ASTROLOGIA – ALTRI MONDI: VERGINE, IL TRONO DI SPADE


di Rosalba Granata

George Martin, autore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco (da cui è stata tratta la fortunata serie Il Trono di spade) ha molti valori di Terra (Sole in Vergine, Ascendente in Toro) e di Fuoco (Luna in Ariete, Venere in Leone).

Potremmo schematicamente affermare che Sole e Ascendente in segni di terra ci segnalano l’esigenza di concretezza. Mentre, probabilmente, gli aspetti violenti e spietati della sua opera li potremmo ricondurre alla forte posizione di Marte che si trova in domicilio in Scorpione, forza del pianeta accentuata dalla luna nel segno di fuoco dell’Ariete, altro domicilio di Marte.

Venere in Leone sicuramente dà calore e passione alla sua personalità e fa pensare alla connessione tra Amore e Potere.

Tra realismo e Fantasy

Il bisogno di concretezza e realismo li possiamo individuare nella forte attenzione nel costruire la sua opera con modalità caratteristiche del romanzo storico.

Lo scrittore infatti ci tiene a precisare che, pur avendo grande ammirazione per Tolkien, intende distaccarsi dai molti autori fantasy che ambientavano le loro opere in un medioevo in «stile Disneyland», senza esprimere la reale brutalità di quell’epoca storica. Brutalità e violenza che Martin non vuole certamente nascondere. Spietati sono i rapporti umani e la guerra è presentata nei suoi aspetti più cruenti con massacri ad alto tasso di mortalità e, con stupore dei lettori, muoiono anche personaggi principali da loro molto amati.

Martin si è ampiamente documentato sugli avvenimenti storici e spesso cogliamo l’eco di eventi come la Guerra dei Cent’anni, le Crociate, la Crociata albigese e soprattutto la Guerra delle due Rose.

Inoltre la magia non ha più un ruolo di assoluto rilievo da deus ex machina risolutore delle vicende, come nella tradizione fantasy, ma diviene un elemento tra i tanti.

Il fantasy, però, offre a Martin la possibilità di dare imprevedibilità allo svolgimento degli avvenimenti e, non essendo vincolato come il romanzo storico dalla conoscenza dell’esito della vicenda, ha la possibilità di accrescere la suspence.

Insomma, come afferma Joe Abercrombie, uno dei più importanti autori fantasy delle nuove generazioni, Il gioco del trono è stato rivoluzionario in molti modi. Prima di tutto i libri sono estremamente imprevedibili, specialmente per un genere dove i lettori avevano «imparato ad aspettarsi l’intensamente prevedibile» e ammette di esserne stato profondamente scioccato quando l’ha letto la prima volta.

Il potere

Gli intrighi politici hanno nella serie un ruolo prioritario e la lotta per il potere è collegata alle dinamiche del sistema feudale piuttosto che alla contrapposizione netta tra bene e male. Martin evita deliberatamente infatti la semplificazione bene-male tipica del fantasy tradizionale, e si impegna affinché i suoi personaggi non siano totalmente bianchi o neri ma, considerate le loro ambiguità morali/etiche, potremmo vederli con diverse sfumature di grigio.

Pensiamo, per esempio, a Daenerys, Arya e lo Sterminatore di re.

Innovativa è anche l’importanza che assume l’aspetto sessuale, quasi assente nella tradizione del fantasy. Spesso è brutale o incestuoso o in vari modi trasgressivo e quasi sempre viene legato ai rapporti di potere.All’inizio della vicenda Re Robert viene ucciso, questo dà il via a intrighi, tradimenti e sete di potere che porteranno i Sette Regni dell’Occidente, di struttura feudale e governati dalle nobili case, alla guerra per la conquista del Trono di Spade.

Nella lotta si inseriscono anche gli ultimi membri della casa Targaryen, un tempo al comando dei Sette Regni e poi esiliati a Est del Continente Occidentale, oltre il Mare Stretto, luogo in cui vivono popolazioni nomadi.

I diversi territori divengono espressione di alternative concezioni di potere e, quando si apre lo scenario delle terre dell’Est con la Madre dei draghi, emerge anche l’utopia con i suoi sogni e le sue ambigue crudeltà. Mi affascina la possibilità dei diversi finali possibili.

Quale modello di società potrebbe uscire dalla crisi dell’Inverno e dal Caos della guerra per il potere?

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