IRAN, TANTA VOGLIA DI TORNARE IN UN PAESE SENZA CONFINI. APPUNTI DI VIAGGIO – TERZA PARTE

di Roberta Merighi

Davanti a noi, dietro una lastra di cristallo, arde un fuoco. È tenuto acceso in quel braciere da più di 1500 anni. Quel fuoco ci fa pensare, ci costringe ad allargare i confini della storia che ci portiamo dentro. Fa ricordare cose che avevamo studiato o letto ma che poi avevamo accantonato in un angolo della memoria: quel fuoco è il simbolo, la manifestazione, del dio Ahura Mazda, il dio del profeta Zaratustra. Lo zoroastrismo, la religione da lui fondata più o meno alla fine del secondo millennio a.C. e diffusasi in tutto l’altopiano iranico, è ritenuta la più antica religione che riconosca un dio unico e onnipotente, appunto Ahura Mazda.

Questa fu la religione di Ciro il Grande, di Serse e di Dario cioè dei conquistatori e regnanti dell’impero achemenide, esteso dall’Asia all’Africa e all’Europa dal VII al IV sec. a.C. Ed anche se non imposta alle popolazioni dominate, perché Ciro con accortezza e lungimiranza aveva lasciato libertà di culto, non fu scalfita dai conquistatori greci e fu professata, poi, sotto l’impero sasanide fino alla conquista araba del 642 d.C. e alla conseguente diffusione dell’Islam. Continue reading