APPETIZER BOOKS: LA VOLONTÀ DEL MALE – DAN CHAON

di Francesco Colombrita

Edito NNE, 2019, 478 pp

Ci sono quelle cose che si vedono da bambini, e si dimenticano un sospiro dopo; quelle che la coscienza dimentica, immagini incomprensibili ma terrificanti, che lasciano poi un segno per tutta la vita; e ci sono quelle che non sono mai accadute. Visioni dapprima confuse che poi la memoria plasma man mano, ne smussa gli angoli, le rende nitide, finchè a distanza di anni e decenni divengono ricordi di marmo, su cui basiamo la nostra storia. Come fare a distinguere allora ciò che è accaduto da ciò che non lo è? 

«Il futuro è fisso. Il passato cambia continuamente» recita in esergo alla Parte sesta di questo romanzo una citazione di Lynda Barry, ed è questa la direzione in cui punta la bussola che ci permette di orientarci tra le pagine di questo noir che ha tutte le caratteristiche più stantie della detective story, frammiste però alla persistente certezza che le cose non siano davvero come appaiano, che l’argomento sia altro. Così osserviamo gli eventi con gli occhi di Dustin Tillman, psicologo professionista dal passato segnato da una grande tragedia e così disperatamente affascinato dall’incipit di un libro che ripete come un mantra «Il Tao che può esser detto non è l’eterno Tao». Incontriamo i suoi pazienti e i suoi famigliari, e pian piano scopriamo il trauma segreto del suo passato. Le vicende di questo romanzo americano postmoderno sono quelle dell’innocenza e della colpevolezza, della suspance scontata e del colpo di scena, del rendersi conto che forse La volontà del male del titolo è davvero qualcosa di banalmente inciso nel nostro destino. Inevitabile.    

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.