APPETIZER BOOKS: IL BOSCO DELLE VOLPI IMPICCATE – ARTO PAASILINNA

di Francesco Colombrita

Edito Iperborea, 2016, pp. 279

Cosa porta in un piccolo cottage, incastrato tra i boschi della Lapponia, un gangster impenitente, un militare in congedo lievemente alcolizzato, una vecchia, ultima degli Skolt, e il suo gatto Jermakki? Cosa trascina tra quei boschi una decisa necessità di girare le pagine tra una risata e un’amarezza? 

Sotto la neve di un inverno che solo il Nord Europa può conoscere, si muovono come animali in letargo i protagonisti di una storia così surreale da risultare inevitabilmente autentica. Mentre tutti raccontano di essere ciò che non sono e si rintanano per reciproca convenienza sotto la neve, si ricrea in quella foresta un’armonia familiare fuori dal tempo, che pare immutabile e necessaria eppure dura solo il momento di un pensiero. E nel mentre gli alberi stanno in silenzio, disturbati da grida isolate e inattese, unici esseri consapevoli del nascondiglio scelto dal malavitoso per il suo bottino d’oro rubato. Il vero motivo per cui si trova lì. Un racconto che ricrea con dolcezza un equilibrio tra uomo e natura, spogliando pian piano delle suppellettili di tutti i giorni la vita dei personaggi che qui si ritrovano ad affrontare solo il tempo che passa, con ostinata tranquillità. Non rimane che seguire la fuga dell’anziana Naska, le passeggiate instancabili del giovane volpino, le gite in città del maggiore Remes e spiare di soppiatto il loro incontro e il loro destino.

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