LEZIONI DI ASTROLOGIA: ACQUARIO – URANO NELL’ASTROLOGIA, NEL MITO, NELL’ARTE

di Rosalba Granata

Immagine del Pianeta.

Urano è, in ordine di distanza dal Sole, il settimo pianeta del sistema solare.

È il primo pianeta scoperto tramite un telescopio. Non era infatti tra i pianeti visibili ad occhio nudo che erano conosciuti da millenni e non se ne sospettava l’esistenza. Fu Herschel che si accorse nel 1781 di “una stella” che sembrava spostarsi.

Come si arrivò al nome di Urano? Vi furono varie proposte, per i francesi doveva essergli attribuito quello del suo scopritore, mentre gli inglesi avrebbero preferito, in omaggio al re di Inghilterra, “Georgium Sidus”. Fu un astronomo, Bode, a proporre, attingendo dalla mitologia e quindi in sintonia con gli altri nomi dei pianeti, quello attuale del dio greco Urano (in greco “Cielo stellato”)

È tra i pianeti più grandi del sistema solare, il quarto per massa, e la sua composizione chimica è differente rispetto a quella dei giganti gassosi, Giove e Saturno, ed è piuttosto simile a quella di Nettuno, definiti dagli astronomi “giganti ghiacciati”.

Impiega circa 84 anni per la rivoluzione attorno al Sole.

Come gli altri pianeti giganti, Urano possiede un sistema di anelli che, visti dalla Terra, possono apparire o di taglio o come un sistema concentrico che circonda il pianeta.

Urano nell’Astrologia

Naturalmente per gli astrologi non è casuale il fatto che Urano, pianeta della Libertà e della Ribellione, sia stato scoperto nella seconda metà del 1700, epoca delle grandi Rivoluzioni, e addirittura alla vigilia della Rivoluzione francese.

Urano ha caratteristiche esattamente opposte rispetto alla Luna(1): questa rappresenta il sogno, la fantasia l’illusione, mentre Urano pragmatismo e concretezza.

Lisa Morpurgo(2) ci ha fatto osservare che simbolicamente è collegato alle mani e che sono proprio le mani che distinguono l’uomo, che gli hanno permesso evoluzione e sviluppo della tecnica.

Urano è tecnica. È invenzione, creazione di qualcosa di nuovo.

È movimento, movimento trasformativo.

È trasgressione. Attacco alle cose presenti per proiettare verso il futuro.

Caratteristiche che spesso troviamo nei nati sotto il segno dell’Acquario nel quale Urano ha il proprio domicilio. In essi c’è spesso infatti l’aspirazione a cambiare il mondo, a realizzare il futuro, sono insofferenti rispetto alle regole costituite e frequentemente utopisti. Si distinguono per apertura di idee, curiosità per il nuovo.

Insieme a Urano anche Saturno governa l’Acquario, quindi la tensione verso il cambiamento è accompagnata, regolata da principi, da uno stretto codice etico e da determinazione.

In Acquario vi è anche l’esaltazione di Nettuno che accentua la creatività e la proiezione verso l’utopia.

Urano nel Mito

All’origine c’era il Caos. Un vuoto oscuro, vertigine e confusione senza fine.

Dal vuoto stesso di questa voragine indistinta apparve Gaia, la Madre Terra, la Madre Universale.

È lei che genera Urano “il Cielo stellato” e questi si stende su di lei e la copre completamente.

Sono continuamente congiunti in un amplesso interminabile. Generano una prole numerosa, i Titani. Ma Urano, temendo di essere spodestato dai figli, impedisce che escano dal grembo di Gaia e lei, piena di collera, li invita a ribellarsi contro il padre: «Figli miei vostro padre è un violento, se mi ascolterete riuscirete a vendicare il suo malvagio oltraggio: è stato lui per primo a usare la violenza»(3).

Ed è Crono, il più giovane, che accoglie le sue parole e, con un falcetto, taglia i genitali del padre e li getta nel mare. Urano urla selvaggiamente per il dolore e il Cielo Stellato si allontana definitivamente dalla Terra.

