AMARCORD – 2 AGOSTO, LA STRAGE ALLA STAZIONE DI BOLOGNA

Quando l’estate è proprio estate, Bologna, lo sappiamo, è torrida e afosa. Quell’estate non faceva eccezione. Avevo ‘quasi ventun’anni’, perché allora ci si teneva a sottolineare che si era ormai ‘grandi’ e non sapevamo che, qualche anno dopo, avremmo preferito essere più giovani. Studiavo all’Università e collaboravo, da poco, a Punto Radio, che all’epoca era la radio ufficiale del Partito Comunista Italiano. Ma la ‘tessera’ non l’ho mai presa, un po’ perché mi sentivo ‘più di sinistra’ di loro, dove per ‘sinistra’ -per me- significava essere senza tanti ‘paletti’ e avere una mente aperta a 360 gradi, un pò perché ero una di quelle tipe che, come diceva Groucho Marx (che aveva tanti fratelli, ma nessuno si chiamava Karl), “non vorrei mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come me”. Sono ancora così, dev’essere un cromosoma refrattario alla standardizzazione.

Ero a letto anche se ormai erano passate le 10, ma preferivo studiare di notte e, quindi, mi svegliavo tardi. Sono ancora così, dev’essere un disturbo congenito del ritmo circadiano. Continue reading