LEZIONI DI ASTROLOGIA: LEONE – IL SOLE NELL’ASTROLOGIA, NEL MITO, NELL’ARTE

di Rosalba Granata

Immagine dell’antico Egitto

Il Sole è la stella madre del nostro sistema solare attorno alla quale orbitano gli otto pianeti principali, i pianeti nani, i loro satelliti, alcuni corpi minori e la polvere diffusa per lo spazio.
È collocato all’interno del Braccio di Orione, un braccio secondario della spirale galattica.

Classificato come una “nana gialla” è una stella di dimensioni medio-piccole costituita principalmente da idrogeno ed elio.

Il suo colore è bianco estremamente intenso.

Il Sole nell’Astrologia

Come ho già detto nella puntata precedente, dedicata al segno del Cancro, la Luna e il Sole nell’oroscopo sono fondamentali e complementari, costituiscono le strutture portanti dell’Io. Il Sole rappresenta il Principio Maschile, la Luna il Principio Femminile.

Il Sole è luce, calore, è energia vitale. È l’io cosciente, è il nucleo centrale della personalità. È la parte maschile, l’immagine del padre, è per Carl Jung l’«animus», cioè la parte maschile all’interno della donna.È principio di legge, giustizia, forza, dominio. È l’autorità, è lo stato.

Il Sole ha il suo domicilio in Leone.(1)

Nel Leone «l’io si erge possente e regale alla luce, a fronte alta, sicuro di sé e della propria forza». Marco Pesatori con questa efficace definizione richiama le caratteristiche essenziali del Leone: la potenza dell’io, la luce calda del sole, il potere regale del magnifico re della foresta.

Il Sole nel Mito

Il Sole è dall’antichità entità sacra e simbolo del potere dei sovrani in molte culture mediterranee.

Nei testi babilonesi il Sole è chiamato: «Colui che illumina il buio e rischiara il cielo, che in alto e in basso annienta il male, che tutti i principi si rallegrano nel contemplare e che tutti gli dei acclamano».

In epoca cristiana il suo culto viene trasposto sul piano simbolico e collegato strettamente con la luce della divinità (per esempio «Cristo luce del mondo»).

Dante afferma che «non esiste cosa visibile, in tutto il mondo, più degna del Sole di fungere da simbolo di Dio, poiché esso illumina tutti i corpi celesti e terreni».

Nella religione greca, a differenza di molte altre culture del Mediterraneo, non è presente l’adorazione del dio sole come divinità suprema.

Il Sole è Elios che guarda dall’alto, è spettatore e testimone delle vicende umane e degli incontri tra dei e uomini.

Alcuni miti, come quello di Fetonte o quello di Icaro, mettono in luce i danni e la distruttività che può portare un potere eccessivo e i rischi della immaturità psicologica.

Ma tra gli dei dell’Olimpo la divinità solare per eccellenza è Apollo, certamente il dio più importante dopo Zeus.

Veniva raffigurato giovane, di straordinaria bellezza, con una lunga chioma. La fronte era incoronata da mirto e alloro, in mano portava la cetra. Apollo soggiornava di preferenza sul monte Parnaso in compagnia delle Muse, era infatti dio di tutte le arti, della musica, della poesia.

Ed era anche dio della profezia. Infatti, dopo aver ucciso il serpente Pitone figlio di Gea, era divenuto protettore della città e del tempio di Delfi, nel quale la sacerdotessa Pizia svelava il futuro agli esseri umani.

Si avverte chiaramente nel Mito il passaggio dal potere matriarcale a quello patriarcale, ma mi sono spesso chiesta perché proprio Apollo? Perché questo dio razionale, dio della luce e della misura è anche il dio della veggenza? Mi è parso di intravedere una risposta negli attributi di potere del Sole, e infatti con Apollo il Santuario di Delfi diventa centro di potere e di ricchezza, diventa «ombelico del mondo».

Sole e Apollo nell’Arte

Sala del Tiepolo, Palazzo Clerici, Milano. Vasto affresco commissionato a Giovanni Battista Tiepolo nel 1740.

A Milano a Palazzo Clerici si trova un grande affresco della metà del 1700 dipinto da Giovanni Battista Tiepolo, il titolo afferma che rappresenta «La corsa del carro del Sole attraverso il libero cielo abitato dalle deità dell’olimpo e circondato dalle creature terrestri e dagli animali che stanno a simboleggiare i continenti». Nel dipinto sono molte le figure, i personaggi di miti e di allegorie che il Tiepolo volle inserire nell’opera ma il centro dell’affresco è dominato dalla meravigliosa quadriga del Sole.

Apollo e Dafne, di John William Waterhouse, 1908 (olio su tela, 112 x 145 cm), collezione privata.

Tra gli episodi mitologici più rappresentati che hanno come protagonista Apollo vi è quello di Apollo che insegue la bellissima Dafne.

Il dio si era infatti innamorato della Ninfa, ma questa lo aveva rifiutato ed era fuggita disperata per sottrarsi al suo desiderio ed era stata trasformata in albero di alloro.

Scrive Ovidio:

«Apollo l’ama, e abbraccia la pianta come se fosse il corpo della ninfa; ne bacia i rami, ma l’albero sembra ribellarsi a quei baci. Allora il dio deluso così le dice: “poiché tu non puoi essere mia sposa, sarai almeno l’albero mio: di te sempre, o lauro, saranno ornati i miei capelli, la mia cetra, la mia faretra”».

Vi sono molte bellissime immagini di grandi artisti che si sono cimentati con questo mito tra i quali Bernini, Veronese, Domenichino. Ho scelto il dipinto di John William Waterhouse, pittore inglese del primo novecento di ambiente preraffaellita, che mi pare rappresenti pienamente la drammatica passionalità del momento della metamorfosi.

Note:

  1. TERMINI: Domicilio. Esaltazione. Ogni pianeta rispetto a un segno zodiacale può essere in Domicilio, in Esaltazione, in Esilio o in Caduta. Nel Leone vi è il domicilio del Sole, vi è quindi affinità di valori tra il pianeta e il segno.
    Elementi. Il Leone è segno di Fuoco. Il Fuoco è calore, energia, vitalità.

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