Di Urano si parla nella Teogonia di Esiodo e qualche cenno nel Timeo di Platone e in Diodoro Siculo e nei Saturnali, ma il dio era sentito poco presente nella vita degli uomini, per questo non sono rintracciabili luoghi di culto o altari a lui riconducibili.

Essendo Urano pianeta della tecnica e dell’invenzione possiamo anche collegarlo a tre personaggi mitologici. Ne abbiamo parlato nei Miti collegabili all’Acquario

Innanzitutto Prometeo ed Efesto, entrambi sono legati alla scienza e alla tecnica.

Prometeo dà agli uomini il fuoco e le conoscenze per il miglioramento della loro vita, «Ogni arte umana viene da Prometeo»(4).

Efesto è, al pari di Prometeo, geniale inventore ma spesso le sue creazioni sono utilizzate per i propri scopi personali mentre in Prometeo viene sottolineato l’idealismo disinteressato.

Il Mito di Deucalione ci comunica un messaggio costruttivo.

Deucalione, figlio di Prometeo, avvertito dal padre, costruisce una barca per salvarsi dal diluvio che sommerge e distrugge il mondo e l’umanità.

Deucalione è personaggio decisamente positivo e, come afferma Ovidio, «Mai ci fu uomo più buono di lui e più amante della giustizia». Non è l’eroe solitario che troviamo frequentemente nei miti, nella sua impresa è accompagnato dalla amata moglie, Pirra. Dopo il diluvio si trovano soli sulla terra e offrono sacrifici a Zeus e lo supplicano di far rivivere il genere umano, per questo interrogano l’oracolo e ne seguono le indicazioni.

In Deucalione c’è lo sguardo verso il futuro e la creazione di una umanità nuova. Di una umanità forse migliore.

 

Deucalione e Pirra, XVI secolo, Pesaro, bottega di Girolamo di Lanfranco dalle Gabicce.

Urano nell’Arte

Urano non è spesso presente come altre divinità nelle immagini sia del mondo antico sia di quello moderno. Nell’arte greca è quasi assente, in quella romana lo si trova rappresentato come personificazione della volta celeste.

In epoca moderna il dipinto più conosciuto è quello di Vasari La mutilazione di Urano da parte di Crono.

Vasari, La mutilazione di Urano da parte di Crono, XVI secolo, Palazzo Vecchio, Firenze.

Il monumentale affresco si trova nel soffitto della Sala degli Elementi a Palazzo Vecchio.

La figura in piedi, di spalle, armata della lunga falce, è il dio Saturno. Urano è steso a terra mentre Saturno lo sta mutilando con la sua falce.

Con questa cosmogonia gli antichi greci davano una rappresentazione dell’origine dell’Universo.

Anche il filosofo della scienza Giorgio Santillana, nel magnifico libro Il Mulino di Amleto, dice che nell’antichità i fenomeni cosmici venivano formulati nel linguaggio del mito.

E nel capitolo 8 si afferma che la «separazione dei genitori del mondo» effettuata con l’evirazione di Ouranos rappresenta l’instaurarsi dell’obliquità dell’ellittica, l’inizio del tempo misurabile(5).

Nut dea del cielo.

Il mito greco di Urano è accostabile a quello egizio che narra le vicende di Geb (divinità maschile rappresentante la terra) e Nut (divinità femminile rappresentante il cielo). Geb e Nut in origine erano uniti, fino a quando il dio solare Ra, contrariato per questa unione, ordinò a Shu di dividerli, creando lo spazio tra cielo e terra.

 

Note

  1. Infatti Luna e Urano sono opposti anche in domicili ed esaltazioni: in Cancro la Luna si trova in domicilio e Urano in esilio, in Pesci la Luna è in esaltazione e Urano è in caduta. Nel Capricorno (segno opposto al Cancro) Domicilio di Urano ed esilio della Luna, in Vergine (segno opposto rispetto ai Pesci) caduta della Luna e l’esaltazione di Urano.
  2. Lisa Morpurgo, Il Convitato di pietra.
  3. Esiodo, Teogonia.
  4. Eschilo, Prometeo.
  5. Giorgio De Santillana e Hertha von Dechend, Il Mulino di Amleto.

 

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