati potrà arrivare a vedere la luce…

Anche Orfeo scende nella profondità tenebrosa. È solo, si fa coraggio stringendo tra le mani la sua lira, dono divino di Apollo.

Compie il viaggio per amore. Euridice, sua amata sposa, fuggiva dal violento pastore Aristeo e un serpente velenoso l’ha uccisa. Ora è nell’Ade tra le ombre.
Il canto del figlio di Calliope risuona nel Regno dei morti e incanta le anime che gli vanno incontro con affascinato stupore.
Canta Orfeo, canta per Ade, canta per Persefone e il suo canto amoroso commuove gli dei degli Inferi.
Acconsente la Regina dell’Oltretomba. Potrà riportare alla luce Euridice e pone un’unica condizione: non dovrà voltarsi finchè non sarà uscito alla luce.

Salgono veloci verso l’alto, si aggrappano alle rocce, avvolti dal gelo dell’aria scura.
Ma ad un passo dalla meta Orfeo si volta ….

3_orfeo_klimtLettura astrologica.

È autunno. La natura si spoglia. “È l’estate fredda dei morti” dice Pascoli nella poesia Novembre.
Ma è anche la stagione della Semina, e dal seme sepolto nella terra nascerà una nuova vita.
È su questa ambivalenza vita–morte che si muove la simbologia dello Scorpione.
Perché il mito di Orfeo può essere  emblematico dello Scorpione?
Innanzi tutto Orfeo può essere visto come figura di collegamento tra mondo dei vivi e mondo dei morti.
Gli stessi riti orfici promettono purificazione e una vita ultraterrena non solo per gli eroi, come era nell’antico mondo greco, ma per tutti gli iniziati.
Inoltre la poesia di Orfeo è intesa come veicolo privilegiato di conoscenza, poesia che può sconfiggere le tenebre.

E infine il viaggio agli inferi è tema decisamente scorpionico. Abbiamo fatto riferimento all’Epopea di Gilgamesch, poema Assiro-babilonese, nella quale sono gli Uomini-Scorpione che sorvegliano le porte che conducono all’Aldilà. E sono gli uomini scorpione che segnalano all’eroe le prove che dovrà superare nelle tenebre profonde.

E il viaggio nella profondità della terra si collega simbolicamente alla discesa nelle tenebre dell’inconscio.2

C’è spesso violenza nei miti collegati allo Scorpione. Violenza istintiva, incontrollabile, spesso violenza sessuale. Il violento cacciatore Orione è oltraggioso nei confronti di Artemide e la dea per punirlo lo fa uccidere da uno Scorpione che ha fatto uscire dalle viscere della terra.
Nel  mito di Orfeo Euridice muore per il veleno del serpente mentre sta fuggendo da un tentativo di violenza carnale del pastore Euristeo.

Quindi i miti ci mettono  in guardia dalle forze istintuali violente e distruttive  “Vino, sesso, violenza si confondono con il sangue e il dolore: sono le tonalità negative dello Scorpione” (Sicuteri).

Quando lo Scorpione è tormentato da forze che non comprende, sente la necessità di capire, deve quindi scavare, portare luce nei luoghi dell’oscurità, deve immergersi nell’acqua paludosa dell’inconscio per mettere sotto controllo la sua Angoscia esistenziale e la sua forza autodistruttiva, deve divenire padrone del proprio mondo infero, per riemergere, come nel mito di Orfeo, accompagnato dalla sua “anima”.

Se questo avviene la potenza e la forte energia pulsionale si rivelano sono non più distruttive, ma fertili portatrici di creativa  rigenerazione, caratteristica fondamentale del segno.

Lo Scorpione è, come già dicevo nella Rubrica Astrologica, un segno complesso e difficile.
Per questo consigliavo di leggere, per  comprenderlo, le opere di Dostoevskij3
Lui sicuramente sa essere guida nel profondo mondo scorpionico.

4_zodiaco_immagineSCORPIONE  Autunno 2015 

Il severo Saturno è stato presente nei due anni precedenti nel vostro segno. Sono stati certamente  due anni importanti, ma forse per molti faticosi. Avete sicuramente affrontato situazioni che vi hanno messo alla prova, vi siete forse liberati di quello che non faceva per voi.
Nel 2015 Saturno è uscito dal segno, ma fino all’estate vi sono stati colpi di coda talvolta dolorosi.
Da ora però questa fase appare conclusa e godete anche del sostegno di Giove Benefico. Già vi sentite più liberi e potete cominciare a costruire.

