RUBRICA ASTROLOGICA – VERGINE (parte 1)

  1. Vergine e Ironia. Ludovico Ariosto
  2. Donne della Vergine. L’ironia della Von Arnim
  3. Un personaggio della Vergine. Roberto Saviano

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1. VERGINE E IRONIA. LUDOVICO ARIOSTO

«A ciascuna parete di ciascun esagono corrispondono cinque scaffali; ciascuno scaffale contiene trentadue libri di formato uniforme; ciascun libro è di quattrocentodieci pagine; ciascuna pagina di quaranta righe; ciascuna riga di quaranta lettere di colore nero.»    (Borges. La Biblioteca di Babele)

Per Pesatori Borges è il prototipo della Vergine. Nella sua Biblioteca di Babele ogni dettaglio è prezioso. Il segno della Vergine è infatti caratterizzato da una precisione meticolosa, dal bisogno di dare ordine, di catalogare.
Non ci stupisce quindi che Roberto Saviano abbia ottenuto un grande successo televisivo con la trasmissione Vieni via con me basata sugli “elenchi”… elenchi delle cose per cui vale la pena vivere. Dice lo scrittore: «Da sempre sono attratto dagli elenchi. Un giorno mi piacerebbe scrivere libri di elenchi».

La personalità di chi ha il Sole in questo segno governato da Mercurio1 non è certo semplice e lineare, si dice che la Vergine spacca il capello in quattro e la sua tendenza all’autocritica talvolta può diventare lacerante.

Ma Mercurio prende spesso la strada dell’ironia, ed è per questo che molte volte l’individuo della Vergine è tra quelli più sottilmente divertenti dello Zodiaco. Ritenetevi fortunati se, come me, avete almeno un amico della Vergine. Per me è prezioso!

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ARIOSTO è della Vergine. E’ ironico quando interviene, quando avverte il lettore e lo sollecita a riflettere, vuole che manteniamo la mente lucida, che ci divertiamo con intelligenza.
Affascinante è l’atteggiamento di Ariosto nei confronti delle donne. Lisa Morpurgo2 lo indica come uno dei pochi scrittori non-misogini della nostra letteratura. E “DONNE” è infatti la prima parola che troviamo nell’incipit del suo poema, l’Orlando Furioso.

«Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori,

le cortesie, l’audaci imprese io canto […]»

Questo amore per le donne lo possiamo, forse, motivare astrologicamente con i molti pianeti nel segno della Bilancia, il segno di Venere (Sono in Bilancia Mercurio, Venere, Marte e Plutone), che possono anche essere espressione della aspirazione all’equilibrio che caratterizza la sua personalità e la sua opera.
Nella seconda ottava del Proemio lo scrittore sostituisce la tradizionale invocazione alle Muse con una ironica invocazione ad una donna in carne ed ossa: la donna da lui amata. Riuscirà a finire il poema, ci dice, se non diventerà lui stesso folle come Orlando, se la donna amata gli lascerà un pò di senno per portare a termine la sua opera.

«Dirò d’Orlando in un medesmo tratto

Cosa non detta in prosa mai né in rima:

che per amor  venne in furore e matto,

d’uom che sì saggio era stimato prima;

se da colei che tal quasi mi ha fatto,

che ‘l poco ingegno ad ora ad or mi lima,

me ne sarà però tanto concesso,

che mi basti a finir quanto ho promesso»

Lo ricordo come uno degli autori della letteratura italiana che durante gli anni di insegnamento affrontavo con maggior piacere proprio per l’allegria che portava in classe.
Dicevo con voce seria: «È obbligatorio divertirsi con Ariosto». Gli alunni mi guardavano perplessi… Poi capivano che stavo scherzando e via con risatine.
Cominciavo a leggere La fuga di Angelica, Angelica la “Bellezza” amata e rincorsa da tutti i cavalieri. Angelica fredda come una statua… motore immobile della vicenda.
Ed ecco che finalmente il divertimento arrivava… quando Sacripante, dopo le lacrime per il timore di avere perso per sempre la sua amata, anzi per aver perso l’occasione di “cogliere la rosa” della verginità della fanciulla, se la ritrova inaspettatamente davanti e si trasforma  prontamente da candido e nobile cavaliere innamorato in aggressivo stupratore… ma colpo di scena, viene interrotto dall’arrivo di un cavaliere misterioso che lo sconfigge in modo plateale! È certamente comico il momento in cui Sacripante viene sommerso dal suo stesso cavallo, ma ancora più divertente è scoprire che il cavaliere misterioso altri non è che Bradamante. Una donna! Una «gentil donzella».

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Ed era per me un motivo di grande soddisfazione avere portato allegria in una classe di sedicenni  con un poema scritto per il divertimento della Corte di Ferrara del 1500.

NOTE:

  1. Governatore è il pianeta che ha domicilio in un Segno, quindi vi imprime una particolare influenza. Mercurio è legato all’intelligenza, alla comunicazione ed è in domicilio anche in Gemelli, ma il Mercurio della Vergine è quello che ha ottenuto da Apollo il “caduceo”, simbolo del sapere, rappresenta la consapevolezza e la mediazione.
  2. Lisa Morpurgo: Il convitato di pietra

Nei prossimi numeri:

  • Donne della Vergine. Elizabeth von Arnim. Leggera e ironica scrittrice del primo Novecento
  • Un personaggio della Vergine: Roberto Saviano

Rosalba Granata

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