DA CRISALIDE A FARFALLA

Mozione per l’elezione del Consiglio Direttivo dell’associazione
Metro-Polis – per una cittadinanza attiva

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In questi articoli troverete, settimana per settimana, lungo l’intero mese di ottobre, le tre parti in cui è divisa la mozione ‹‹Da crisalide a Farfalla›› su cui si baseranno le candidature per il prossimo Consiglio Direttivo.
La scrittura di questo documento è stato un esercizio collettivo e uno sforzo condiviso da parte dell’intera associazione, per questo motivo troverete firmati questi articoli proprio con il nostro nome, con la scritta: Metro-Polis. Nelle parole che leggerete di seguito e nelle prossime uscite sono condensate le esperienze e gli insegnamenti dei tre anni appena trascorsi, il lungo percorso dei ‹‹15 minuti con Metro-Polis›› e gli esiti del primo degli incontri denominati ‹‹Costruire Metro-Polis›› (dedicato, nello specifico, proprio alla scrittura di questo documento). Scegliamo di approvare e rendere pubblica tale mozione prima di conoscere i nomi delle candidate e dei candidati al prossimo Consiglio Direttivo proprio per sottolineare l’impegno collegiale che la nostra comunità ha profuso nell’elaborare questi contenuti. Contenuti semplici, essenziali ma che delineano una mappa ben precisa della nostra identità presente e futura.In questo secondo articolo pubblichiamo la prima parte della nostra mozione: ‹‹Premessa: la città madre››.

Mozione parte I : citazione

PREMESSA: LA CITTÀ MADRE

1.1 ESSERE E COSTRUIRSI

Il nome «Metro-Polis» contiene in sé i nuclei fondamentali che guidano l’azione ideale dell’Associazione. Innanzitutto il «polis»: richiamo esplicito al modello democratico greco, ovvero l’ispirarsi a una democrazia diretta, viva e veramente partecipata. «Metro», invece, è da intendersi in una duplice accezione: in primo luogo ricorda il contesto metropolitano in cui si andrà a operare, dunque esplicita il calarsi di un confronto per sua natura ristretto (tipico della democrazia greca) all’interno di una società complessa. In secondo luogo, è traducibile con la parola «misura»: un monito atto a rammentarci sempre che ogni azione politico-civica e ogni progetto da essa scaturente debbono essere necessariamente «a misura d’uomo».

Metro-Polis è un progetto aperto, in divenire, e il sottotitolo «cittadinanza attiva» rivela anche la prospettiva civica dell’associazione: non si intende esprimersi nella scelta di un partito politico, ma si vuole l’apertura al confronto caratterizzato dall’accettare le differenti posizioni, dalla consapevolezza del fatto che le diversità sono sinonimo di ricchezza. Esiste, al di là delle appartenenze individuali, un sentire comune cui intendiamo dare voce: la necessità di una politica rinnovata che si basi sui valori di onestà e trasparenza. La cultura, da intendersi come bene comune e primario, può essere anche un piacevole strumento di trasformazione.

Ideale imprescindibile e regolativo di Metro-Polis è, infine, il divertimento: ogni iniziativa, di più ampio respiro culturale o di più immediata ricaduta civica, si ispira alla convinzione calviniana che «il divertimento sia una cosa seria».

In greco antico la parola metròpoli (μητρόπολις), composta da mèter (μήτηρ -τρός) e pòlis (πόλις), è traducibile come ‹‹città madre››: quasi guidati da un inconscio profetico, senza rendercene conto,  abbiamo scelto come nome della nostra associazione l’intenzione primaria che ci ha spinti ad agire, ovvero la volontà di creare un luogo inclusivo e fecondo, in cui ogni identità può trovare non solo spazio ma vera e propria dimora.
Metro-Polis è, nei fatti, una città madre: un luogo che accoglie e restituisce, è una dimensione dialogica che dona vita a un nuovo modo di produrre e fruire cultura, è una comunità orizzontale in cui ognuno è legittimato a dire e a dare.
Vivere Metro-Polis significa partecipare di questo spirito di condivisione e di convivialità: significa farsi mattone di un ponte che collega polimorfe identità; significa mettersi in gioco accettando di essere il nodo di una rete, un nodo tra i nodi. Vivere Metro-Polis significa dare spazio all’altro da sé, creare uno luogo di conoscenza in cui esplorare l’alterità per renderla di un passo più intima. Vivere Metro-Polis significa farsi piccoli e scoprire in questo la grandezza.

L’identità stessa di Metro-Polis vive in uno stato di perenne progettualità, essa è innestata nel futuro e, come tale, strutturalmente fluida, consapevolmente pronta a evolvere, mutare e arricchirsi. Metro-Polis possiede valori forti, fondanti, irrinunciabili ma rifiuta ogni genere di recinto e ogni tentativo di cristallizzazione: essa vive pienamente il tempo, accettandone non solo il costitutivo mutamento, ma anche la ricchezza immaginativa che lo scorrere porta con sé.
Fin dalla propria costituzione, Metro-Polis ha deciso di mantenersi aperta, in una nascita che è ancora in atto: l’identità di questa associazione si arricchisce cammin facendo, grazie al contributo di ogni nuovo socio che vuole farne parte. A chi decide di entrare in Metro-Polis, infatti, viene chiesto di portare con sé Cinque Titoli in Dote:  possono essere titoli di libri, di film, di articoli di giornali, di canzoni, di poesie, di telefilm, di interviste, etc… L’importante è che questi titoli riflettano l’identità di chi li porta con sé in dote, in modo da poter costruire insieme l’identità collettiva di Metro-Polis.

1.2 METODOLOGIA E BUONE PRATICHE

La scrittura di questa mozione ha voluto riflettere le modalità orizzontali e partecipative con cui Metro-Polis ha deciso di essere  e di operare.
Il percorso che ha portato alla scrittura di questo documento è stato lungo, ragionato e condiviso. Il Consiglio Direttivo uscente si è assunto la responsabilità di gestire il processo, lungo un anno, che porterà all’elezione di un nuovo Consiglio Direttivo impegnandosi a narrare alle socie e ai soci gli aspetti fondamentali della nostra associazione (identità, statuto, blog, la metafora del ponte, la metafora della rete e il valore della convivialità). Inoltre, convinti del fatto che l’elezione di un nuovo Consiglio Direttivo comporti l’istituzione di un vero e proprio mandato associativo per il prossimo triennio, si è proceduto alla realizzazione di tre incontri ad hoc al fine di arrivare consapevoli all’importante momento costituito dall’Assemblea dei Soci di fine 2016.
Un primo incontro lo si è organizzato proprio per poter scrivere nella maniera più collettiva possibile questa mozione: attraverso svariate attività si è proceduto all’identificazione di idee, progetti e all’individuazione di un lessico associativo fondamentale per il prossimo triennio.
Un secondo incontro lo si è voluto al fine di poter meglio specificare cosa significhi essere un membro del Consiglio Direttivo di Metro-Polis e per poter ragionare collegialmente sui profili più adatti a ricoprire tale ruolo.
Infine, in un terzo incontro, si è realizzato un vero e proprio “Direttivo Aperto”, ovvero un Consiglio Direttivo in cui sono inviate/i tutte/i  le socie e i soci di Metro-Polis: un’occasione utile per poter constatare in prima persona cosa accade durante queste riunioni.
L’esito di questo percorso partecipato, impegnativo ma fondamentale, viene integralmente restituito in queste pagine.

Metro-Polis

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