Come Orfeo uscite cantando dalle tenebre.

MITI NELLA LETTERATURA MITI NEL TEMPO. 

ORFEO

5_rilevo_napoliE per quest’unico sentiero essi venivano.
In testa l’uomo snello in manto azzurro,
guardando innanzi muto e impaziente
divorava la strada col suo passo
a grandi morsi senza masticarla. Gravi, chiuse,
dalle pieghe del suo manto pendevano le mani,
dimenticata ormai la lieve lira
ch’era incarnata nella sua sinistra
come tralci di rosa nel ramo dell’ulivo

….

i silenziosi due che lo seguivano:

il dio dei viandanti e del messaggio
lontano, sopra gli occhi chiari il pètaso,
lo snello caducèo proteso innanzi,
e alle caviglie il battito dell’ali;
e affidata alla sua sinistra: lei.
La tanto Amata… (Rilke) 

Ad un passo dalla meta Orfeo si volta…

Perché Orfeo si è voltato? E qual è stata la reazione di Euridice? 

Più e più volte la letteratura ha risposto con voci diverse a queste due domande lasciandoci tante immagini evocative, talvolta contraddittorie. Proviamo ad accostarle…4

Orfeo si è voltato preso da “pazzia improvvisa”. Euridice si è rivolta a lui disperata “Quale immensa pazzia Orfeo ha rovinato me, infelice, e te? “ (Virgilio)

O forse invece è rimasta muta. Non ha avuto per Orfeo “parole di rimprovero (e di cosa doveva lamentarsi, se non di essere amata?)”  (Ovidio)

O forse, quando sulla riva del fiume aspettava l’arrivo della barca che doveva ricondurla nell’Ade, pensava al suo amato, ripercorreva il loro amore e voleva capire… Provava solo un “quieto rassegnato rammarico”  e voleva capire. Ricordava  le notti di passione, ripensava a quelle solitarie quando Orfeo si aggirava cantando per le selve seguito da donne e da fanciulli adoranti. Si chiedeva se Orfeo la amasse davvero… Ma certo, si rispondeva, perché avrebbe affrontato un viaggio così spaventoso?

E improvvisamente lo rivede nel momento in cui, dopo essersi voltato, lei andava scomparendo, vedeva  la sua sofferenza sul volto rigato di lacrime… E risente il suo canto… “Che farò senza Euridice”… immaginava il suo successo quando lo avrebbe cantato piangendo tra ascoltatori in estasi “che farò senza Euridice” e allora, improvvisamente, comprende che Orfeo si è voltato apposta!” (Bufalino)

Ma forse non è davvero così. Forse Euridice non si ribella perché è ormai lontana dai sentimenti terreni e, totalmente chiusa in sé,  non si accorge di nulla, non vede l’uomo alto dal mantello azzurro che li precede “E quando il dio bruscamente fermatala, con voce di dolore, esclamò: Si è voltato, lei non capì e in un soffio chiese: Chi?” (Rilke)

Quindi perché Orfeo si è voltato e qual è stata la reazione di Euridice? 

Due domande che non possono avere una risposta univoca, ma anzi anche in noi di fronte ai misteri della vita, della morte, dell’amore si compone di tante diverse sfaccettature.

Rosalba Granata

Note:

  1. Perché i Miti? E soprattutto perché collegati all’Astrologia? Astrologia e Miti sono uniti dall’antichità. L’uomo guardava il cielo, e lo popolava di dei ed eroi. E oggi? Credo che i Miti risuonino ancora dentro di noi, ci parlino. Raccontarli, comprenderli ci mette a contatto con una parte interiore di noi stessi. E l’Astrologia ci dà una chiave interpretativa, non l’unica, mai definitiva, sempre problematica.
  2. Aggiungo che il Pianeta governatore dello Scorpione è Plutone, che nel Mito rappresenta il Signore del Mondo Sotterraneo.
  3. Nel Blog di Metro-polis: SCORPIONE: nel suo mistero ci guida Dostoevskij
  4. Testi letterari da cui sono tratte le frasi Virgilio: Georgiche, Ovidio: Metamorfosi, Bufalino Il ritorno di Euridice, Rilke: Orfeo, Euridice, Hermes. In Orfeo variazioni sul mito (Marsilio)

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